giovedì 22 febbraio 2024

LA RESA DEI CONTI SI AVVICINA (E QUESTIONI DI ODORI)

Dialogo con un vecchio amico:

"Maaaaa... Navalny santo e martire?"

"Un fascista. Ma un fascista "nostro". "

"Ormai è la regola"

Già, ricorda molto la posizione yankee sui macellai al potere in America Latina (Brasile, Uruguay, Argentina, Bolivia, Cile) negli anni 70-80: "Sono bastardi sanguinari, ma sono i NOSTRI bastardi". Al costo di essere noioso, visto che ormai è storia, la storia che non si insegna a scuola, sempre consiglio e riconsiglio la visione de L'Amerikano  (État de siège) di Costa Gavras (se qualcuno non ha visto Missing non ha scuse di sorta). Perché L'Amerikano è importante? Perché dopo più di cinquanta anni la ricetta è ancora la stessa: il soft power della cooperazione internazionale, delle ONG da un lato e carcere, assassinio e tortura dall'altra (e a proposito, qualcuno si ricorda di Assange? Eh ma stando a certa carta straccia Assange ha messo a repentanglio la sicurezza dell'Occidente). Immagino le obiezioni: "Ma gli altri fanno lo stesso e di peggio". Ok, ma noi  non ci siamo infilati in tutti i pantani di dovere perché siamo migliori, "democratici"?

Eh già. I nostri bastardi sanguinari, oggi i nostri nazisti che leggono Kant. Allora si prendevano la briga di formarli, di istruirli, pensa te. Oggi causa taglio dei costi si prende quel che c'è come viene. Continuo ad avere la memoria abbastanza lunga e mi ricordo Bersani che accoglieva i futuri sgozzatori e sterminatori di cristiani, curdi, yezidi etc. Parlo di Siria perché a distanza di anni credo sia stato il test run delle proxy war nel quadro della Guerra Fredda 2.0. Le esplosioni di ordigni al cloro con fumata nera e i gas gelatinosi attirarono prepotentemente la mia attenzione. Il test run,  poi si è passati alla produzione sia quanto alla guerra sia quanto alla propaganda.

Voi non ve lo ricordate: in nome della democrazia e contro Assad jr Bersani portava su un palco l'"opposizione democratica siriana", quella opposizione democratica che poi avrebbe sgozzato e decapitato gente. Dell'imbarazzante episodio non resta traccia diretta in rete. Quella indiretta è un Bersani 2012 che ricorda che il Pantheon fu costruito da un governatore della Siria ai tempi in cui i Romani andavano a testa alta per il mondo (in pratica "A noi!").  Già, esistevano organizzioni laiche in principio. I curdi si erano perlopiù tenuti lontani dalla compagine "opposizione democratica" (conoscevano i loro polli). I laici infatti persero ogni ruolo in un amen e le organizzazioni  vennero velocemente infiltrate da Al-Nusra cioè dall'ennesimo branco di tagliagole, ma con il Washington Post che la definì the most aggressive and succesful arm of the rebel forces. Quando Bersani li invitava in Italia il processo era già in corso: nel 2013 i patriarchi di Aleppo vennero rapiti e quattro anni dopo il patriarchi di Antiochia dicevano: "Non contiamo affatto sull'Occidente. Il Medio Oriente paga il prezzo delle operazioni e dei giochi fatti sulla nostra terra".

In men che non si dica chi ingenuamente era arrivato lì come cooperante si ritrovò ad alto rischio. Greta Ramelli e Vanessa Marzullo vennero rapite ad Aleppo nel 2014, nell'area controllata dal "Libero Esercito Siriano". E non a caso la trattativa per il rilascio fu con Al-Nusra.

Del resto al disgraziato Bersani era già sfuggita una malaugurata dichiarazione su assi Roma-Berlino, che quando lo disse lui andava bene, quando uscì dalla bocca di Salvini (quando mai si è fatto mancare qualcosa?) ovviamente scandalo.

Quindi che problema c'è? Abbiamo appoggiato i tagliagole e i decapitatori, che problema c'è a riabilitare nazisti? Nessuno, da quando Gramellini ha parlato di nazisti tanto buonini.

Un tempo si diceva che errare è umano, perseverare diabolico. Diciamo che Bersani quanto ad opposizione siriana si era preso una cantonata epocale proprio mentre diceva non stare a pettinare le bambole. Teniamola per buona. Ma *moccolone*, quando c'è stata la riabilitazione di Stepan Bandera Haaretz non è riuscito a rimanere a bocca chiusa 

https://www.haaretz.com/world-news/europe/2023-01-02/ty-article/.premium/victory-to-come-when-russia-ceases-to-exist-ukraine-parliament-quotes-nazi-collaborator/00000185-71dc-de47-afdf-f3fdb3410000

In pratica le necessità della propaganda corrente non rifiutano nessuna nefandezza. Ma nonostante tutti questi indegni sforzi...

...  purtroppissimo spesso la realtà avanza fino al day of reckoning, alla resa dei conti. Hai tanto fatto, tanto brigato e detto, continui a fare e dire ma ormai qualcuno si è accorto che la realtà pesa come un macigno, soprattutto per l'Italia.


Qualcuno si era accorto di essere in guerra con la Russia? Nel senso che a Mosca l'Italia è finita nella lista dei belligeranti nemici?

Così, per chiedere. E senza mezzo passaggio parlamentare al riguardo, eh... Ma del resto la fiaccolata dell'intero arco parlamentare per Navalny è un'implicita conferma che la dichiarazione di guerra c'è stata. E che il nuovo santo abbia nel suo passato svastiche, croci celtiche e intolleranza militante contro gli immigrati è del tutto trascurabile.

Cosa ne pensi il paese di tutto ciò è poco chiaro, perché alcuni sondaggi davano l'opinione pubblica contraria, ma in fondo dell'opinione pubblica chi se ne frega. L'opinione pubblica si plasma, si modella, si forma e se l'operazione non riesce semplicemente si ignora. Quel che è certo è che la maggioranza del paese tutto questo l'ha pagato caro e caro continuerà a pagarlo.

PS: Sono ormai più di tre anni che mi muovo qua e là in Europa Occidentale isole comprese, ma quel distintivo fetore di ritorno all'Ancien Regime lo sento solo in Italia. Per fare un esempio un due anni fa e qualcosa mi muovevo da un paese in cui l'obbligo di mascherine sui mezzi pubblici era stato abolito da qualche mese ad una nazione in cui persisteva. Una gentile signora, notando che non avevo la mascherina, non ebbe reazioni scomposte, isteriche o altro, ma si limitò ad offrirmene una.


lunedì 19 febbraio 2024

ER PUTINIANO DE FERO (SE IL LIVELLO HA TOCCATO IL FONDO SI PUO' SEMPRE SCAVARE)

Doverosa premessa: con la "scienza" siamo sempre lì

 

Franco Prodi ha passato una vita a fare fisica dell'atmosfera. Si può essere d'accordo o no con le sue posizioni attuali ma non si può dire che quello che ha fatto fino al pensionamento non c'entri niente con il clima. Quel che è successo da Parenzo (per cui ho poca o nessuna stima) è la dimostrazione che non esiste un dibattito politico sul clima. Esiste solo un dibattito politico, che di volta in volta ha sfumature sanitarie, climatiche, geopolitiche. Ogni tanto qualcuno siconfonde, e su una sfumatura non si rende conto di essersi collocato dalla parte sbagliata, ma si tratta di errore standard. In questo dibattito Ultima Generazione ha scelto la sua casa (dem) e campa facendo esattamente la stessa cosa che fa un gruppo ultrà di una squadra di calcio. Quindi per loro tra Prodi e Putin il parallelo è evidente.


Nello specifico difficile dare torto a Prodi in questa occasione, sia nel "dettaglio" scientifico, che nel suo volersi tenere fuori dal dibattito politico, in cui c'è solo spazio per le due opposte tifoserie.

Poi, se vogliamo rimettere a fuoco... Il cambiamento climatico è in atto? Sì, poco da discutere. Ha cause o concause antropiche? Personalmente darei alla cosa con un p-value di 0.049. Ma quanto a modelli non credo che un cattivo modello sia meglio di nessun modello. 

Il clima è un oggetto caotico. Sabine Hossenfelder spiegò come con un sistema caotico le previsioni per un preciso momento nel futuro siano futili, ma le previsioni riguardo le medie nel tempo siano significative.

La spiegazione è perfetta, ma secondo me l'enfasi dovrebbe essere sul ruolo delle condizioni iniziali e se dalla teoria si passa ai fenomeni naturali quando si parla di condizioni iniziali si parla di misure. Se si passa da teoria a misure la scoperta di Lorenz nel 1963 dice che in un modello metereologico un'errore dello 0.001% nella determinazione delle condizioni iniziali fa una immensa differenza rispetto alla stessa misura con un errore dello 0.000001%. E messa così la faccenda assume un aspetto un poco diverso.

Ma ancora una volta la scienza non c'entra, e la faccenda è esclusivamente politica.

Dall'ultima volta che ho scritto al riguardo la situazione è sempre la stessa, quanto a emissioni CO2

https://ourworldindata.org/co2-emissions

Al che parlando di Europa si direbbe che la buona traiettoria di decrescita delle emissioni degli ultimi 30 anni sia completamente vanificata dalla vertiginosa crescita delle emissioni altrui, che continua imperterrita.

Ma ultrà, talebani ed altri aggeggi con l'anello al naso continuano e continueranno a dire che la colpa è vostra, solo vostra, miserabili e colpevoli cittadini italiani che non vi siete ancora fatta l'auto elettrica, che non avete ristrutturato la casa per renderla ecocompatibile, che la farina di grilli e la carne sintentica "no grazie". E visto che la colpa è vostra siete voi a dover pagare. Come siete stati voi a pagare il conto della pandemia e come siete stati voi a pagare in inflazione il conto della guerra.

Al che l'unica risposta al "la colpa è tua, devi pagare" può essere solo un forte, netto, irremovibile NO! Non si paga niente di niente a questo giro e tu che lo chiedi puoi andartene al diavolo nel peggiore dei modi. 

Per citare Carlo Galli

L'uso delle misure emergenziali rientra nel "ritorno" dello stato (soprattutto nei suoi aspetti non democratici) che molti hanno segnalato come esito della pandemia. La questione è appunto il tempo, la durata dell'emergenza. che è prolungata con il susseguirsi diondate di sempre nuove emergenze; la deformazione emergenziale delle procedure costituzionali - a volte palese, a volte celata- è un erosione continua delle certezze del diritto. che può arrivare ad essere una sorta di eccezione al rallentatore, uno strisciante cambio di regime: il passaggio all'emergenzialismo; la decretazione di urgenza è il modo normale della legiferazione, dove ormai la "misura" - rapida ed efficace - prevale sulla legge- Sprattutto l'emergenza comprime il diritto di critica.le voci di dissenso, e implica una tendenziale uniformazione. la discriminazione del non conforme, del nemico interno-l'accusa di essere "no vax" ha colpito chiunque chiedesse spiegazioni, o eccepise in qualsivoglia modo le misure decise dalla politica e legittimate dalla scienza - il che è ovviamente pericoloso per la democrazia.

(Galli, Carlo. Democrazia, ultimo atto?. EINAUDI 2023)

Chiaro abbastanza? Anche se fosse scienza inattaccabile le misure emergenziali costituirebbero un problema per la democrazia. E quando la scienza non è inattaccabile, ma è quella accazzodicane che abbiamo visto negli ultimi anni?

Il clima è la penultima delle emergenze correnti (l'ultima sono le guerre, con tutto l'arco parlamentare che santifica l'ennesimo nazista tanto buonino, in attesa di una piena riabilitazione di Walter Reder, che in fin dei conti aveva solo ripulito l'Italia da dei paleoputiniani). Ma il fatto di essere penultima non ha evitato che fosse al centro della svolta Green europea. Una svolta in cui le rivolte dei trattori (Olanda, Germania, Polonia, Italia buona ultima) rischiano di essere  la minore delle conseguenze. In due parole, la svolta Green europea è fatta CONTRO i ceti produttivi e i lavoratori. E storicamente è la prima iniziativa del genere, perché dagli anni 80 controllo delle emissioni (e le piogge acide sono diventate un ricordo) e controllo dei CFC (buco nell'ozono) furono in primo luogo efficaci e in secondo luogo non chiesero alle classi lavoratrici di immolarsi per un "bene superiore". E quanto a uso di combustibili fossili, chi dice "e poi volano a Davos con i loro jet privati" ha perfettamente ragione: a me Ryainair continua a proporre il riscatto della quota CO2 del mio volo, e io continuo a ignorare la proposta.

Ricordiamo per l'ennesima volta Chico Mendes: l'ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio. Un ambientalismo spalleggiato dal capitale e in passerella a Davos nella lotta di classe è schierato a priori dalla parte che la lotta di classe l'ha vinta, quindi non dalla parte della forza lavoro. E nella sinistra esterna al parlamento e alle passerelle mediatiche dovrebbe essere considerato su questa base (per la pseudosinistra parlamentare oggi non ci sono speranze di sorta).

PS: A proposito di advocacy climatica occhio a non trasformarsi in piazzisti della Tesla. Tesla=lotta al climate change ma anche Tesla=Musk, trumpiano putiniano etc. Bel cortocircuito. Ma del resto è un mondaccio e chi fa advocacy ha imparato a non temere le peggiori contraddizioni.

PPS: Ma davvero credete che gente con background di biologia sia in grado di parlare di modelli, avendo basi più che appropriate? Davvero? Ah, ecco.

domenica 18 febbraio 2024

PAR CONDICIO (TURPITUDINIS)

Da lontano guardo la settimana italiana trascorsa.

https://www.repubblica.it/politica/2024/02/14/news/novax_nuovo_rinvio_di_6_mesi_pagamento_multe_milleproroghe-422126261/

(Il sottoscritto secondo Repubblica e lo stato italiano sarebbe un no vax, ovviamente, perché la mia notifica lo ha avuta. E la ho avuta anche se tra 2021 e 2022 ho viaggiato per terra e per aria con un certificato di vaccinazione internazionale a cui si faceva caso solo in Italia. E a proposito del titolo di Repubblica, ennesima dimostrazione di quello a cui serve il fronte del delirio)

Dunque, abbiamo la Lega che infila un emendamento per posticipare le multe agli inadempienti vaccinali al 31 dicembre prossimo. La Lega, cioè un partito che votò il green pass (per ragioni di forza maggiore, ovviamente). Marattin twitta al riguardo e parla di scienza (quella accazzodicane, evidentemente, con ivaccini che fermano il contagio, un falso di proporzioni colossali). Fine del primo atto.

Secondo atto. Al senato si discute di Comissione sulla gestione della pandemia. Roberto Speranza fa l'isterico in aula e la Schlein applaude. Il club della "migliore gestione" se la prende con la maggioranza squadrista, ma in questo governo due dei maggiori partiti appoggiarono il governo Draghi assieme a loro e assieme a loro votarono a favore del green pass. Partiti transitati nella maggioranza del presente governo, quello che ha tirato fuori il nuovo piano pandemico. E il nuovo piano pandemico ricalca la miglior gestione. Inutile ribadire che tutte le formazioni politiche coinvolte hanno appoggiato governi di vario segno che a suon di tagli di budget hanno ridotto il Sistema Sanitario Nazionale nelle attuali condizioni - e il governo attuale prosegue in questa opera infame, mentre i cittadini della nazione sempre di più rinunciano a curarsi (il conto è arrivato a 3 milioni di individui). A botte di emergenze, finanziarie, sanitarie, geopolitico/militari, le questioni di principio hanno dovuto lasciare il passo. Ma le questioni di princpio sono le più importanti, perché non si tratta di astrazioni, voli pindarici o masturbazioni cerebrali. Le questioni di principio non sono la fuffa di parole d'ordine precotte che va per la maggiore di questi tempi.Parole d'ordine leggere come piume, effimere che più effimere non si può, sempre funzionali a un potere di turno, nella migliore delle ipotesi destinate a scivolare senza lasciar traccia sugli echi della storia passata. Le questioni di principio invece sono pesanti come pietre e lo sapevano quei cinque che lavorarono alla Dichiarazione di Indipendeza, specialmente Thomas Jefferson. Sono pesanti come pietre perché hanno pesanti conseguenze che riguardano ogni cittadino. Quando le questioni di principio diventano lettera morta ci si ritrova invischiati e schierati nelle guerre e nei giochi di potere altrui, mentre nel frattempo il passaggio da "diritto alla salute" a "dovere di salute o è affar tuo" finisce per compiersi. Viviamo nei tempi più crudeli dalla fine della seconda guerra mondiale, e in Italia sono più crudeli che in altre nazioni occidentali.

Nonostante tutto questo l'attuale maggioranza e il club della miglior gestione a parole se le danno di santa ragione. A parole.

Per quale motivo questa sceneggiata vada in onda a reti unificare nel febbraio 2024 lo sa Iddio. Forse per accattivarsi gli elettorati di riferimento, visto che le europee sono vicine. O forse boh, un caso della vita parlamentare casuale della Repubblica Italiana, che ormai più che res publica è diventata roba di pochi.

Tanto per cambiare la situazione è grave ma non è seria. Non è seria per niente.


giovedì 15 febbraio 2024

SCIENZA E CONFLITTI DI INTERESSE

Personalmente, capendone molto poco, ritengo che la prossima grande rivoluzione scientifica dovrebbe arrivare in quel campo. Il motivo è semplice: più miglioriamo le nostre capacità di osservazione del cosmo più troviamo fenomeni che non si spiegano con la fisica corrente: buchi neri "impossibili",  galassie a spirale troppo vecchie per essere a spirale, etc. E poi c'è tutta la faccenda materia oscura e energia oscura: etichette per qualcosa che c'è o che ci dovrebbe essere per far tornare i conti.

Per osservare meglio e vedere quello che prima non si riusciva a vedere o non si riusciva a vedere bene servono strumenti molto costosi: il telescopio James Webb è costato una decina di miliardi di dollari, per esempio. E per il Future Circular Collider, il successore di LHC si parla di 24 miliardi di dollari.


Eh già: per garantire le risorse necessarie si danno in pasto al pubblico "leggere imprecisioni", per usare un blando eufemismo. Il che non dovrebbe sembrare strano, considerato l'andazzo degli ultimi 15 anni.

Quoto Hossenfelder: "Sembra che i fisici delle particile si sentano autorizzati a spendere miliardi di dollari per ottenere niente in particolare, mentre il mondo se ne sta andando al diavolo".

 

 

mercoledì 14 febbraio 2024

IL VACCINO CHE NON AVREBBE MAI DOVUTO COMPARIRE (LO SCHIFO)

https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Il-vaccino-scomparso-57c9d5af-3ad1-4092-893d-252774b62a9f.html
 

La storia era stata coperta, oltreoceano: la vicenda dello sviluppo del vaccino Oxford era un troiaio che gridava vendetta a Dio. Ma c'era l'emergenza e c'era di mezzo l'azienda italiana. Dilettanti allo sbaraglio, e non è un caso se il primo che passava, non del tutto alieno alla materia, aveva alzato una bandierina rossa a dicembre 2020. Ma il vaccino Oxford era diventato AZ e contro la volontà politica non si poteva fare niente. Quindi a gennaio 2021 arrivò l'approvazione della disperazione.

L'etica sanitaria dei promotori di allora e difensori di oggi si riassume facilmente:

1) Se vaccino è, è ottimo e abbondante

2) In caso di controindicazioni che si verificano a chi tocca non brontoli.

3) Chi dice altrimenti  è novax o è soggetto a conflitto di interessi grandi come una montagna perché lavora per chi sviluppa antivirali (quelli che servirebbero se qualche n-dosato arriva in ospedale, e anche prima che ci arrivi). E quanto a antivirali, se dicessi WHO (o meglio, DNDI)? Confusione totale, panico o cos'altro?

Io quanto a vaccino anticovid ho dato in tempi e luoghi non sospetti, scegliendo di proposito un prodotto senza stranezze nello sviluppo, senza corse per produrre milioni di dosi, regolarmente approvato sia da FDA che da EMA. Ricordo che probiviri e buonedonne dicevano che quanto al vaccino AZ era una faccenda di comunicazione e che quindi chi alzava bandierine faceva danno. Una gran consolazione per i danni veri e rispettive famiglie, di sicuro.

Fate le vostre considerazioni e considerate costoro accordingly. Se vi mancano i riferimenti eccone subito uno, da qualcuno per cui "fare un'endovena a un paziente in intensiva è un problema".

PS: E no, care testacce di legno dalla faccia di bronzo: FDA non lo ha mai approvato il vaccino AZ, non per manovre politiche, me per trial fatti con i piedi.

PPS: Poi vabbè... Magrini  Mr 3%...

 

martedì 13 febbraio 2024

UK: LIVING A BORROWED TIME? NOT REALLY (CONSIDERAZIONI INATTUALI)

 



Borrowed time: un periodo di tempo incerto, di solito limitato, che si estende oltre il verificarsi di qualcosa di inevitabile o lo postpone. (Collins Dictionary).

La storia recente dell'occidente è il festival delle contraddizioni e delle incongruenze, o almeno lo è il suo racconto giorno per giorno nei grandi media. Per quello che riguarda l'Italia beh, niente di nuovo: la nazione il suo bel curriculum pesante lo ha, vedasi il Corriere, nel '44 così:


E nel 45 così:

"Eh, ma prima c'era il fascismo, oggi è diverso..."

Diverso, come no. Ventiquattro anni dopo il 25 aprile '45, in prima serata, il colpevole era Valpreda, e il "giornalista" in questione è ancora al suo posto un mezzo secolo dopo. Ma oggi è diverso...

Il 23 giugno 2016 in Gran Bretagna si svolse il referendum sull'uscita di UK dall'Unione Europea. L'exit vinse. Per colpa dei bot russi, si disse, e degli ignoranti campagnoli inglesi, specie quelli più avanti con gli anni. Per 4 anni in ogni modo si cercò di sovvertire il risultato di quel referendum, dall'interno e dall'esterno. Ma il 31 gennaio 2020 Brexit divenne operativo. Già un paio di settimane prima per la prima volta ero rientrato in Italia seguendo il percorso "non Schengen" una volta sceso dall'aereo. Quattro anni e spiccioli più tardi la collega ingegnere chimico spagnola mi avrebbe detto "You're gone half native", non senza disapprovazione.

Per una gran quantità di gente quel 31 gennaio fu la data ufficiale dell'Apocalisse in UK: crollo della sterlina, carenza di generi alimentari, disoccupazione alle stelle e recessione letale - tutto questo venne profetizzato, anche da expat italiani che lavoravano e vivevano in UK. Una personale apocalisse ci fu soltanto per camerieri, lavapiatti e altri non skilled workers senza cittadinanza britannica e da poco arrivati oltremanica. Un riassesto brutale, per loro, niente da aggiungere. Gli altri? Nessun problema e in capo a qualche mese tutte le aziende interessate ad assumere high skilled workers si erano registrate per la visa sponsoship. E l'apocalisse? Non pervenuta, ma i fieri profeti non desistevano. "Vedrete", dicevano.

Poi arrivò COVID. Dopo i lockdown in salsa inglese (non esattamente lo stesso flavour di quelli italiani) il 19 luglio 2021 BoJo sentenziò il "freedom day". E di nuovo fu ondata di articoli e commenti sulla perfida Albione brexiter e nolockdown. "Vedrete", dissero i soliti profeti. Ma ancora una volta apocalisse non pervenuta (poi sul fato che in UK il servizio sanitario pubblico sia allo sfascio peggio che in Italia non ci piove, e probabilmente su questo il Labour Party vincerà le prossime elezioni).

Poi arrivò il febbraio 2022 e l'invasione russa dell'Ucraina. E UK fu in prima linea nel fronte antirusso. Niente più perfida Albione, "Chi aveva parlato di apocalisse? Non io!" disse qualcuno dei profeti di cui sopra. Stessa storia per quella fogna impronunciabile della Svezia nolockdown.Ora che avviava il processo per entrare nella Nato: "Grande Svezia!" dissero i soliti profeti.

Alla fine del 2023 l'Europa occidentale soffre di inflazione e recessione ma, sorpresa, UK si salva. Per ora. Living in an infinite borrowed time? Not really. Come era quella storia della postverità, che non mi ricordo?

Poveracci, 'sti profeti, sempre dalla parte "giusta" della narrativa, sempre da quella sbagliata della storia.

"Vedrete"? Dopo otto anni chi aveva occhi per vedere ha visto (tenti altri hanno preferito non guardare). E l'analisi della faccenda è sempre quella, classicissima:

 






domenica 11 febbraio 2024

POP, DIVULGAZIONI, DISTORSIONI E VOLGERE DEI TEMPI

It happened that while Fafhrd and the Gray Mouser were dallying in a wine shop near the Sidonian Harbor of Tyre, where all wine shops are of doubtful repute, a long-limbed yellow-haired Galatian girl lolling in Fafhrd's lap turned suddenly into a wallopingly large sow. It was a singular occurrence, even in Tyre. The Mouser's eyebrows arched as the Galatian's breasts, exposed by the Cretan dress that was the style revival of the hour, became the uppermost pair of slack white dugs, and he watched the whole proceeding with unfeigned interest.

The next day four camel traders, who drank only water disinfected with sour wine, and two purple-armed dyers, who were cousins of the host, swore that no transformation took place and that they saw nothing, or very little out of the ordinary. But three drunken soldiers of King Antiochus and four women with them, as well as a completely sober Armenian juggler, attested the event in all its details. An Egyptian mummy-smuggler won brief attention with the claim that the oddly garbed sow was only a semblance, or phantom, and made dark references to visions vouchsafed men by the animal gods of his native land, but since it was hardly a year since the Seleucids had beaten the Ptolemies out of Tyre, he was quickly shouted down. An impecunious traveling lecturer from Jerusalem took up an even more attenuated position, maintaining that the sow was not a sow, or even a semblance, but only the semblance of a semblance of a sow. (Fritz Leiber, The Adept's Gambit)

Avrei potuto scegliere un passo di Tolkien, che quanto a intraducibilità è un esempio assai più cospicuo di Leiber (non ho scelto Joyce perché l'Ulysses non è mai stato pop in nessun modo, finora). Qualcuno dirà: "Ma sono stati entrambi tradotti in italiano! Questa storia dell'intraducibilità è l'ennesima cazzata del CS!". E questo verrebbe da qualcuno che non si è mai posto il problema di leggere l'originale per vari motivi, non ultimo l'incapacità di farlo. Certo, c'è Google Translate e guarda caso la traduzione del passo citato con Google Translate è bruttina e alquanto grottesca. Limitiamoci a dare un'occhiata a una parte della citazione nella traduzione dell'IA:

Accadde che mentre Fafhrd e il Gray Mouser si divertivano in un'enoteca vicino al porto sidoniano di Tiro, dove tutte le enoteche sono di dubbia reputazione, una ragazza galata dalle lunghe membra e dai capelli biondi che giaceva in grembo a Fafhrd si trasformò improvvisamente in una gigantesca e devastante seminare. Fu un evento singolare, anche a Tiro. Le sopracciglia del Mouser si inarcarono mentre i seni del Galata, messi in mostra dall'abito cretese che era il revival di stile dell'epoca, diventavano il paio di larghi seni bianchi più in alto, e osservò l'intero procedimento con sincero interesse.

(enoteche a Tiro ai tempi dei Seleucidi, come no: prenotavi online e quando arrivavi chiedevi qualcosa senza glutine da mangiare).

Ora se prestate un attimo di attenzione alla fin fine Google Translate è allineato ai moderni rifacimenti dei classici "espunti e corretti": una società che ha gran fastidio del proprio passato non ha alcun motivo per rispettarlo. E una società che non ha alcun rispetto per la propria lingua non ha alcun motivo per apprezzarne le sfumature.

E queste sono le fondamenta di un discorso sul pop in genere e sul pop contemporaneo in particolare. Perché Leiber, e potete sorprendervi, era pop ai suoi tempi: un autore di fantasy e fantascienza. E Tolkien pop lo è diventato - o meglio: è stato adattato in modo da essere pop, perché non è possibile chiedere a chi ha visto, per esempio, Rings Of Power, di sorbirsi TRE capitoli, proprio all'inizio de La Compagnia dell'Anello, sugli Hobbit, la loro storia e l'erba pipa.

Ma proviamo a partire dall'inizio. La Treccani non ci è di grande aiuto:

(pòp〉 agg. ingl. [accorciamento di popular «popolare»], usato in ital. come agg. e s. m. – Detto di produzioni e manifestazioni artistico-culturali di vario tipo che hanno avuto una diffusione di massa a partire dagli anni ’60 del Novecento: musica pop (corrispondente alla locuz. ingl. pop music; anche assol., come s. m., il pop), la musica che, nata in Europa negli anni ’50 del Novecento e diffusa poi negli Stati Uniti, ha rotto gli schemi della canzone melodica tradizionale, dando grande importanza al ritmo, accogliendo motivi ispirati al folclore e alla tradizione musicale americana, elementi del jazz, del rhythm and blues, del rock, e imponendosi come espressione del mondo giovanile; una canzone, un cantante, un gruppo pop; un disco pop; una pop star (v.). Anche, relativo all’arte pop (v. pop art): un artista pop. Il termine viene talvolta usato anche col sign. generico di moderno, giovane: moda p.; o popolare, di massa: cultura pop.

Solo in fondo alla voce si trova l'accezione generale: popolare, di massa. Il che, storicamente, si può riferire a cose assai diverse tra loro. Per esempio la Salome di Richard Strauss ebbe un grande successo in un periodo storico in cui l'opera lirica era molto popolare, ma al Kaiser Guglielmo secondo, che l'aveva finanziata, l'opera non piacque affatto, ed ebbe a dire che con quella Salome Strauss si era fatto un gran danno. Strauss rispose "Altezza imperiale, con questo danno mi sono fatto una villa a Garmisch" (The Musical Times, Vol. 146, No. 1893 (Winter, 2005), pp. 5-27). A dimostrazione che per vari motivi (danza dei sette veli inclusa) la Salome nel 1905 fu un fenomeno pop, e la sua vicenda ebbe pure un notevole eco.

Paul Iribe, The skeleton of Salome dancing beside the head of Kaiser Wilhelm lying in a pool of blood on a plate, 13 April 1916

Oggi nessuno si sognerebbe di definire pop Salome, o Il Nabucco. Pop è quel che raggiunge una gran parte del pubblico o la sua maggioranza, e quel che è capace di raggiungerla cambia nel tempo. Quindi può succedere che il classico, ciò che non perde di valore o significato nel tempo, possa in un qualche momento diventare pop, e che quel che nasce pop possa diventare classico. Un esempio notevole è costituito da L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, che vide la luce a puntate su una rivista per ragazzi ( Mi piacciono le clessidre, le mappe, la tipografia del secolo XVII, le etimologie, il sapore del caffè e la prosa di Stevenson , ebbe a dire Borges, collocando lo scozzese nel suo luogo di elezione).

Oggi più che mai, in tempi in cui la distinzione tra media e social non esiste più, per raggiungere il pubblico occorre abbassare il livello. Più lo si abbassa, più pubblico si raggiunge. Già, se la traduzione di Google del brano di Leiber si perde per strada buona parte di sfumature e di stile, nell'ambito social la cosa è amplificata a dismisura. In Italia in media il rapporto con il linguaggio della maggioranza è fortemente mutato negli anni e il concetto stesso di "prosa" è stato smarrito. E l'impoverimento si estende a qualsiasi linguaggio rendendo poco fruibile tutto ciò che non sia veloce, semplice, poco articolato. Questo preso dall'archivio è un esempio tra tanti che si commentavano da soli.

(commenti del genere andavano a 10 cent la dozzina, all'epoca. Avessi 10 euro per ognuno dei rincoglioniti che ho incrociato in cinque anni di social avrei tre Mustang parcheggiate sotto casa)

Come mi ricordo dai tempi del liceo, la forma è significato. Quindi la perdita della forma o la sua riduzione equivale a perdita di significato, e questo vale per qualsiasi linguaggio, dall'illustrazione alla matematica.

Quando si parla di popolarizzazione di contenuti intrinsecamente non popolari ovviamente le cose vanno molto male, specie se tali contenuti sono tecnico-scientifici. In questo caso l'abbassamento del livello serve nel 99% dei casi a far passare un messaggio il cui grado 0 è quello delle magnifiche sorti e progressive. Sul grado 0 si innesta la agenda di turno, quale che sia (non dovrebbe esservi difficile fare l'elenco delle agende politiche degli ultimi 10 anni). Ma nell'abbassare il livello la perdita di significato è inevitabile. Però che importa quando quel che conta è essere pop e veicolare il messaggio?

Quale è stato il risultato del processo? Lo scientismo pop: il particolare atteggiamento intellettuale di chi ritiene unico sapere valido quello delle scienze fisiche e sperimentali, e svaluta quindi ogni altra forma di sapere che non accetti i metodi propri di queste scienze (Treccani), ma ignorando sostanzialmente tutto sia di detti metodi che di dette scienze. Un atteggiamento che è dilagato su ogni medium, pagine dei giornali incluse.

Ma essendo lo scientismo pop un prodotto mediatico oggi pare che risenta della crisi dei media stessi (https://ilbolive.unipd.it/it/news/digital-news-report-2023-crisi-stampa-nuovi-media). E mi pare il caso di proporre al riguardo un video da un mondo che di fatto mi è del tutto alieno:

Eh, già: pare che il Re non solo sia nudo, ma che anche abbia serissimi problemi di salute.

PS: Qui non ho mai parlato come mangio per evitare ogni possibile confusione con chi scrive come defeca.

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...