giovedì 8 febbraio 2024

IL RAPPORTO CON IL PASSATO DELL'OCCIDENTE ODIERNO IN UN MURALES

Banksy

E' un rapporto pessimo, si direbbe. Ok, se si esaminano i media si può facimente notare come all'agenda della propaganda sia necessario riscrivere il passato, perché il mostro di ieri non può essere il giusto di oggi. Alcuni esempi: "fronte" come termine connotante movimenti di destra, quel che è stato riscritto ad hoc su Stepan Bandera negli ultimi due anni, o roba di questo genere:

https://www.linkiesta.it/2023/01/auschwitz-ucraina-russia-campo/

(commento di un vecchio amico: "Che schifo. Un cumulo di immondizia fascista").

Se con la propaganda di guerra si arriva a questi livelli la tendenza è comunque generale e più profonda da tempo. E' una cosa che mi sono trovato davanti personalmente nei (troppi) anni di CS sui social: il caso più tipico riguardava le reazioni alla bibliografia sulla dinamica delle malattie infettive. Alcuni che ovviamente non erano in grado di comprendere il contenuto di detta bibliografia non trovavano di meglio che dire "è obsoleta" - perché un paio di storici articoli di May e Anderson su Nature erano stati pubblicati negli anni '80. Con lo stesso principio si sarebbero dovuti dichiarare obsoleti equazione di Schroedinger, relatività generale, equazione di Clausius-Clapeyron nonché una buona metà dell'analisi matematica e molto altro. Ma era inutile far notare a certi soggeti le insanabili contraddizioni di quel che sostenevano: loro ripetevano la "verità" delle virostar trasmessa a reti unificate e per loro la scienza era quella lì, quindi le equazioni differenziali non c'entravano niente.

Ma la tendenza alla cancellazione del passato quando un passato risulta non conforme a una qualche narrativa corrente è diventata qualcosa di molto profondo e onnicomprensivo. Si disse un tempo della fortuna nei secoli de Le vite parallele di Plutarco, che furono ritenute fino ai primi del 900 una lettura indispensabile per i futuri membri delle classi dirigenti . La ratio di questa fortuna è che si pensava che molte dinamiche umane si ripresentano nello stesso modo in tempi e luoghi diversi. E in questo quadro le lunghe recenti polemiche sulle inclinazioni sessuali di Cesare, per esempio, sono state una delle tante celebrazioni dell'irrilevanza. E il più pensano che in nessun modo si possano fare paralleli tra presente e passato, se non quando fa comodo (abbiamo di recente visto citare a sproposito Chamberlain contro qualsiasi istanza pacifista).

Questa visione del passato odierna ha origine nelle tonnellate di idiozie prodotte dal politically correct a stelle e strisce. Una plastica rappresentazione di questo ciarpame è oggetto di una delle principali scene di Tàr (e ricordo che la protagonista, assolutamente e splendidamente spietata in questa sequenza, è lesbica)

(I mean, unfortunately the architect of your soul appears to be social media è più che magnifica ed è a causa della sua perfetta e brillante lucidità intrecciata al suo ego e non per i suoi peccati che la protagonista finirà in disgrazia)

Ma guarda caso la cultura "desinistra" europea e in particolare italiana, ridotta a un bagaglio di pseudonozionismo usa e getta e parole d'ordine precotte, ha in gran parte assorbito queste idiozie a stelle e strisce con entusiasmo, sovrapponendole a polemiche carsiche nella storia italiana degli ultimi 50 anni come quella contro il liceo classico e l'insegnamento del latino nelle scuole. In certe polemiche è stato sempre "scienza" vs umanesimo, come se la "scienza" in Italia dovesse avere un non meglio definito primato morale e culturale (poi all'inizio di questo decennio abbiamo visto come è andata a finire).

E' per questo che il rapporto della contemporaneità con i classici è nella migliore delle ipotesi molto teso e l'impulso a emendarli e riscriverli è molto forte. Riscrittura è molto diverso da reinterpretazione: Macbeth può essere trasportato nel Giappone medievale e rimanere lo stesso (Il trono di sangue di Kurosawa), può essere interpretato da Denzel Washington (The tragedy of Macbeth, 2021) e nulla cambia. Biancaneve senza principe e senza nani è una faccenda assai diversa.

Si possono dire molte cose delle fiabe Disney e in primo luogo che sono una versione molto edulcorata delle fiabe tradizionali o classiche. Andersen non era certo noto per i lieti fini, i Grimm producevano fiabe crude e sanguinarie etc etc. Ma le reinterpretazioni odierne arrivano ad essere grottesche e ridicole, come si scrive qui.

L'opera di Banksy nell'immagine dice più di qualsiasi parola io possa scrivere: il punto è la reazione che può provocare, perché è discriminante - o si è fondamentalmente a favore della cancellazione del passato, selettiva o meno, o si è assolutamente contro. Ma la cancellazione del passato, al di là delle questioni di principio, è benvenuta per i soggetti che con la propria storia non vogliono e non riescono a confrontarsi, quelli che non possono guardarsi allo specchio secondo Geminello Preterossi.

 


domenica 4 febbraio 2024

SUBSTACK E I NAZISTI CHE PERO' PORTANO SOLDI

https://www.ilpost.it/2024/01/17/substack-crisi-contenuti-neonazisti/

 

Ammetto di aver aperto un account Substack un bel po' di tempo fa. Mai usato, come quello Instagram (stessa storia). Quindi posso dire di non aver mai contribuito in nessun modo.

Si dice che Meta e Google non garantiscono libertà di espressione in vari modi, che lo shadowbanning è pratica comune e largamente applicata da algoritmi sempre più stringenti etc etc etc. Verissimo, toccato con mano ai tempi. E in generale, dall'esterno, si nota che la situazione è cominciata a peggiorare ulteriormente all'incirca da luglio 2023 (correlation is not causation: i tempi in cui si diceva che no, la mitica controffensiva non si era arenata), e un'altro paio di giri di vite sono stati pressoché contemporanei al degradare dello scenario mediorentale (massacro di Gaza incluso). In breve ho la sensazione che la nuova guerra fredda nella sua fase più calda abbia un effetto diretto sulle operazioni di controllo dell'informazione. Ah, a proposito, giusto per curiosità: per Second cold war c'è una voce su wikipedia in inglese, ma l'espressione (il concetto) è assai poco comune nella websfera italiana.

Tempi di giro di vite censorio, quindi. E si dice che Substack invece sia per ora immune a questa censura. Ma se il prezzo da pagare è contribuire ai profitti di una società che fa i soldi con le newsletter nazi, no grazie. Non contribuisco e per me su Substack può piovere fosforo bianco virtuale.

E' abbastanza ovvio che newsletter neonazi trovino ampio spazio dove la censura non c'è. Ma che la piattaforma ci faccia sopra i soldi anche no. 

Lo so che c'è chi gioisce perché atterrando su Substack ha ritrovato la visibilità che aveva o trovato quella che di fatto non aveva mai avuto davvero. Questo blog invece non rimpiange le 20.000 e passa visualizzazioni al mese in tempi di pandemia (figuriamoci!) e per il più banale dei motivi: nessuno da questo blog prende un centesimo. Non a caso è nato con il bollino "licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License". E' sempre stata una cosa programmatica, fondativa. E francamente se quelli "offritemi un caffè" mi sono sempre stati molto poco simpatici, chi ha cominciato a raccogliere spiccioli parlando delle guerre in corso (e schierandosi) mi fa schifo senza se e senza ma. I peggiori avvoltoi, quelli che lo fanno per mezzo tozzo di pane.

Poi ovviamente coloro per cui le visualizzazioni e i click sono tutto possono tranquillamente coabitare con i neonazi. E poi magari indignarsi e stracciarsi le vesti per la manifestazione fascista di turno in Italia. Che problema c'è?

Per quel che mi riguarda ringrazio il cielo che campo d'altro. E anche se d'altro non riuscissi a campare comunque non lo farei, non chiederei né un caffè né un abbonamento né simili. Questione di stile e per me lo stile non è tutto, ma arriva tranquillamente al 97%.

venerdì 2 febbraio 2024

L'IGNORANZA E LA SCIENZA DEGLI IGNORANTI


(da un amico)

La "scienza" di cui si parla è quella delle traiettorie degli elettroni, delle curve epidemiche esponenziali (quindi sempre crescenti), delle equazioni metaforiche, dell'acqua che bolle a temperatura costante di 100 gradi centigradi (uscita non solo di tanti "scienziati", ma finita pure su libri di scienze delle superiori), dei farmaci approvati con articoli pirreviued. Sarebbe a dire la "scienza" che funziona a cazzo di cane, quella roba con cui non sarebbero esistite macchine per la risonanza magnetica o la tomografia assiale, per dirne solo due.

L'avete voluta la diffusione della "scienza"? Godetevi i risultati.

La storia è sempre quella, da anni: chi ha fede nella scienza perché di discipline scientifiche nulla sa, e chi con le discipline scientifiche ci lavora e la fede non ce l'ha (ma il più delle volte in pubblico non lo dice perché non sta bene e perché nuoce ai finanziamenti).

Poi parlando di realtà...Tempo fa a pranzo da amici mi sono trovato a chiaccherare con uno studente di ingegneria che era rimasto allibito dal fatto che la maggioranza della gente con cui lavoro non ha idea di cosa sia una serie di Taylor. Perché non serve (almeno non fino a quando serve e finisce per salvare la giornata). Starbuck tempo fa tirò fuori la scomposizione dei polinomi: cosa parli di scienza se non sai scomporre un polinomio? Appunto.

Perché quella dell'immagine non è scienza ma lo scientismo pop, a me fin troppo noto: nutrito di divulgazione, televisione, social media e ignorante come una capra: chiedigli di definirti l'entropia e ti divertirai, chiedigli di definirti un p-value e si difenderà dicendo che sono tecnicismi.

Per carità, non è che "gli altri" siano messi meglio, ma l'opposizione non è scienza o non scienza, ma "giusto" o "non giusto" tra due tifoserie accomunate dalla stessa profonda ignoranza di una qualsiasi disciplina scientifica, che però tirano in mezzo la "scienza". Una questione di dogmi, una questione identitaria ed è finita lì. Ecco, in un panorama del genere sono molto contento di non essere né da una parte né dall'altra. Il che vuol dire essere anche piuttosto soli, ma come scrisse quello

Down to Gehenna, or up to the Throne

He travels the fastest who travels alone

giovedì 1 febbraio 2024

L'EXPAT DI RITORNO A CASA: GLORIA SIA RESA A QUELLA TRIPPA

 

Viene da dire in primo luogo del taglio della trippa, non esattamente quello che trovi ovunque. Poi ci sono i pioppini e il discorso si fa lungo... Lungo perché i pioppini ormai sono per tutti questi, che potete trovare in ogni supermercato dell' Europa Occidentale o quasi:


Invece loro usano questi, uguali a quelli che mia nonna faceva crescere su un ceppo di pioppo (li faceva con le salsicce, aglio, poco pomodoro e una giusta dose di nepitella):


E poi c'è il brodo di verdura, inteso in senso letterale, verde (foglie di sedano, bietola etc) e zenzero. Il risultato finale scalda il cuore.

Da che l'ho assaggiata, tornato a Nord, ho smesso di buttar via le foglie del sedano. Ho cominciato a usarle nelle minestre di verdura. Qui la trippa non è comune, per niente, e la prossima sperimentazione, con lo zenzero, sarà con un piedino di maiale - perché in fondo, trippa o piedino, si parla di perlopiù tessuti connettivi e quindi di tanto collagene. La cosa notevole, nell'esecuzione della trippa nell'immagine è che il collagene libero scarseggia (ipotizzo una lavatura della trippa bollita). Il che la rende ancor più notevole. Ah, per chi non conosce che lo zampone, il piedino di maiale è parente alla zampa di pollo: cotenna e tendini, muscoli pochi, tutto diverso dallo stinco.

E a questo punto mi viene una riflessione su tutti i discorsi su cibo e "scienza e tecnologia", bio, non bio, industriale, non industriale, e tutto il resto. Il cibo non è semplicemente "nutrimento". Il cibo è molto altro e molto di più. Il palato ha una sua memoria e una sua curiosità. La memoria del palato è un po' come la memoria della musica. Sono cose che hanno un senso profondo e personale, e nessuna neuroscienza può aggiungere significato a tutto questo. Il cibo è cultura, inteso in senso antropologico (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/02/the-swede.html). E le culture possono evolversi (o decadere). Nel nord Europa, in alcune nazioni, la cultura del cibo si è evoluta - specialmente quando si trattava di nazioni senza una vera cultura del cibo, cioè con una cucina perlopiù decisamente triste. Altre, possa piacere o no, invece la loro cultura del cibo ce l'avevano eccome e se la sono tenuta - per quanto a un mediterraneo tale cucina possa risultare assai discutibile.

Ma, ripeto, tutto questo non è niente che possa essere catturato da un discorso "scientifico" del giorno d'oggi. E chi dice che non c'è differenza tra industriale e non industriale perché lo dice la scienza non ce la potrà fare, mai.

E' una questione di gusti. A me piacciono, tra l'altro: quel che ha radici profonde, specie quando le riconosco, le vecchie biblioteche, i centri storici delle città europee, la poesia di Eliot e la prosa di Joyce, la buona cucina, il buon vino, le birre trappiste, i frammenti di Eraclito, il James Bond interpretato da Sean Connery, gli whisky di Islay, l'Highland Park 10 years old Ambassador Choice, i dati statisticamente solidi, i bei formalismi matematici e le cristallizzazioni ben riuscite, 

PS: Si tratta della trippa dell'Erbaluigia (Pisa).

martedì 30 gennaio 2024

LA SOSTENIBILE SOLITUDINE DEL DOPPIETTO SOLITARIO


C'è un doppietto di elettroni solo soletto, e infatti in inglese si chiama lone pair. Ha un gemello, con cui non ha contatti. Se ne stanno in due di quelle combinazioni lineari di funzioni d'onda che sono gli orbitali sp3 della molecola d'acqua  (2s+3 2p=4 sp3), anche se in realtà la cosa è appena più complessa: Ψ1=1/2Φs+√3/2Φpz per il primo degli orbitali ibridati, dove Ψ1 è la funzione d'onda dell'orbitale ibridato 1, Φs quella dell'orbitale 2s, Φpz quella dell'orbitale 2pz. Chiaramente stiamo parlando di un modello, il migliore disponibile da una ottantina di anni a questa parte e lo dobbiamo a quella che ormai si chiama chimica quantistica. Ai miei tempi universitari il concetto di "chimica quantistica" di fatto non esisteva: vedevi una funzione d'onda per la prima volta a Chimica Generale I, a Chimica Generale II ci prendevi confidenza e a Chimmica Fisica II ti dovevi produrre in lavagnate di equazioni. Il che significa che allora una funzione d'onda doveva essere nel DNA di qualsiasi chimico, senza distinzioni tra analitici, organici, inorganici, chimici fisici, teorici e industriali. Ma questo accadeva ormai molto tempo fa. Già più di dieci anni fa esistevano individui con una laurea breve in un qualche flavour di chimica (ambientale, degli alimenti, climatica e andate avanti a piacere). Costoro non solo di tutto ciò non avevano la minima idea, ma avevano anche serie difficoltà con il diagramma di stato dell'acqua. Il frutto delle riforme, del 3x2 e delle magnifiche sorti e progressive (non parlo per sentito dire).

Una funzione d'onda esprime una densità di probabilità, quindi è competamente incompatibile con le 'immagini dell'atomo raffigurato come sorta di microscopico sistema solare che purtroppo si continuano a trovare in giro, pure nei testi di scienze delle scuole superiori (assieme ad altre boiate, tipo la temperatura di ebollizione dell'acqua come costante e robaccia del genere). Quelle rappresentazioni grafiche con effetti di nuvola sono già più aderenti ai nostri modelli di struttura atomica e molecolare: elettroni delocalizzati in regioni di spazio (delocalizzazione figlia del principio di indeterminazione di Heisenberg, visto che agli orbitali corrisponde un numero quantico principale, n, che definisce l'energia degli elettroni che li occupano - nota l'energia, non nota la posizione). Quando un'orbitale sp3 dell'ossigeno e l'orbitale 1s dell'idrogeno si sovrappongono abbiamo due elettroni, uno dell'ossigeno e uno dell'idrogeno, condivisi tra i due atomi, un legame covalente.
Come sappiamo che esiste il legame? Al di là di chi agli inizi della chimica scisse l'acqua in una cella elettrolitica, in generale ci sono decenni di spettroscopie. I legami (anche quelli dell'acqua) vibrano, con moti diversi (stretching, rocking, scissoring, etc), portando a una varietà di stati vibrazionali ad energia quantizzata e la differenza di energia tra l'uno e l'altro corrisponde a quella di un fotone infrarosso. E quindi ci sono anni e anni di studi spettroscopici che hanno determinato la lunghezza e la geometria dei legami.
Da tutto ciò sono venute fuori varie cose, tra cui il fatto che il legame O-H è polarizzato, ovvero i due elettroni del legame hanno densità di probabilità più alta vicino al nucleo dell'ossigeno che vicino al nucleo dell'idrogeno. Cosa da cui derivano varie proprietà dell'acqua: il suo essere solvente polare protico; il fatto che l'idrogeno leggermente elettronpovero sia attratto dal lone pair dell'ossigeno elettronricco di un'altra molecola d'acqua, formando un legame ad idrogeno; il fatto che sia soggetta ad un equilibrio di dissociazione in OH- e H+, e il negativo del logaritmo decimale della concentrazione di H+ è il famoso pH.

Dopodiché andate su youtube, cercate "biologia acqua" e rendetevi conto del livello e della "scienza", in cui il miglior modello diventa "verità". E traetene le doverose conclusioni.

No, non è vero che non mi piacciono i biologi. Nel mio ramo non c'è nessuno come quello che sa mettere a punto un saggio biologico affidabile, o determinare il Method Of Action di un composto che ha dimostrato attività in saggi fenotipici. Semplicemente quelli che "divulgano" o "comunicano scienza" non fanno questo e non sarebbero capaci di farlo. Come dire, non tutti i biologi sono la stessa cosa, come accade per tante altre categorie. E non tutti hanno un'idea di cosa voglia dire esercitare una specifica disciplina scientifica. Meno la sanno esercitare più parlano di scienza.

PS: Chissà perché se l'acqua ha i due idrogeni e i due doppietti ai vertici di un tetraedro (vedere immagine) invece l'anidride carbonica è lineare... sarà mica spiegabile da questa storia di orbitali ibridati nella configurazione di minima energia?

PPS: Mi ricordo ai tempi dei tempi lo sfogo di un professore che dopo aver condotto un corso per qualche anno a Biologia era finalmente approdato a Chimica. Ne era felice, perché diceva, con i metri del tempo, che la maggior parte degli studenti a biologia non aveva una mentalità scientifica, e questo per lui era molto frustrante. Non crediate che nei decenni le cose siano migliorate, secondo quei metri obsoleti, ovviamente. E poi c'è la chiosa di un vecchio amico: "Purtroppo «Sai sono un comunicatore / comunicatrice della scienza ma la matematica proprio non mi piace» ....". Con buona pace di Galileo e dell'universo libro scritto in caratteri matematici, ma questi sono futili dettagli tecnici.

domenica 28 gennaio 2024

IL NUOVO PIANO PANDEMICO RICALCA LA "MIGLIORE GESTIONE"

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/28/nuovo-piano-pandemico-anche-per-meloni-le-emergenze-sono-occasioni-di-profitto/

 

La logica è sempre quella: di nuovo si ribalta sui cittadini responsabilità che sarebbero di governi che si susseguono uno dopo l’altro lasciando la sanità sempre meno in grado di far fronte alle richieste quotidiane. Figuriamoci di fonte alla prossima emergenza pandemica.

Meloni ha ribadito nei fatti, se ce ne fosse ancora bisogno, che la politica odierna – quantomeno quella esercitata da un ceto dirigente pavido e confuso – può solo abbracciare i diktat neoliberisti, per i quali le emergenze sono occasioni di profitto e di riorganizzazione autoritaria dello spazio pubblico. Gli investimenti sulla sanità non sono solo inadeguati, largamente inferiori a quanto necessario, ma si accompagnano a una progressiva svendita dell’intero sistema di servizi. Il privato si lecca i baffi e, sulla scia dell’esempio a stelle e strisce, allunga le mani sulla medicina pubblica, preparando in tema di salute quello che l’autonomia differenziata sta realizzando sul versante dei rapporti tra sud e nord nel nostro Paese.

Le diseguaglianze sono così destinate a crescere, e una sanità lasciata alle brame degli agenti di profitto potrà solo divaricare ulteriormente le condizioni di vita che separano ricchi (pochi) e poveri (sempre di più)

 

Al che uno potrebbe pure chiedersi che cosa voglia dire essere cittadino italiano in Italia: essere suddito di una classe politica autoreferenziale (e questo vale per tutti i partiti in parlamento) o cos'altro? Gandini e Bartolini non fanno che mostrare per l'ennesima volta che il Re è nudo. Ma ormai abbiamo capito che al Re non gliene frega niente, perché non esistono alternative politiche per quanti al momento del voto scelgono l'astensione. Il Re, per quanto nudo, rebus sic stantibus continua ad essere in una botte di ferro. Ma non è questione solo di classe politica: c'è poco da gioire se, quanto a libertà di stampa, l'Italia è risalita dal 58° al 41° posto. Se la qualità di una democrazia è collegata alla qualità della sua informazione siamo messi molto male.

E la pandemia non ci ha reso migliori. Ha invece dimostrato quanto la maggior parte degli italiani possa sopportare, e quanti possano aderire con entusiasmo a qualsiasi istanza repressiva dei diritti individuali. A costo di ripetermi, il carattere nazionale odierno non è molto diverso da quello che Emilio Lussu descriveva in Marcia su Roma e dintorni. Già, la pandemia mi ha fatto capire com'è che ai tempi l'Italia diventò fascista.

sabato 27 gennaio 2024

DA NON CREDERCI, SPERANZA CI RIPROVA CON IL SUO LIBRO

Ovvero quando la realtà supera la barzelletta.

Proprio vero che se campi abbastanza finisci per vederne di tutte le specie. Pensavo che fossi caduto su un  link del 2020 e invece no, si parla proprio di gennaio 2024. E il titolo è proprio quello del libro che fu frettolosamente dato alle stampe a fine estate 2020 e poi rapidamente ritirato dalla circolazione. Il parterre non lascia dubbi: il club della "miglior gestione della pandemia". Dopo i numeri di cui ci si può solo vergognare profondamente, dopo che le inchieste giudiziarie hanno davvero dimostrato che fu una cosa interamente gestita col favore delle tenebre.

Questo riproporsi con il libro non so come definirlo: un atto di narcisismo assoluto completamente avulso dalla realtà? Quos Deus vult perdere prius dementat?    

Ma il dato dell'evento è che nonostante tutto Roberto Speranza non è diventato un paria politico, quando si parla di sanità. Eppure sulla migliore gestione lui, Conte e Schlein le ultime politiche le hanno straperse. Su cosa si pensa di contare, sulla memoria inesistente degli elettori? O si vuole rivendicare ancora una volta le mascherine cinesi non conformi CE (e quindi completamente inutili) che Speranza fortissimamente voleva importare contro ogni legge vigente, epopea raccontata nella prima versione di "Perché guariremo" con lui ovviamente nel ruolo dell'impavido eroe.

Bah. Mi verrebbe da dire che in fondo è meglio così, continuino così, in modo da finire tutti quanti sotto il 5%, che sarebbe anche ora. E chissà che poi non possa nascere un'alternativa politica veramente di sinistra. 



CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...