giovedì 27 maggio 2021

ERRORE SISTEMATICO

L'errore casuale, all'incirca, va una volta in un senso, una volta nell'altro. Con una media su più misurazioni lo potete minimizzare.
L'errore sistematico no: è una cosa intrinseca al vostro metodo di rilevazione. Ed è sempre dello stesso segno.
Questa nelle immagini è una faccenda che riguarda il metodo, e le ragioni di questo metodo ormai dovrebbero essere chiare a tutti.
Al di là di come è andata, e quindi di quanto valessero queste previsioni, la cosa più degna di nota è che questa "visione" ha ispirato inossidabili convinzioni in una certa parte dei commentatori, famosi e meno famosi, sui grandi media e sui social. Niente di nuovo, quando non si parla di scienze ma di dogmi e di fideismo. Già, perché come 4 anni fa in giro c'è molta gente letteralmente affamata di dogmi. Dicono scienza, ma in realtà sono del tutto affini al talebanesimo, per cui è facile riciclare qualcosa scritto quattro anni or sono per farlo diventare attuale:
1 Nel nome de #lascienza, una, sola, perfetta ed incorruttibile
2. Quando vi avvolse nel sonno come in un rifugio da parte Sua, fece scendere su di voi vaccino AZ e lockdown dal Ministero, per purificarvi e scacciare da voi ogni patologia, rafforzare i vostri sistemi immunitari e rinsaldare i vostri passi.
3. E quando i Suoi santi ispirarono al governo: “Invero siamo con voi: rafforzate coloro che credono nelle eterne chiusure. Getteremo il terrore nei cuori di chi critica il Decreto: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi!"
(Poi quest'anno il governo è cambiato, ed è un po' cambiata anche la politica di gestione dell'epidemia, quindi i suddetti santi hanno vestito i panni di nuovi Savonarola, giusto in tempo per essere amaramente - per loro - smentiti dai fatti)

 

L'IPOTESI DEL LAB SPILLOVER E TUTTO IL RESTO


 

Un report dell'intelligence americana dice che nel novembre 2019, un mese prima del primo caso ufficiale di COVID, tre ricercatori dell'istituto di virologia di Wuhan chiesero assistenza medica con sintomi del tutto simili a quelli che saranno poi caratteristici di COVID (https://www.reuters.com/.../wuhan-lab-staff-sought.../).
Al solito, tutto ciò ha fatto riprender fiato ai soliti fautori del "virus sintetico" (a proposito di film già visti).
E' vero che "l'animale 0" non è stato mai individuato, ma il famoso "virus dei pipistrelli" è estremamente simile a SARS-CoV-2. Dato che su quel virus sicuramente a Wuhan lavoravano, l' "animale 0" potrebbe benissimo essere stato un animale da laboratorio, infettato con il virus dei pipistrelli. E il tutto sarebbe di una tragica semplicità.
Tutto ciò secondo qualcuno non è plausibile e soprattutto darebbe fiato a "tesi negazioniste", darebbe ragione a Montagnier etc etc. E' bene ribadire invece che l'ipotesi (ipotesi, non certezza) del lab spillover non implica il virus di sintesi, ma semplicemente che il salto di specie sia avvenuto all'interno di un laboratorio.
Sul rispetto degli standard richiesti da parte del laboratorio di Wuhan le perplessità c'erano da tempo (https://www.nature.com/news/inside-the-chinese-lab-poised-to-study-world-s-most-dangerous-pathogens-1.21487):
"Ma c'è preoccupazione riguardo il laboratorio cinese. Il virus della SARS è sfuggito in diverse occasioni da strutture ad alto contenimento a Pechino, fa notare Richard Ebright, biologo molecolare alla Rutgers University. Piscataway, New Jersey. Tim Trevan, fondatore di  CHROME Biosafety and Biosecurity Consulting, Damascus, Maryland, dice che in una cultura aperta è importante manterere la sicurezza di un laboratorio  BSL-4, e si chiede quanto la cosa sia semplice in Cina, dove nella società prevale la gerarchia. “Diversità di punti di vista, strutture orizzontali dove chiunque si sente libero di parlare e libertà di informazione sono importanti", dice. ".
E il 14 maggio scorso una lettera a Science con firme di rilievo concludeva: " Una maggior chiarezza riguardo le origini di questa pandemia è necessaria ed è possibile ottenerla. Dobbiamo prendere sul serio entrambe le ipotesi, di spillover naturale o di laboratorio, finché non abbiamo dati sufficienti. Un'indagine adeguata deve essere trasparente, oggettiva, orientata ai dati, coinvolgere una vasta gamma di competenze, soggetta a supervisione indipendente e gestita in modo responsabile in modo da minimizzare l'impatto di conflitti di interesse" (https://science.sciencemag.org/content/372/6543/694.1.full
Ma con le autorità cinesi ci siamo fermati al primo punto, senza riuscire ad ottenere trasparenza.

lunedì 24 maggio 2021

VACCINI mRNA E SPIKE IN CIRCOLO

Sulla questione vaccini anticovid e effetti sul sistema vascolare è venuto fuori un nuovo interesssante articolo che rileva la spike prodotta dal vaccino nel plasma di soggetti vaccinati con il vaccino Moderna.
Se ne conclude frettolosamente che gli effetti collaterali dei vaccini anticovid sono da ricollegarsi a questa situazione.
Parlare di "pistola fumante" è largamente fuori luogo, perché in realtà l'articolo più che dare risposte apre a nuove domande.
Faccio notare che si misura una proteina nel plasma, il che significa che della proteina S1 prodotta dal vaccino va in circolo, non necessariamente che il vaccino viene diffuso con relativo uptake in tutto l'organismo. E la domanda è: quanta è la frazione solubile della proteina S1 vaccino indotta? Una mezza risposta ce la suggerisce lo stesso articolo, in quanto le concentrazioni rilevate sono di picogrammi per millilitro (tracce). Per dare un'idea, effetti di S1 sulla coagulazione del sangue in vitro sono stati rilevati a concentrazioni di nanogrammi per milliltro, cioè mille volte superiori (https://www.medrxiv.org/.../2021.03.05.21252960v1.full).
Altra domanda suggerita dall'articolo: cosa succede con i vaccini a vettore adenovirus? In quei casi è rilevabile S1 solubile? E se sì in che quantità?
Resta il fatto che i maggiori effetti avversi dei vaccini in uso continuano a riguardare la reazione immunitaria indotta dal vaccino, sia nel caso dei vaccini a vettore adenovirus (anticorpi anti PF4) che nei casi di vaccini mRNA (trombocitopenie, caratteristiche sia di infezioni virali che di altri vaccini - MMR).

 

COVID, MONOCLONALI: SOTROVIMAB

 

https://www.pharmastar.it/.../parere-europeo-positivo-per...

Si direbbe che la stagione delle Emergency Use Authorization (FDA) e delle Conditional Marketing Authorization (EMA) per i farmaci COVID sia conclusa.
E' facile capire quale sia il motivo: la disponibilità di vaccini e l'avanzato stato della campagna vaccinale in USA, da un lato, e quella europea che ha cominciato a prendere velocità (con quei due-tre mesi di ritardo). In più in USA sia le approvazione che le EUA in essere hanno fornito un primo set di strumenti farmacologici avanzati per trattare i pazienti COVID (che viene usato e i cui costi sono a carico dello stato federale). Quanto all'Europa, a parte la CMA a remdesivir dello scorso giugno, con i farmaci non c'è mai stata alcuna fretta.
GSK ha presentato per sotrovimab domanda di EUA negli USA a marzo, richiesta che è ancora "pending". EMA rilascia un parere positivo e si ferma lì, per ora, lasciando il resto ai singoli stati. Fatto destinato a generare una certa confusione, visto che in molti non riescono proprio a distinguere tra ciò che è approvato o autorizzato e ciò che non lo è, quanto a farmaci e vaccini. C'è anche chi ha insistito con clamorose balle in materia, sui grandi media, tipo che vengono approvati  farmaci dopo che i trial falliscono (grazie OMS, ma tra SOLIDARITY - che ora indaga l'aspirina - e RECOVERY non c'è paragone).
Sotrovimab è stato ottenuto a partire da un campione di sangue di un infetto SARS del 2003, e questo è rilevante. E' un anticorpo diretto contro una regione estremamente conservata dello spike, tanto conservata che è ben poco differente da quella di SARS-CoV. Questo fa ben sperare per la sua attività su varianti anche future del virus. Il consiglio di EMA non è per un uso profilattico, ma per pazienti COVID che non necessitano di ossigeno supplementare ma a rischio di decorso grave.
Il lato meno positivo è che si tratta di un altro anticorpo da somministrarsi per infusione endovena: siamo quasi a giugno 2021 e ancora di anticorpi monoclonali anticovid da somministrarsi per intramuscolo o iniezione sottocutanea non ce ne sono, di disponibili (BMS, Regeneron e Astrazeneca ci lavorano, ma è tutto work in progress).

sabato 22 maggio 2021

FUCK THEIR WAR, I'M SICK OF IT


 

 

(2018... e ditemi che non ha niente a che fare con quello che accade oggi)


C'è una guerra in corso. E' questo che dicono. E poiché è in corso una guerra, conta da che parte stai, non quello che dici. Piccolo particolare: sarebbe una guerra per la scienza, e questo rende le cose assai poco banali. Perché le scienze si basano su metodo ed evidenze sperimentali riproducibili. La letteratura scientifica classica con questo è costruita. Ed evidentemente nella guerra per lascienza metodo ed evidenze sono diventati subordinati al fine.
E', per l'ennesima volta, il meccanismo delle bolle all'opera, dove, citando Quattrociocchi, l'informazione non funzionale scompare, anzi, viene avversata.
I generali di brigata dell'esercito de Lascienza non possono essere criticati, se sparano una bestialità  scientifica a fini strategici fanno bene, perché serve (anche se spesso non lo fanno a fini strategici, ma semplicemente perché gli mancano lemaledettebbasi).
La cosa ovviamente va nei due sensi. I fedeli della nanochiesa mi accusarono di volermi fare un nome attaccando i loro sacerdoti (voler farsi un nome con una pagina gestita sotto pseudonimo è geniale). I pretoriani del Vate mi hanno accusato di non aver altri argomenti se non il "dargli addosso". Valutazioni gemelle per bolle gemelle, quando quel che è stato fatto qua sopra alla fin fine è stato spendere due parole per il buon nome delle scienze, che costoro calpestano e sviliscono in continuazione.
Una recente conversazione con qualcuno che mi ha spiegato quasi dieci anni di dinamiche proscienza-antiscienza sui social mi ha fatto capire tante cose, tra cui come la guerra provax-antivax sia semplicemente stata un nuovo fronte su cui una serie di vecchi veterani della polarizzazione estrema hanno trovato una causa per cui combattere e nuovi compagni d'armi. E in cui il grande game changer è stato Burioni, che ha contribuito ad esasperare i meccanismi della polarizzazione beneficiandone largamente. Nel fronte proscienza criticare o correggere il Vate è stato considerato alto tradimento (e quindi il mio zittirlo coi modelli dinamici delle malattie infettive era "infangare la competenza" - quale?).
Ma soprattutto mi ha fatto capire quanto questa pagina possa apparire ai loro occhi del tutto aliena e del tutto pericolosa, perché radicalmente avversa al meccanismo di base della polarizzazione che per costoro è vitale (anche perché se stai uscendo con un libro è essenziale consolidare la fanbase - e anche questo va nei due sensi).
La prostituzione intellettuale non è mai passata di moda, ma la cosa che non mi aspettavo era trovare alcuni professionisti ed accademici di buona o eccellente reputazione schierati in questa guerra evidentemente pro bono, e vederli che si mettono l'elmetto e la combattono secondo le suddette regole, pure partecipando ai gruppi fight club sui vaccini..
Ed è veramente buffo, ma del tutto conforme a quanto sopra, che un tale, che cura la pagina di un docente universitario, così si sia pronunciato riguardo a CS: "Tra la fuffa e il complottismo. Del resto da un tecnico che ti aspetti, mica pubblica e fa ricerca autonoma..." . Ovvero, non saper di che si parla, e non avere i mezzi culturali ed intellettivi per comprendere una frazione minima di quel che si scrive qua sopra e non volerlo riconoscere (da dopo due anni che ho cominciato a lavorare i tecnici ce li ho avuti come sottoposti, tra l'altro).
Ah, la "ricerca autonoma" , sul piedistallo perché produce carta (ops, scusate, conoscenza), e che spesso ora che il finanziamento pubblico è evaporato si genuflette appena arriva il privato col libretto degli assegni... La famosa ricerca autonoma che ha prodotto i maggiori avanzamenti farmacologici degli ultimi 20 anni, etc.
Non è certo mia intenzione sminuire il ruolo della ricerca pubblica (anzi), né tantomento le collaborazioni tra ricerca pubblica e industria (vitali) ma per pietà, non si faccia mostra qua sopra di guardare dall'alto in basso quella industriale esibendo superiorità scientifica o morale, non siamo più negli anni 70, non è il caso - la ricerca pubblica con cui ho collaborato io fu chiamata negli USA da una grande farmaceutica a spiegare ai loro top scientists i meccanismi di una farmacoresistenza oncologica, e non ha mai avallato gli schemi della crescente crisi di riproducibilità nelle life sciences né ha mai giocato a "Io sono la Scienza" (la cosa non gli ha precisamente giovato, a quel gruppo).
Di questa pagina si dice e si mormora, di questa pagina ci si chiede (sempre più senza mettere like o segui, in modo da apparire invisibili)..Poco condivisa su pagine gruppi e profili pubblici, mentre le condivisioni che non posso leggere salgono di numero. E la "scienza con l'elmetto" al riguardo esprime fastidio e disappunto,,,
 
(già nel 2018 i temi qua sopra proposti arrivavano dove dovevano arrivare - ovviamente senza la mia faccia e senza una citazione, ma dov'è il problema?)

giovedì 20 maggio 2021

REITHERA: DALLA PREFICA (IPPOLITO) ALLA FARSA (CAROFIGLIO)

https://www.ilfattoquotidiano.it/.../vaccino.../6200701/...

Il vaccino ad adenovirus Reithera ("il vaccino italiano") cade sotto una sentenza della Corte dei Conti che ne blocca il finanziamento da parte di Invitalia. Ma in realtà pare che i trial fossero arenati già da un po' (https://ilmanifesto.it/la-strana-storia-del-vaccino-made-in-italy-stoppato-dallo-spallanzani/) e l'azienda si apprestava a ripartire da zero con altre piattaforme (mRNA, https://www.aboutpharma.com/blog/2021/04/20/litalia-a-trazione-mrna-anche-reithera-ripensa-il-suo-vaccino/)

Da un certo punto di vista Ippolito è una garanzia (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/09/la-propaganda-politico-sanitaria.html). Di quale sforzo di sistema parla? In UK c'è stato uno sforzo di sistema. In USA c'è stato uno spettacolare sforzo di sistema. Quando Ippolito dice "sforzo di sistema" parla di contatti personali tra potenti, cioè di economia di relazione nella più classica salsa italiana, che nella fattispecie stava continuando a mettere spiccioli su un asset più che discutibile (il vaccino Reithera), ma con l'endorsement del DG AIFA Magrini - e ricordiamo che Ippolito è anche nel CTS AIFA. Pessima pagina per tutti gli attori pubblici coinvolti

"Sono stati formali peggio di un mandarino cinese quando si trattava di anticorpi monoclonali, ma nel caso di Reithera le regole evaporano, e si va all' "aumma aumma" peggio di Toto' e De Filippo. Davvero una pagina pessima per l'Italia, ed il fatto che nessuno o quasi parli di questo schifo la dice lunga sulla fibra morale del cartello politico-mediatico-accademico che gestisce il paese." , ha commentato Guido Silvestri ( https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/3018710645014469 )

Questa storia non aveva bisogno di un finale farsesco, ma lo ha avuto. 



Qualcuno aveva bisogno del parere della Brigliadori o di Red Ronnie sui vaccini in genere? No.
E non c'è bisogno neanche di una recensione di Carofiglio sul vaccino Reithera (bella l'iniezione attraverso il pullover, dopo quelle con la siringa ancora incappucciata).

Poi potrei anche capire se Carofiglio fosse stato malato e si fosse ripreso dopo il farmaco X. Sarebbe comprensibile. Ma questo "funziona, ho tanti anticorpi" no, decisamente. Timbrare con "RESPINTO".

Ma la cosa non dovrebbe stupire, sono mesi che Carofiglio si è candidato a pastore del gregge dei fedeli (della scienza https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/01/limmunita-di-gregge-il-gregge-dei.html). Il problema della categoria è che la loro fede con le scienze, quelle reali, è del tutto immiscibile.


mercoledì 19 maggio 2021

SAREBBE ORA DI FINIRLA

https://www.facebook.com/groups/3082297638466078/permalink/4720188158010343/

Per qualche motivo qualcuno continua a pensare che minimizzare su episodi del genere sia doveroso. E invece è deleterio, anche se ormai le quotazioni dei televirologi sono ai minimi storici (cosa che in nessun modo impedisce una loro sovraesposizione mediatica).

Sui grandi media (e non solo) la pandemia ha generato mostri e grotteschi, e qua siamo esattamente in quel territorio (indimenticabile l'invito all'astinenza o al far da sé in funzione anticovid (https://www.adnkronos.com/covid-sesso-a-rischio-anche-in-coppia-stabile_46VUEP1CWg096CjR7DKFQP ) .

Ma l'aspetto più importante della questione è altro: il tentativo oltre ogni evidenza di portare avanti la narrazione "vaccini sicurissimi e perfettissimi". Questa linea ha plasmato molte discussioni, a cominciare da quelle sul vaccino Astrazeneca. In molti si sono sentiti in dovere di parlare sopra a EMA e FDA, tirando in ballo di tutto (da "comunicazione sbagliata" a "geopolitica vaccinale"). Per quale motivo non si poteva semplicemente prendere atto delle comunicazioni delle agenzie regolatorie, che invece sono state commentate in qualsiasi modo (da "più effetti collaterali con la pillola" a "il rischio è maggiore viaggiando in aereo")?

Perché la parola d'ordine era "tutti i vaccini anticovid egualmente validi", e il messaggio doveva passare per non mettere a rischio la campagna vaccinale. Perché criticare o sminuire l'utilità di un vaccino avrebbe significato criticare anche tutti gli altri. E' roba vecchia, questa, che viene direttamente dai tempi del decreto Lorenzin sull'obbligo vaccinale. Peccato che oggi più che allora non regga davanti ai fatti. Solo andando a vedere l'efficacia, i vaccini globalmente in uso non sono tutti uguali. E la cosa diventa eclatante sul campo, quando abbiamo da una parte le Seychelles (Sinopharm, Astrazeneca/India Serum Institute, 60% di copertura complessiva) che sperimentano una nuova crescita di casi (https://www.bbc.com/news/world-africa-56992121) e dall'altra Israele (Pfizer, 54% di copertura) che appare essersi lasciata alla spalle l'epidemia (https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(21)01018-7/fulltext).

Ritornando al tema iniziale, quando da noi gli errori nella vaccinazione diventano due in pochi giorni (https://www.corriere.it/cronache/21_maggio_18/vaccino-il-caso-23enne-altro-errore-toscana-quattro-dosi-somministrate-una-60enne-c425d3d8-b7c4-11eb-add6-98a2b51489e2.shtml) il modo migliore per rassicurare è operare perché i protocolli siano rigidamente rispettati ed eventualmente rivedere li stessi, affinché ritmi da catena di montaggio non provochino altri episodi del genere.


CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...