sabato 14 novembre 2020

CARO CS TI SCRIVO... - By Starbuck

Caro Chimico Scettico, che ogni tanto bisogna pure iniziarle così le missive...

Dicevo, carissimmo Chimico Scettico, lunedì mattina mentre distribuivo la sveglia per casa, addocchiavo la pagina per vedere come era la ripartenza. Il “Ricominciamo” ...e sotto una fila di commenti, che te li aspetti tutti in stile “hold on, hold the line”, che non deludono. E seppure era avvolto dal silenzio il caffè delle 6:45, quello che stavo bevendo, in testa avevo l'eco di un tumultuoso chiacchiericcio.

Febbraio 2019, buio fuori, neanche troppo freddo. Si era chiacchierato un pò, avevo buttato quattro o cinque sentenze su personaggi e personaggetti da social, da rete. “Tu dici?”, non mi sembravi convito, ma a me non interessava aver ragione. Normalmente non mi interessa che mi si dia ragione, mi piace al massimo fare una disanima, il gusto della dialettica, vedere se le mie logiche reggono o meno. “E quindi che ne facciamo della pagina?” mi avevi chiesto quando eravamo già ai teorici saluti. Avevo nicchiato dietro un - la pagina è tua, ed io che centro - . “Seriamente”, avevi insistito.

“Seriamente...”. Ogni tanto rispondo anche seriamente, o per lo meno sinceramente. E lo avevo fatto anche quella volta lì: secondo me la pagina non avrebbe cambiato le sorti del mondo, e neanche le politiche sanitarie del paese Italia. Se c’era un treno da prendere per cambiare qualcosa, a mio avviso qualcuno aveva preferito farlo deragliare col tritolo qualche mese prima, piuttosto che provare a salirci su. Per cui...per cui qualcuno avrebbe domani magari esaltato la pagina perchè gli tornava comoda, e l’avrebbe biasimata 3 giorni dopo perchè rimaneve invisa in quel momento. Conclusione “se vuoi andare avanti, vai avanti, ma fallo così come si scrive un diario, se ti va lo fai, se non ti va, lo lasci lì e poi magari lo riprendi: tutto qua. Nella vita c’è sempre altro da fare”. ...e personalmente mi ero data un limite: un picco di contributi da lì alle elezioni europee e poi, quello che veniva veniva, se veniva, ma con ancor meno pretese di prima.

Lo so, sono una pessima fan, una pessima groupie, ma ho sempre avuto il difetto di dire quello che penso e fare quello che dico. E là fuori il “dibattito intellettuale” giace sotto talmente tante spanne di terra e concime che la vanga e l’olio di gomito di quattro sfigati che provano a spalare per risollevarlo fuori dalla tomba non serve a molto, mentre gli altri intorno si affannano a guardare e commentare coi vestiti candidi e le mani sotto le ascelle, e alla fine non credo ne valga la pena. Però io sono io: estremamente cruda e realistica, pragmatica al midollo....anche se qualcuno dice “malinconica”.

Dopo il capitolo vaccini, c’è stato il capitolo COVID, che è ora arrivato allo stesso punto del precedente, solo su più vasta scala perchè qua il gioco tocca la vita di tutti: come vuoi che lo commenti? Con le parole del mio collega P., che mi informa che se li è guardati anche lui due numeri (“sai, il lock down ha lasciato tanto tempo per studiare”) e che mi informa che i medici non sanno la matematica? O con quelle di S., che qualcosa l’abbiamo pubblicata insieme ai tempi andati, che “due cose di modelli previsionali le so pure io” e che ha preso questo evento come occasione per ripulire la lista dei contatti? Che vuoi che ti dica, quando sai perfettamente come esco dagli “uorcsciop” con quelli del mio settore? Cosa potrei aspettarmi che succeda negli altri, di settori?

Per cui caro Chimico Scettico, come dicesti una volta, siamo uomini e donne di mondo e se vuoi possiamo anche stare qui a contarcela, in assenza di coprifuoco, anche dietro un caffè più o meno silenzioso. Ma con lo spirito che comunque rimarranno chiacchiere tra di noi, seppur dietro ad un ottimo caffè.

 

CHE SARA' MAI...

In fondo è solo una questione lessicale, no? Puoi dire crescita rapida, vertiginosa o esponenziale. Sono solo aggettivi.
Poi però sul terzo aggettivo vengono costruite previsioni. Previsioni che sballano clamorosamente anche nel medio-breve periodo - ma l'ordine di grandezza è più o meno quello e pure fosse un ordine di grandezza in più, o in meno, che sarà mai. 100 o 900 o 2.000 tutto fa.
Solo che quelle previsioni che sballano clamorosamente che fanno? Influenzano politiche. E molte di queste politiche hanno un costo, un costo rilevante, per alcuni o molti cittadini. C'è qualcuno che davvero pensa che chi è sceso in piazza a protestare nella bergamasca non abbia idea di cosa sia COVID, non abbia avuto parenti e amici colpiti e morti?
Ma non c'è problema, sacrifichiamo pochi (?) per salvare... per salvare i soggetti deboli che più sono colpiti da COVID, che sono pochi anche loro(?), per cui il "sistema", cioè lo Stato, non è disposto a spendere gran che (e poi in realtà finisce per spendere di più). E pensare che il diritto alla salute sarebbe un diritto costituzionale e individuale.
E allora non è questione lessicale: è moralismo spacciato per scienza, è pregiudizio. E' film visto e rivisto, ma come si dice, invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia: tornate al post "SI RICOMINCIA" e rileggetelo... dovevo fare nomi? Sarebbe venuta fuori una lista lunghissima, e alla fin fine poco interessante.
Chi posta e ha postato scacchiere con chicchi di riso in realtà non ha la minima intenzione di rendersi conto che in questi frangenti le considerazioni quantitative, quelle reali, non sono solo rilevanti, ma assolutamente essenziali.
Perché con il pregiudizio non si salvano vite, né poche tante, anzi, di solito succede il contrario.
E per il resto massima attenzione, certo, ma comunque, di sicuro... LA PARANOIA NON E' LA CURA

Cat's foot iron claw
Neurosurgeons scream for more
At paranoia's poison door
Twenty first century schizoid man

E se qualcuno si dispiace affar suo. 

 

 

giovedì 12 novembre 2020

LA RADICE MARCIA DELLA SANITA': LA SOSTENIBILITA'

Quali scempi non sono stati perpretrati nel nome della sostenibilità della spesa sanitaria?
Oggi è la capacità delle terapie intensive ad essere messa alla prova, l'altro ieri bastava l'influenza stagionale a mettere in ginocchio i pronto soccorso. Tagli risorse, taglio personale, taglio posti letto. In nome della sostenibilità della spesa.
E quanto al trattamento...

Cosa diceva Gustavo Galmozzi, direttore medico dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, nel 2011?
«Una fiala di cisplatino, solo per fare un esempio, ora ci costa 50 centesimi, mentre per una di trastuzumab, anticorpo monoclonale di cui ancora non è scaduto il brevetto, spendiamo 600 euro» (https://www.google.com/url…) . Il benedetto cisplatino di allora è identico al "santo cortisone" di oggi (Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, CTS).
E il cisplatino risolveva (e risolve) quanto risolve il cortisone oggi (per fortuna è stato individuato il desametasone).

Nel nome della sostenibilità si vogliono combattere la pandemia presente e quelle del futuro (nonché le infezioni antibiotico-resistenti, circa 11.000 morti ogni anno negli ospedali italiani) con farmaci vecchi di mezzo secolo. E vaccini: generici e vaccini, la ricetta OMS per i paesi poveri, e chi ha glorificato Sri Lanka o il Messico, ai tempi, si è sempre guardato di farlo citando la loro mortalità infantile, o l'aspettativa di vita media.

Se abbiamo avuto una prima ondata con gestione low cost e una seconda ondata pure con gestione low cost è per questa cultura, radicatissima, quella per cui sarebbe un problema dosare un farmaco endovena ai 3170 pazienti attualmente in terapia intensiva, che una flebo attaccata al braccio ce l'hanno già.
Se volete ascoltare esponenti di questa area di pensiero che discettano su come se ne esce, affar vostro...


 

UN'EUA INASPETTATA E I SOLITI RINTRONATI SETTARI

https://www.bloomberg.com/…/eli-lilly-covid-19-antibody-the…

FDA concede l'Emergency Use Authorization a bamlanivimab, già noto come LY-CoV555, per l'uso in pazienti COVID non ospedalizzati entro dieci giorni dalla comparsa dei sintomi.
Pare, ad oggi, che l'autorizzazione sia stata concessa sulla base dei dati del trial BLAZE-1, quelli pubblicati su un NEJM di cui si è parlato molto (https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2029849…). BLAZE-1 valuta tre dosi, 700 mg, 2.8 g e 7 g (queste ultime due dosi "monstre"). Endpoint: clearance virale a 11 giorni .
Condivido le perplessità di Derek Lowe, sui risultati:
"Ecco il problema: solo il dosaggio medio (2.8g) ha raggiunto una significatività statistica su quell'endpoint (eliminazione della carica virale). Non è gran che dal punto di vista dell'effetto dose-risposta: come al solito, il risultato più facile da capire è vedere gli effetti aumentare con l'aumentare della dose. Ci sono sicuramente risposte alla dose "a forma di U", con la U rivolta verso l'alto o verso il basso, ma con tre dosi è difficile sapere com'è quella U o perché ha quella forma ... Altro problema era che entro il giorno 11 anche il gruppo placebo /Standard Of Care aveva una tendenza verso la clearance virale, ma il problema più grande è che l'anticorpo non era in grado di distinguersi molto bene dal placebo" (https://blogs.sciencemag.org/…/the-latest-antibody-data-fro…).
FDA ha concesso l'EUA al dosaggio 700 mg, il che lascia abbastanza perplessi, a meno che di mezzo non ci siano ulteriori dati ancora non resi pubblici, perché con l'articolo NEJM stiamo parlando di un'analisi ad interim fatta ai primi di settembre, mentre il trial è ancora in corso a tutt'oggi.

Non ho alcuna simpatia per Pfizer (e questo è un blando, blandissimo eufemismo https://ilchimicoscettico.blogspot.com/…/big-pharma-non-esi…). Il leit-motiv "l'ha pagato il pubblico" era già venuto fuori per remdesivir (e la versione era deformata all'inversomile). Tirato in ballo per il vaccino Pfizer-Biontech è un pessimo trash movie.
In primo luogo il vaccino non l'ha tirato fuori Pfizer ma Biontech. Pfizer ha comprato l'asset dalla biotech tedesca. I soliti produttori di disinformazione a tema raccontano che nel 2016 a NIH hanno messo a punto un metodo di cristallizzazione dello spike dei coronavirus nella giusta conformazione e che molti vaccini, compreso quello Biontech, la usano.
Falso.
I vaccini mRNA come quello Biontech sono appunto catene di RNA incapsulate. Questo RNA arrivato all'interno della cellula sintetizza la proteina virale. Con quale conformazione esca dalla cellula, nonché il processo nel suo insieme, non ha niente a che vedere con la citata tecnologia NIH (https://www.citizen.org/…/analysis-pfizer-vaccine-relies-…/…). Semmai ha a che fare con la sequenza degli amminoacidi della proteina Spike, codificata nel mRNA.
Quelli che tirano fuori codesta roba non ci arriveranno mai (e neanche vogliono farlo): i farmaci vengono sviluppati dall'industria, e se vuoi iniziare a fare un discorso serio invece di discutere fantasie discuti di industria pubblica o nazionalizzata. Perché di "privatizzazione di conoscenze di pubblico dominio", di farmaci che costano 5 euro o 50 cent a dose e vengono venduti a cifre folli e altre idiozie simili abbiamo sentito parlare più che a sufficienza.



martedì 10 novembre 2020

LA CURVA, LA BIBLIOGRAFIA

Non imparano mai. Ma proprio mai. Per questo mi uscì un "come le pigne verdi" (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/2790906881128181). Paradossalmente quel che il 4 di marzo andava bene (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/2653994038152800) il 15 di ottobre non valeva più.
Cosa succedeva a marzo? Fioccavano esponenziali e logistiche. Cosa succedeva il 15 di ottobre? Fioccavano esponenziali e logistiche. DIfferenza? Il lockdown. Retropensiero: con i lockdown abbiamo l'ondata epidemica, senza lockdown casi sempre crescenti o giù di lì? (Strano che nei pianeti alieni senza lockdown in primavera i casi infinitamente crescenti non li abbia visti nessuno - più o meno danni, ma ovunque l'ondata epidemica è stata a forma di ondata epidemica - curioso, vero?).

"E' facile capire che - essendo la popolazione italiana finita - la curva dei contagi potrebbe assomigliare ad una curva di crescita logistica. Esponenziale lo può essere localmente, nel brevissimo periodo"
"Eccone un'altro che non ha mai aperto la bibliografia minima sul tema"
"Ho un PhD in matematica"
" E con ciò? L'hai fatta la bibliografia minima o ti credi superiore a queste scemenze?"

Questo un breve scambio ottobrino tra un PhD in matematica e il sottoscritto. Poi la cosa è degenerata, e quindi è facile indovinare dove questo dialogo si trovi immortalato.
Fermo restando che non ogni crescita è esponenziale e ogni sigmoide non è una logistica, un modello SIR per un singolo outbreak ha tre gruppi di soluzioni: due sigmoidi (suscettibili e recovered) e una campana (infetti). E questa è roba consolidata da quasi un secolo che però viene regolarmente dimenticata.
Ci sono due grossi gruppi con un rapporto controverso con la bibliografia: quelli che non la capiscono, perché non ne hanno gli strumenti, e quelli che non se la leggono, pur avendo gli strumenti per capirla, perché non ne hanno voglia e si ritengono superiori alla cosa.

Riccardo Giacconi, che poi avrà un Nobel per la fisica, quando venne chiamato ad occuparsi di radiotelescopia RX, non avendo familiarità con l'argomento, che fece?
Si fece una ricerca bibliografica e si studiò la bibliografia. E questo in tempi in cui era tutto cartaceo, e una ricerca bibliografica voleva dire giorni in biblioteca, non una mezz'ora davanti a un PC (been there, done that).
Oggi la maggioranza di chi disquisisce di modelli evidentemente si sente molto, molto più avanti di Giacconi, che comunque veniva da un periodo stupidamente arretrato, senza rete e senza potenza di calcolo. Lo stesso periodo di Penrose e di Prigogine.

Poi ci sono posizioni più sottili, che sarebbero "i numeri sono numeri però io ritengo che questa volta è esponenziale e lo resterà". Perché il buon senso. Perché questo e quell'altro. Che in teoria dovrebbero commentarsi da sole. In teoria.
In pratica sottraggono il tema alla sopra citata bibliografia, all'analisi del dato (perché ormai il tracciamento è saltato, come se di dati non ne esistessero altri), per spostarsi nel campo dell'indecidibile, e quindi dei messaggi semplici: che piova o ci sia il sole ombrello sempre aperto, che basta e avanza. E se non è bastato è perché gli ombrelli erano troppo piccoli, o perché erano rossi.
Ma magari tra un mese ci accorgeremo che quelli senza ombrello si sono bagnati quanto quelli che hanno usato l'ombrello che è stato distribuito, chissà...


Nell'immagine l'occupazione delle terapie intensive al 10/11, fonte https://www.infodata.ilsole24ore.com/…/terapie-intensive-s…/ . La linea verticale rossa segna la soglia d'allerta (30% di occupazione). Ora, o al Sole24Ore stanno facendo un pessimo, pessimo lavoro, oppure chi parla di saturazione delle terapie intensive esagera "un poco".
Quella dell'immagine è la fotografia di una situazione grave in diverse regioni, ma non di un sistema collassato, e molti lo davano ko per la fine di ottobre (e continuano a darlo ko oggi); se, e sottolineo SE, la diminuzione nella crescita dei *sintomatici* figurerà anche nei dati consolidati, le TI potrebbero non raggiungere la saturazione neanche in Lombardia. Incrociamo le dita.
Probabilmente l'immagine sarà bollata come "narrazione pericolosa", da qualcuno, perché ormai s'è capito come gira: per alcuni la vera minaccia è roba del genere. Hanno la faccia tosta di etichettarla come "negazionismo soft". E cosa vuoi dialogare con 'sta gente...

 

lunedì 9 novembre 2020

COVID19, FARMACI: ANTI IL-1 ESCONO DI SCENA? VACCINO PFIZER, REMDESIVIR, GERMANIA E NEBBIA SU BRUXELLES

Canakinumab (anticorpo anti IL-1β) fallisce la fase III su pazienti COVID ospedalizzati (https://www.novartis.com/…/novartis-provides-update-can-cov… ).
Da marzo c'è stato un discreto numero di trial su anti IL-1 e anti TNF, ma sono tutti andati a finire nel nulla, per ora. Anche gli anticorpi anti IL-6 alla fine hanno offerto un quadro a tinte più scure che chiare, mentre baricitinib (inibitore JAK) è andato piuttosto bene assieme a remdesivir. Mettendo il tutto assieme ai risultati con desametasone e considerato che non è passato nemmeno un anno dall'esordio mondiale di SARS-CoV-2 tutto ciò è quasi fantascienza. Il fatto che ci fosse un po' di lavoro (al 99% industriale) fatto su SARS e MERS ha aiutato, ce ne fosse stato di più sarebbe stato meglio, ma come diceva qualcuno, se mancano gli incentivi... (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/…/ci-fossero-stati-i…)

Il vaccino mRNA antiCOVID di Pfizer Biontech mira all' Emergency Use Authorization, in USA. In giro si strilla: "Efficace al 90%", e sarebbe una gran cosa, ma... il trial di fase III del vaccino ha un piano di arruolamento di 44.000 soggetti. Pfizer ha iniziato a parlare con FDA quando aveva risultati ad interim su 32 soggetti (!), che nel corso delle trattative sono man mano saliti a 94. A FDA devono aver detto che neanche se ne discuteva se non arrivavano a 164, e al momento l'azienda lavora per avere un'analisi ad interim su quel numero. Quindi la notizia è "leggermente" esagerata. Ma solo un po', eh... (https://www.fiercebiotech.com/…/pfizer-biontech-sees-stock-…

Precisazione evidentemente necessaria sul significato di "analisi ad interim": La prima analisi è stata fatta quando 32 volontari— sia tra quelli che hanno ricevuto il vaccino che tra quelli che hanno ricevuto il placebo— hanno contratto Covid-19. Se meno di sei volontari nel gruppo che ha ricevuto il vaccino avessero sviluppato Covid-19, le aziende avrebbero dichiarato il vaccino efficace. Lo studio sarebbe continuato fino a 164 casi di Covid-19 riportati — individui con sintomi e test positivo ( https://www.statnews.com/.../covid-19-vaccine-from.../ )

C'è da noi, e non solo, una vasta area che ritiene remdesivir inutile e costoso. Si tratta dell'area CHE NON NE HA INDOVINATA UNA: quelli che a gennaio-febbraio non c'era problema; quelli che l'idrossoclorichina; quelli che hanno stilato linee guida deliranti quanto a protocolli farmacologici (vedasi SIMIT), quelli che quei protocolli li avevano davanti agli occhi, per esempio perché erano nel CTS di AIFA, e non hanno detto mezza parola al riguardo, preferendo disquisire di sesso degli angeli e massimi sistemi davanti alla prima ondata di una pandemia nuova e problematica - e via dicendo.
Ma l'8 ottobre la Commissione Europea firmava un contratto con Gilead per la fornitura di mezzo milione di dosi (https://ec.europa.eu/commis…/presscorner/detail/…/ip_20_1845). Poi arrivava la pubblicazione dei primi dati di SOLIDARITY, il trial di OMS (fatto un po' così come veniva), e per l'area di cui sopra è stato cacio sui maccheroni: remdesivir non funziona e lo dice OMS.
Però notare bene: non è che si sia chiesto che la Commissione recedesse dal contratto, no: si è chiesto che ricontrattasse il prezzo - ma che caso! (https://www.reuters.com/…/us-health-coronavirus-remdesivir-…)
Ai primi di novembre arriva Reuters con notizie dalla Germania: il governo di Merkel ha richiesto di acquisire il 5% della fornitura europea di remdesivir tramite ESI che corrisponde a... 150.000 dosi. Perché l'accordo di fornitura europeo sarebbe stato velocemente aggiornato a tre milioni di dosi. Ops, da Bruxelles nessuna notizia ufficiale al riguardo. Berlino ha scavalcato con nonchalance la Commissione (
https://www.reuters.com/…/germany-says-remdesivir-useful-fo…).
Tralasciando per una volta la politica della pagina riporterò un "si dice": si dice che a Brescia, dove usano "il farmaco", il tempo di permanenza medio in intensiva sia tre giorni, mentre in primavera era di due-tre settimane. Prendetelo come va preso un "si dice", perché frugando tra le notizie degli ultimi trenta giorni le uniche cose che si trovano sono che a Brescia si sta sperimentando metotrexato (https://www.giornaledibrescia.it/…/metotrexato-il-farmaco-t…) e che a metà ottobre il numero degli intubati era passato a 9, raddoppiando in una settimana (https://www.ilgiorno.it/…/coronavirus-9-pazienti-intubati-n…).

ADDENDUM: Riguardo a trial ACTT-1 etc - criteri Cochrane dicono riguardo OR che se il Confidence Interval comprende 1 o p è maggior di 0.05 non c'è significatività statistica dell'effetto. Questo significherebbe che 95% CI 0,95-0.99 p=0.05 va bene, 95% CI 0,5-0,7 p=0.06 no. Le ricettine facili alle volte possono essere ingannevoli.


domenica 8 novembre 2020

SI RICOMINCIA

Confesserò che da qualche tempo ho in mente il post con cui chiuderò l'esperienza di questa pagina.

I motivi?
Stanchezza, nel vedere gli stessi meccanismi ripetersi uguali senza mezzo ripensamento. I ruoli si scambiano, cambiano le poltrone e le posizioni, ma le dinamiche rimangono assolutamente identiche.
Disgusto, per il dilagare inarrestabile di un moralismo di infima lega che si spaccia per etica, o addirittura per scienza, per sistemi autoreferenziali e intrinsecamente stupidi che sanno sempre trovare il PR man o la PR woman di turno (e una folla di volenterosi candidati al ruolo è sempre disponibile).

Poi ho visto un tweet di David Carretta (https://twitter.com/davcarretta/status/1322848436463558657), che non mi trovava d'accordo, ma quello che mi ha illuminato è stato un commento a quel tweet: "contribuisci a una narrazione molto pericolosa. Quindi non sei soltanto patetico, sei una merda."
Che stupido che sono. Quante volte l'ho detto che era di nuovo 2017? La lotta per l'egemonia della narrazione. Di questo si tratta, e tutto quello che non è funzionale alla narrazione, vero o no, fondato o no, è da combattere perché pericoloso. Mentre, di nuovo, qualsiasi cazzata funzionale alla narrazione va benone, perché è comunque "giusta" (e di individui con titolo o cattedra pronti a contribuire non c'è mai carenza).

Poi mi fanno notare che sotto certi post "scientifici e responsabili" (leggasi: catastrofisti) convivono felicemente troll, star di pubpeer, accademici e medici che rilanciano quelle barzellette che Corvelva volle spacciare per analisi.
E allora scusate, se il gioco è questo, io non condivido la fiducia di Silvestri nei mAB ma sono contento che finisca in prima pagina. Per qualcuno è "narrazione pericolosa e sbagliata"? Ottimo! ( in realtà qui non si è mai ragionato così e non si ha intenzione di cominciare).

Poi mi sono ricordato che su Nature, NEJM, Science per motivi politici si è incominciato a prendere a calci nei denti quel che rimane del gold standard della regolazione farmaceutica occidentale, con il plauso di chi è politicamente allineato. E che la cosa ha trovato ampi consensi in Europa e da noi, dove è da un pezzo che ci si porta avanti con il lavoro.

Poi mi arrivano messaggi da alcuni dei famosi "sanitari in prima linea", che esprimono gratitudine da una parte e costernazione sui protocolli farmacologici che vedono in opera dall'altra.

Poi mi arriva un messaggio da un parlamentare, che dice che sta provando a spiegare cosa sia EC50 a una platea di medici (è dura, anzi, durissima).
C'è un focolaio di sostenitori di idrossichinolina, a Montecitorio. Lui dice che deve fronteggiare roba così: "ESITI: ricoveri 22 (6.4% del campione), deceduti 9 (2.6%) Casi attesi per ricovero in base a OMS/ISS: 68 di cui almeno 4 in rianimazione (20%)." (Ovvero, a che serve un gruppo di controllo? Prendiamo una media da qualche parte come riferimento, che va più che bene). Ma del resto se senti diversi medici dire "i numeri sono numeri, la clinica è un'altra cosa" prendi atto: buona parte del sistema è rimasta con la testa nel XIX secolo (e poi tutti a riempirsi la bocca di "scienza", che fa figo).

Poi mi parlano di corsi di formazione su COVID, oggi, dove il docente decanta le virtù di oseltamivir e lopinavir, e di medici che vogliono, di nuovo, prescriverli ai pazienti COVID. Ondata epidemica nuova, ma il letame è quello di sempre.

E quindi, ripercorrendo lirici arcaici, ritrovo le parole che servono.


Ciò che disse la mia anima a me:
«Butta la lamentela sul piolo(?),
camerata e fratello,
fa’ offerte sul braciere,
attaccati alla vita come ho detto.
Desiderami qui,
rinvia per te l’Occidente.
Quando giungerai all’Occidente
dopo che il tuo corpo si sarà unito alla terra,
mi poserò quando sarai stanco
ed allora abiteremo insieme».
(Dialogo del disperato con la sua anima, Papiro 3014, Museo di Berlino)

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...