domenica 25 agosto 2024

IL VIZIETTO

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/20/scuole-chiuse-fino-a-ottobre-sono-sconvolta-dai-tanti-favorevoli/

Se la polemica sul caldo nelle aule era corretta, imbarazzante e assurda è stata la “soluzione” proposta. Ovvero quella di chiudere le scuole fino a ottobre. È incredibile. Ritorna qui ancora una volta, ma tanto più grave da parte di chi si occupa di scuola, la convinzione che la scuola sia opzionale, che non serva a nulla e non sia essenziale. Altrimenti, non sarebbe potuta nascere una simile idea. Mi è venuto in mente il periodo del Covid-19, quando le istituzioni nazionali e regionali chiudevano le scuole con nonchalance, inconsapevoli appunto, governi come governatori, della funzione essenziale della scuola. Anzitutto, e per prima cosa per gli alunni, perché e l’alfabetizzazione e la didattica più in generale sono fondamentali come mangiare e bere. In secondo luogo, per i genitori, che devono pur lavorare.

Ormai è un vizio, qualsiasi "emergenza" viene scaricata sulla scuola a priori, con chiusure più o meno lunghe. Tra l'altro come si fa ad essere certi a metà agosto del meteo fino a fine settembre su tutto il territtorio nazionale, dando per certo che sarà uniformemente caldo?

Ai miei tempi succedeva solo a posteriori. Arriva un'ondata di freddo e il riscaldamento non funziona? A casa finché non è riparato. C'è una nevicata, fenomeno raro da quelle parti, e i bus non circolano? A casa. Mini epidemia di varicella? Malati in quarantena e scuola aperta. Ma del resto erano tempi barbari, con l'ascensore sociale che ancora funzionava (orrore!) e un welfare funzionante (doppio orrore! Una vergogna!).

mercoledì 21 agosto 2024

KAMALA HARRIS: SE UN VACCINO VIENE APPROVATO SOTTO TRUMP NON LO FARO'

 

A proposito della convention di Chicago, diciamolo: non sono alla frutta, è passato anche il tempo dell'ammazzacaffé . 

Vaccini approvati con Trump presidente:

Moderna

Pfizer

J&J (Jannsen)

Novavax

Che dire ? (e non sono assolutamente un fan del riporto improbabile)

Forse forse s'è fatta un vaccino cinese oppure lo Sputnik. Oppure s'è fatta un volo da quelche parte per farsi AZ, il vaccino della vergogna.

 

domenica 18 agosto 2024

PHARMA & FORD vs FERRARI, ANCORA

Cammino in un grande parco industriale, oggi ribattezzato Science Park (come alcuni altri). Non so come è cominciato, forse con Imperial Chemical Industries, forse con Merck, non saprei. In ogni caso loro e i loro discendenti non sono più qui (The nymphs are departed, verrebbe da citare con un amaro sarcasmo). Ma non è deserto, anzi. Altri sono arrivati, rilevando gli edifici e a volte tutto il resto ("Big pharma labs, great stuff" mi ha detto qualcuno). C'è chi sta facendo lavori in uno degli edifici, per riadattarlo. Mi chiedo se sia il segno di una vera ripartenza o solo uno strascico, una coda, contratti firmati più di un anno fa da cui non si poteva scappare, che andavano onorati in ogni modo. Da un certo punto di vista è il medioevo di questa industria, qui e in altri posti del genere. Si stanno usando i pezzi dell'età classica come ai tempi si usavano i marmi dei monumenti antichi per costruire chiese o palazzi. Eppure nonostante tutto in uno solo di questi edifici continua ad esserci quanto a chimica e farmaci più know how scientifico di quello che potete trovare nell'intero sistema mediatico italiano social inclusi. Qua di carta se ne produce tanta perché chi ha tradotto GMP come Gimme More Paper non aveva tutti i torti e di solito i deliverables comprendono altrettanta carta. Ma se oltre alla carta non ottieni il prodotto, che sia il batch clinico di una Investigational New Drug o il composto con una buona attività e un buon profilo, sei nei guai, guai seri, anche se in giro ci sono i maghi dello scope management (in poche parole quelli capaci di trasformare rospi duri da buttar giù in scatole di cioccolatini - alle volte i loro giochi di prestigio funzionano, altre volte no).

Mi chiedo se tutto questo reggerà nel nuovo mondo multipolare, se reggerà quando gli USA non potranno più essere il mercato di riferimento (nell'Europa, quanto a mercato per farmaci innovativi, non c'è da sperare). Resta la constatazione che in questi edifici si è fatto un pezzo della storia del settore, una storia ignorata dai più e ormai anche da chi ci lavora: acqua passata. Io invece la ricordo perché ho avuto la fortuna di lavorare con chi un po' di quella storia l'ha fatta.

Di cosa ho nostalgia della not-so-big-awesome-drug-factory? Del gruppo alla macchinetta del caffé. Le nostre strade si sono separate da un po', ormai, ma sono stati i momenti migliori, assieme a quelli "all hands on deck", quando le cose vanno di traverso e tutti guardano a te aspettando la tua decisione. Per il resto la solita vita dura , quella di chi lavora in un certo ramo di industria che va a cicli, in mano a un capitale che ragiona nei termini in cui da sempre ragiona il capitale (puro profitto). Nel senso che questa industria ha saputo bruciare know how come poche, anche se non molti si ricordano le grandi ristrutturazioni (licenziamenti) che ci furono attorno al 2010 (e in effetti rispetto ad allora la presente crisi per ora è abbastanza poco). Ne ho parlato di recente con un Direttore Drug Product, scambiandoci i racconti di quel che era successo all'epoca sul mio fronte e sul suo. Eh, già, i tempi in cui si scriveva in occidente di sovracapacità di produzione GMP (le norme di buona fabbricazione per i principi attivi farmaceutici). Perché c'era la Cina, perché c'era l'India. Posti dove non c'era precisamente quella cultura industriale nata per la salvaguardia dei pazienti, ma in fondo chi se ne fregava: il tutto si risolveva con tagli di costi e aumento dei profitti - nel breve termine. il comparto finanziario ha sempre preso nel  verso sbagliato quel detto di Keynes, "nel lungo periodo saremo tutti morti". Per tacere di Europa e specialmente Italia, dove si magnificava la riduzione della spesa per farmaci a brevetto scaduto. Qua sopra si è parlato spesso di generici e se il tema vi interessa potete scorrere quei post. Ci troverete qualcosa di leggermente diverso da quanto si dice di solito.

L'illusione dell'higher management standard è sempre la stessa: che il know how sia nel sistema e non nelle persone che ci lavorano. Sono 50 anni e più che le dimostrazioni del contrario arrivano puntualmente ma niente cambia. Scriveva un ingegnere che i vertici non vogliono problemi e se si manifestano provano a schivarli in ogni modo pur di non affrontarli o lavorare a risolverli. E poi, per quanto molti si pubblicizzino come attrattori di talenti e molti parlino di talent management o abbiano sostituito talent management a HR nel nome dell'ufficio, alla fine più le cose cambiano più rimangono le stesse: il sistema resiste al cambiamento e la maggioranza degli individui in un'azienda è abituata ad una ben precisa tensione superficiale dell'ambiente, per così dire. I talenti tendono a romperla, la tensione superficiale, e questo ai più non va bene. Avendo al mio attivo una quantità sufficiente di anni in aziende con alcune migliaia di dipendenti in giro per il mondo ho una qualche cognizione di causa riguardo le dinamiche sociali non sempre limpide in contesti del genere, tipo le guerre di pettegolezzi e voci che seguono il passaggio a un ruolo più alto o la decisione per una nomina. Possono essere abbastanza schifose, ma sono parte del gioco. E sopratutto in ballo ci sono poste estremamente concrete, tipo l'entità della tua busta paga, e io mi sono sempre ritenuto un individuo pragmatico. Essere pragmatici in questo contesto significa anche avere interiorizzato il fatto che risultati e KPI (Key Performance Index) allo stesso tempo possono contare e non contare, a seconda del vento che tira e di svariati altri fattori. Un caso di scuola in questi contesti è la mela avvelenata: la missione impossibile, quello che altri  hanno provato a realizzare senza successo. Perché nel senso comune sei destinato a fallire e se fallisci, beh, sei solo uno come tutti gli altri. Quindi tutti pensano che fallirai. Ma, guarda caso, c'è chi ha esperienza, numeri e lealtà della squadra sufficienti per non fallire. E allora è molto peggio, perché il successo non era previsto e con il successo alcune persone hanno fatto la figura di quelli che non ce l'hanno fatta quando era possibile farcela. Per quanto il contesto sia completamente diverso (settore e epoca) e Leo Beebe sia un personaggio di pura invenzione in un film che vuole essere in qualche modo storico, Ford vs. Ferrari racconta di dinamiche aziendali che sono largamente attuali.

Allora, facciamo finta che tu abbia tutti i soldi del mondo e tutto il tempo del mondo. Davvero pensi che Ford ti faccia costruire l'auto (da corsa, NdCS) che vuoi nel modo che vuoi? Ford Motor Company? Quelli lì? Sei mai stato a Detroit? Hanno piani e piani di avvocati e milioni di tipi del marketing e tutti vorranno incontrarti. Vorranno una foto con i grande Carol Shelby, ti baceranno e tornerano ai loro begli uffici e si metteranno a immaginare nuovi modi per fotterti. Perché? Perché non possono fare altrimenti. Perché vogliono compiacere il loro boss che vuole compiacere il suo boss che vuole compiacere il suo boss, e si odiano per questo. Ma nel profondo quelli che odiano anche di più sono i tipi come te, perché non sei come loro, perché non pensi come loro, perché sei differente. (Ford vs Ferrari)


giovedì 15 agosto 2024

EMERGENZA MPOX (IN CONGO)

Dite la verità, qualcuno di voi si è fatto fregare da chi ha parlato o parla di pandemia MPox del 2022, quella che in occidente non c'è mai stata, vero? Perché nel '22 l'OMS aveva proclamato l'emergenza globale per il vaiolo delle scimmie:

https://it.euronews.com/2024/08/14/vaiolo-delle-scimmie-loms-dichiara-lemergenza-sanitaria-globale

Ma un'emergenza globale non fu, perché in occidente la situazione fu tutto tranne che emergenziale. La cosa strana fu che nel '22 pure Repubblica si ricordò dell'esistenza di tecovirimat:

https://www.repubblica.it/salute/2022/08/22/news/vaiolo_delle_scimmie_farmaco_tecovirimat-362268935/

(Non si può chiedere troppo a Repubblica, FDA ha approvato tecovirimat per uso umano nel 2018)

Oggi di nuovo OMS dichiara l'emergenza:

https://www.rainews.it/articoli/2024/08/vaiolo-delle-scimmie-oms-dichiara-lo-stato-di-emergenza-internazionale-1f2ed000-feb5-4e3d-81dc-7b5158f4b3b6.html

Amnesia totale sugli antivirali (che in realtà sono due) e anche sull'esistenza del vaccino (in occidente finora la trasmissione si è verificata prevalentemente per rapporti sessuali tra maschi sotto i 40, quindi i soggetti a rischio dovrebbero prenderlo in considerazione).

Rischio basso per l'Europa ma anche chi si tiene alla larga dai social ha percepito il brivido da adrenalina dei pandemiofili. E ritornano quelle paranoie sui nomi, a quanto pare. La "mia inviata su X" mi inoltra questo:


Impeccabile. Sia mai che si discriminino le scimmie (pun intended).  Il mio sarcasmo si ferma davanti al fatto che dove non hanno occhi per piangere ogni episodio del genere è un disastro - e al fatto che pure in Italia la sanità non ha occhi per piangere, per cui può esistere qualsiasi farmaco ma sarà usato solo in rari casi e con grande parsimonia. Ricordiamoci che durante l'emergenza COVID I limiti alla spesa per farmaci sono rimasti immutati al loro posto e guai a toccarli. Salvare vite, ma senza sforare il budget, il resto niente, amen, pace all'anima loro. Sarebbe il caso di cominciare a dirlo alle famiglie: "Scusate tanto, avremmo potuto salvarlo/a ma abbiamo finito i fondi l'altro ieri".

martedì 13 agosto 2024

COMPLOTTISTA, ASSOLUTAMENTE INGUARDABILE. UN INNO ALLA PEGGIORE ANTISCIENZA.

 

E spero si colga il sarcasmo. Da poco su Prime: fictiom quindi spettacolo che non voleva certo avallare ufologia e teorie del complotto. Voleva intrennere e ci riusciva benissimo (ma il complesso militare-industrale-mediatico non se lo sono certo inventato Chris Carter e compagni).

domenica 11 agosto 2024

ALL'IMPROVVISO GILEAD E' DIVENTATA "SCIENZA"

Lenacapavir
 

La prova ennesima di quanto sia rivoltante il discorso sugli antivirali in Italia è la recente copertura mediatica su lenacapivir, la cui approvazione qua era stata coperta per tempo - ma era il 2022, di Gilead si parlava malissimo da un anno e mezzo per via di remdesivir e c'era stata una gran quantità di discorsi altamente demenziali e faziosi sugli antivirali che non funzionano.

Ricordiamoci che quando Gilead ebbe approvato sofosbuvir, la prima cura per l'epatite C, la notizia non fu "C'è una cura per l'epatite C", ma "Questi avvoltoi chiedeno cifre assurde per un farmaco". E in Italia i malati andavano in Egitto o altrove, dove il farmaco costava poco, pagandoselo di tasca propria (la politica di uno stato che fa lo straccione con la sanità, la scuola e l'università ma non esita ad aumentare il budget militare). Ovviamente la "scienza" su isocial (tanta roba, davvero) cantava nel coro insieme agli altri. Ai tempi della pagina facebook CS un ex malato raccontò pubblicamente la sua personale odissea per la guarigione, mentre lo Stato riservava il trattamento a quelli per cui era ormai inutile (quelli con il fegato ormai distrutto). Ovviamente una delle tante testimonianze finite nel nulla, e non perché la pagina non esiste più. E poi chi è che aveva portato al Parlamento Europeo la questione? Un parlamentare della Lega, quindi il problema non era da prendere in considerazione, non esisteva (detto da qualcuno che non può essere sospettato di simpatie leghiste). E questo da parte di gente che poi si riempiva la bocca di "salvare vite", ovviamente.

Quanto a lenacapavir all'ultimo giro viene fuori che due iniezioni all'anno prevengono al 100% l'insorgenza dell'AIDS e stavolta gli applausi a scena aperta arrivano, negli USA come in Italia - dove è subito una vittoria della scienza, cosa che evidentemente non era la prima cura per l'epatite C (non cercate coerenza nei media italiani, annessi e connessi inclusi: non ne troverete e a nessuno frega niente della cosa perché la memoria del sistema mediatico ormai non arriva a due settimane).

Questo dovrebbe far concludere alcune cose. La prima è che il discorso pubblico sui farmaci in Italia non è scienza ma politica. La seconda è chi parla di farmaci (e di "scienza") nel sistema mediatico esteso lo fa con competenze, spesso nulle, che sono completamete cancellate dall'approccio ideologico. La terza è che oggi forse l'asticella per l'approvazione di un eventuale vaccino anti HIV è stata alzata di alcune decine di metri. Ma poiché nella vita di cose ne ho viste più che abbastanza, sono piuttosto sicuro che un eventuale vaccino con efficacia un po' così così ma prezzo basso vedrebbe l'asticella riposizionata raso terra. Perché la faccenda è sempre stata salvare vite, come no, ma solo a prezzi di saldo.

PS: Riguardo le competenze nulle ho perso il conto dei medici che hanno parlato di generici dicendo "la molecola è la stessa". Ignorando completamente che ci sono di mezzo una serie di fattori di capitale importanza che vanno dalla biodisponibilità alla produzione di principio attivo e formulazione in accordo con le Norme di Buona Fabbricazione (Good Manufacturing Practice). Cosa c'entra il GMP? Semplice, mentre quelli dicevano "La molecola è la stessa" sui genericisti asiatici piovevano Warning Letters di FDA come se non ci fosse domani.

DISCLOSURE: Non sono mai stato un dipendente di Gilead, né ho mai lavorato su progetti Gilead per terze parti. Certa bella gente sparse questa voce completamente infondata, 3-4 anni fa. Per ribadire quale sia il livello di chi parla di scienza o "comunica scienza" su isocial.

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...