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https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/25/striscia-di-gaza-malati-oncologici-abbandonati-cancro-tumore/7706349/ |
Niente da aggiungere, leggete l'articolo.
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Poiana di Harris |
C´era una volta un falco pellegrino. Il falco si sentiva di umore meditativo e scelse come posatoio una staccionata. Una vacca stava pascolando non lontano da lui e quando lo vide si avvicinò. "Mi fa proprio piacere che tu sia qui" disse la vacca "Ti dispiace se discutiamo di tecniche di volo?".
"Ah, perché tu voli?" Chiese il falco.
"No, affatto, ma ho studiato tutto al riguardo. E una gallina mi ha spiegato i dettagli"
"Scusa, ma la gallina non vola" disse il falco.
"Che c´entra, ha le ali e le piume, no?" disse la mucca.
"Ha le ali e le piume, ma non vola. Un´anatra sarebbe stata più utile".
"Questa osservazione non è pertinente" disse la vacca "Sembrerebbe che tu stia dicendo che la mia richiesta non abbia senso".
"Discutere di tecniche di volo con una vacca autodidatta che si è perfezionata con una gallina? No, non mi pare che abbia alcun senso. Ti saluto" disse il falco, volando via.
La vacca era rimasta amareggiata da quello scambio. Aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno così andò nella stalla dove c´era il veterinario che visitava un vitello.
"Dottore, ho appena avuto una conversazione che mi ha lasciato molto interdetta" disse la vacca al veterinario, raccontandogli l´episodio. Il veterinario ascoltò il racconto della vacca, annuendo di quando in quando.
"Ha deciso di sfuggire al confronto." disse il veterinario "Non ti preoccupare. E poi la scienza dice che in realtà i falchi non volano, ma sono molto bravi a dare l´illusione di farlo". La vacca sorrise sollevata, aveva fede nella scienza e ora aveva dalla sua il parere di uno scienziato come il veterinario.
Le voci su questo episodio si sparsero per la contrada. Un giorno verso la fine del pomeriggio una poiana di Harris aveva preso di mira un coniglio, ma il coniglio si era nascosto in un buco. Al che la poiana ebbe un´ispirazione improvvisa.
"Ehi, tu!" disse al coniglio "Lo sai che la scienza dice che stai sfuggendo al confronto?"
Il coniglio, come tanti altri, aveva sentito quel pettegolezzo. E il coniglio aveva fede nella scienza. Così uscì dal buco e stava per dire "Sei tu ad essere antiscientifica perché..." quando la poiana gli planò adosso conficcandogli gli artigli nel collo: la cena per quel giorno era assicurata.
Il giorno dopo la poiana di Harris incrociò il falco pellegrino e dopo qualche convenevole gli disse "Sai, te ne devo una".
"Ah, sì?" disse il falco.
"Sì" disse la poiana "Lo dice la scienza".
"Ma dai!" disse il falco.
E poi se ne volarono via ognuno per i fatti propri o meglio, secondo quanto dice la scienza, furono molto bravi a dare l´impressione di farlo.
PS: La morale di questa favola è che "Lo dice la scienza" può anche essere utile, alle volte.
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https://www.avvenire.it/attualita/pagine/ddlsicurezzacritiche |
(Sarebbe stato bello se, unita, la società civile avesse a suo tempo espresso dubbi sul Green Pass - invece che tacere o dare addosso a chi i dubbi li sollevava)
Dopo un primo breve capitolo sull'etica della melma è davvero arrivato il momento di scriverne un secondo e più esteso, che parte da una considerazione del tutto personale. Figuratevi se in cinque anni di presenza su isocial di CS non ho visto direttamente chi si radicalizzava. E per qualche mese, la prima volta, ho giustificato: condizioni vissute come oppressive e senza via d'uscita portano alla radicalizzazione. Poi basta, però, e basta giustificare perché francamente i radicalizzati non solo stavano scassando più del dovuto a livello personale, ma sopratuttto perché si erano trasformati, politicamente, nell'esatta immagine speculare di quello che avversavano con tutto sé stessi. Quando in passato ho parlato di idiozia militante non mi sono mai riferito a una sola delle opposte fazioni. E se uno è idiota militante, lui ha diritto di esserlo e io quello di avversarlo o di non volerci avere niente a che fare. Ma partire da quello che potrei definire "il campo critico razionale" per abbracciare l'idiozia militante è tutta un'altra cosa e per me resta, se pur comprensibile, imperdonabile.
Il DDL Sicurezza è quello che è, l'ennesimo giro di vite e bello pesante: giro di vite sulla libertà di parola e sulla libertà di manifestare. Cioè una legge autoritaria e gravemente repressiva. Ma...
... ma basta farsi un giro per la websfera italiana per vedere che quel pezzo di destra che due anni fa a Roma manifestava contro il Green Pass oggi applaude al DDL. Cioè, loro avevano il pieno diritto di manifestare contro il Green Pass (un'inaudito e arbitrario obbrobrio con 0 basi scientifiche), ma se quelli di Ultima Generazione vogliono metter su un blocco stradale è bene che vadano al gabbio (e questo detto da uno che non ha cambiato di una virgola la sua valutazone politica su Ultima Generazione). C'è storicamente almeno dagli anni 60 in Italia una estrema destra "piagnona", che tradizionalmente lamenta la censura subita e la violenza subita (senza però dir nulla sulla propria violenza agita, ovviamente), quindi niente di cui stupirsi. Quello che mi stupisce invece è che quanto ad appoggi a questo indegno decreto l'area del conseno appaia più estesa e tutta ispirata a un sacro comandamento: "La libertà che conta è la mia, della tua non mi interessa anzi, meglio se non la hai". E dall'altra parte... abbiamo cumuli di materiale degli ultimi tre anni che dicono che dall'altra parte il comandamento è esattamente lo stesso. E già da prima di due anni fa ho perso il conto delle volte in cui gente più o meno dell'area "sinistra parlamentare" si produceva in sentiti appelli alla criminalizzazione del dissenso - il fenomeno è esteso, ma anche qua la considerazione parte da un'esperienza del tutto personale: la prima volta che qualcuno ha sostenuto che l'esistenza di una certa pagina fb configurasse un reato mi sono fatto una risata, alla sesta volta ho preso atto di una tendenza piuttosto chiara e ben definita - e il reato sarebbe stato un attentato al pubblico ordine ideale di fascistissima memoria, non più presente nel nostro ordinamento (per ora).
Per il resto posso dire solo che sono della vecchia scuola: per me la libertà garantita all'altro garantiva anche la mia, di libertà, e le minacce alla altrui libertà minacciavano la mia. E per quello che mi riguarda le cose non sono cambiate. Per chi si riempiva la bocca di "libertà" la libertà non è mai stata quella degli altri.
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https://www.scientificamerican.com/article/vote-for-kamala-harris-to-support-science-health-and-the-environment/ |
Non mi interessa più di tanto discutere se sia opportuno o meno che una rivista di divulgazione scientifica si produca in un endorsement ad un candidato. Mi interessa di più sottolineare come questo "Vota Kamala, vota la scienza" sia tale e quale a "Vota la scienza, scegli il PD". Ma proprio identico. E quel che segue non è un discorso protrump, anche se a qualcuno lo sembrerà, ma un cercare di rimettere a fuoco una narrazione che è al 90% pura fantasia o, meglio, puro falso .
Verissimo che Trump ha imbarcato Robert Kennedy jr, uno dei peggiori punti di riferimento dell'antivaccinismo mondiale, e questo è più che preoccupante. Ma è anche vero che l'amministrazione Biden mentre diceva "scienza, scienza" ...
Cominciamo dal 2020: la Harris e compagni si stracciavano le vesti per le "mani su FDA" di Trump, tanto che l'attuale candidata si produsse in "Se un vaccino viene approvato sotto Trump io non lo farò" .
Nessuno si sarebbe aspettato che Trump, quello della candeggina e dell'idrossiclorochina, mettesse su Operation Warp Speed: 20 miliardi di dollari per lo sviluppo di vaccini e farmaci anticovid. I vaccini Pfizer e soprattutto Moderna non sarebbero stati disponibili nei tempi pazzeschi in cui lo sono stati, senza Warp Speed, e lo stesso si può dire del dimenticato vaccino Novavax. Warp Speed ha modificato l'impatto dell'epidemia non solo negli USA, ma in tutto il mondo, e questo è un fatto. Un fatto inoppugnabile con cui i dem non sono mai riusciti a venire a patti, definendo l'operazione "controversa" (l'unica cosa controversa, per me, è che furono finanziamenti pubblici con profitti privati, ma questa è roba che di solito negli USA non fa scandalo). Trump aveva messo a capo di Warp Speed non un pericoloso antivaccinista ma Moncef Slaoui, ex vertice globale dei vaccini GSK, qualcuno che di sviuppo di vaccini qualcosina capiva. Lo stesso Slaoui dopo le elezioni 2020, considerate le levate di scudi democratiche contro il "controverso" programma, andò a parlare con Biden per cercare di non farlo chiudere, senza riuscirci: politicamente Warp Speed era una cosa di Trump e quindi non poteva rimanere in piedi. A fine gennaio Slaoui si dimette dalla direzione di Warp Speed ma viene comunque preso come consulente dalla nuova amministrazione "per la fase di transizione". Dopo un paio di settimane si dimette anche da questo ruolo. Nel frattempo la nuova amministrazione ha scelto quello che sarà il nuovo direttore del Center for Disease Control: Rochelle Walensky. La Walensky immediatamente dichiarerà che la sua direzione sarà militante:
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https://www.cnbc.com/2021/01/19/bidens-incoming-cdc-director-says-trump-administration-has-muzzled-scientists.html |
Verissimo che con Trump i finanziamenti alla ricerca erano stati ampiamente tagliati, ma in primo luogo ci si dovrebbe chiedere che diavolo c'entri tutto ciò con "mettere la museruola agli scienziati". E soprattuto che c'entra con il mandato di un direttore di CDC? Queste dichiarazioni non rimasero lettera morta, per quello che riguarda militanza e politica, tanto che la Walensky pensò di poter letteralmente dettar legge su materie che certo non erano competenza di CDC, come la moratoria sugli sfratti. Ma quanto alla direzione Walensky di CDC le cose non finiscono qua. Nel maggio del'21 Nancy Messonier, capo del gruppo vaccini di CDC, che si era attirata l'antipatia di Trump per i suoi early warning sull'epidemia COVID, viene demansionata. Al che la Messonier prima si prende le ferie, poi si dimette. Nello stesso mese si dimette Anne Schuchat, veterana di CDC e vicedirettore dell'agenzia - si dice perché rimossa dal suo ruolo di contatto con l'Amministrazione per la risposta alla pandemia. Più che levare la museruola agli scienziati forse era questione di liberare posizioni per i politicamente fedeli, a scapito di esperienza e competenza (molto, molto italiano).
Ma tra le nomine di inizio '21 quella che fa più discutere è quella di Janet Woodcock a commissioner FDA, in sostituzione di Frederich Hahn. Io devo spezzare una lancia, anzi due o tre a favore di Hahn. Nella propaganda dem (ai tempi riecheggiata in Italia dai più idioti e faziosi) Hahn sarebbe stato un burattino di Trump. Nella realtà invece ha sempre tenuto la barra diritta, facendo sì che i desiderata di Trump nel 2020 (un vaccino approvato subito, anzi ieri) non fossero soddisfatti. La sua direzione dell'agenzia nel peggiore dei periodi possibili (il primo anno di pandemia) non ha sbavato, con autorizzazioni di emergenza prontamente riviste o trasformate in approvazioni tout court mai senza dati sufficientemente solidi, senza fughe in avanti (quelle che avrebbe voluto Peter Marks, a capo dei biologici a FDA, che è ancora saldamente al suo posto - potete scorrere i post di questo blog del 2021, anche per vedere le differenze di approccio tra EU, demenziale, e USA, efficace).
Ma perché la Woodcock a FDA metteva il malumore a tutti? Perché nel suo precedente mandato all'agenzia si era di fatto resa corresponsabile dell'inizio della crisi degli oppiacei in USA, crisi che va avanti da quasi 30 anni e che è una delle emergenze interne della nazione. Woodcock, che è sempre rimasta temporanea senza mai essere confermata dal Senato, ha offerto, di nuovo, la peggiore gestione dell'agenzia degli ultimi 20 anni, con risvolti oltre l'imbarazzante nel caso aducanumab.
A inizio settembre del 2021 l'amministrazione Biden fa quello che Trump avrebbe voluto fare senza riuscirci: sui richiami delle vaccinazioni anticovid fa un balzo in avanti, annunciando la loro disponibilità. Ma la situazione dall'irrituale scivola rapidamente nel grottesco: Moderna e Pfizer non ne sapevano niente, non sono stati preavvertiti e non hanno pronto niente per i richiami, neanche la documentazione. E pure FDA non ne sa niente (molto, molto europeo tutto questo). Il 17 del mese l'advisory committee di FDA si pronuncia contro il richiamo Pfizer indiscriminato. E la faccenda per l'amministrazione Biden diventa una battaglia politica che non può essere persa.
Il risultato finale furono le dimissione di Marion Gruber, capo dell'ufficio vaccini di FDA, e del suo vice Philip Krause. Entrambi erano a FDA da anni e anni e non se ne andarono in silenzio, ma con una lunga lettera a Lancet
Una nuova ondata di casi di COVID-19 causata dalla variante delta, altamente trasmissibile, sta esacerbando la crisi della sanità pubblica globale e ha portato a considerare il potenziale bisogno e il timing ottimale per dosi di richiamo alla popolazione già vaccinata. Anche se l'idea di un'ulteriore riduzione il numero di casi di COVID-19 migliorando l'immunità dei vaccinati è attraente, qualsiasi decisione al riguardo dovrebbe essere basata sulle evidenze e sulla considerazione del rapporto tra rischi e benefici, sia per gli individui che per la società. I vaccini contro COVID-19 continuano ad essere efficaci contro la malattia grave. inclusa quella provocata dalla variante Delta. La maggior parte degli studi da cui queste conclusioni derivano sono, comunque, preliminari e di difficile interpretazione a causa di potenziale confounding e della selettività dei report . Un pubblico e accurato controllo dei dati in evoluzione è necessario per assicurare che queste decisioni siano basate su scienza affidabile e non sulla politica.
Ma le decisioni basate sulla politica erano già andate avanti, e questi restavano i moniti inascoltati di due che alla fine si erano dimessi e che quindi non contavano più nulla (avete mai sentito parlare di tutto questo in Italia, senza considerare questo blog?).
In conclusione "Amministrazione Biden (Harris inclusa) e scienza" non è una bella storia, per niente. Quindi, riassumendo, riguardo i due candidati alla presidenza in materia il più pulito ha la rogna e Scientific American ha prodotto un pezzo di propaganda politica (come ormai si confà alla divulgazione scientifica, specialmente in Italia).
Che i chimici vedano le stesse particelle studiate dai fisici in contesti diversi e quindi in modi diversi dovreste averlo orecchiato. E' una questione di energie e di stati di aggregazione della materia.
Il protone, per esempio, è sempre lo stesso, sia in un acceleratore di particelle che in una bottiglia di acido cloridrico al 33%. I fisici lo hanno studiato negli acceleratori scoprendo che è un complesso aggregato di quark e gluoni. In chimica invece il protone è comunissimo e banale, perché quando parliamo di H+ parliamo di un protone, quindi ha a che fare tra l'altro con tutto ciò che è reazione acido-base, pH dell'acqua compreso (banale fino a un certo punto: purtroppo in più di 25 anni di carriera diverse volte ho incrociato gente che riteneva che per neutralizzare un equivalente di un qualsiasi acido occorresse un equivalente di una base forte - provate a farlo con un fenolo e sodio metossido in metanolo, per esempio, e poi vedete quanta base in eccesso rimane).
H+ è una semplificazione, ovviamente. Protoni "nudi" nei processi chimici non se ne vedono. Semplificando, sono sempre
accomodati in un legame molecolare a cui partecipa un orbitale di un altro atomo con un lone pair di elettroni, dando uno ione
molecolare a carica positiva: H3O+ nel caso dell'acqua, NR3H+
nel caso delle ammine (ammoniaca compresa), per citare i casi più
comuni. La cosa sarebbe relativamente semplice: l'ossigeno dell'acqua ha
un paio di elettroni accomodati in un orbitale sp3. La combinazione lineare delle funzioni d'onda di quell''orbitale sp3 dell'ossigeno e di quello 1s di H+
fornisce un nuovo orbitale molecolare, in cui l'ossigeno fornisce
entrambi gli elettroni necessari. Quindi il bilancio di carica della
nuova molecola sarà positivo. Relativamente semplice e semplificato, dicevo, perché in realtà il protone solvatato non è legato semplicemente a una singola molecola di acqua, ma a più di una. Qualcuno si è divertito a fare i conti per l'unità H3O+- H2O e già a questo livello il risultato è "appena" più complicato:
Ancora, H+ è niente altro che un protone, solo che a energie basse il protone si comporta esattamente come un nucleo atomico privo di elettroni, con tutto il suo set di orbitali atomici vuoti. A energie più alte dell'energia di ionizzazione dell'idrogeno invece la sua capacità di "catturare" un elettrone ha probabilità inversamente proporzionali alla temperatura (o all'energia, quando non si parla di materia in bulk).
Ripeto, nonostante tutto questo il protone in chimica è roba assolutamente standard. l'elettrone è un altro paio di maniche e assai più spettacolare.
Lasciate perdere tutta l'elettrochimica di questo mondo e passiamo ad altro: parliamo dell'elettrone solvatato.
Grande protagonista della vecchia riduzione di Birch (https://it.wikipedia.org/wiki/Riduzione_di_Birch), attualmente assai meno comune su scala industriale di quanto lo fosse 25 anni fa, è sempre stato associato alla reazione/dissoluzione di metalli alcalini (Na, Li, K) in ammoniaca liquida o ammine.
Si potrebbe pensare che l'elettrone solvatato è cosa propria di ammine e metalli alcalini. Ma recentemente c'è chi ha riportato una Birch senza ammoniaca o ammine, che usa un etere corona per sequestrare Na+ (https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acs.orglett.8b00891 ok, è Organic Letters, è cinese, ma comunque è interessante) in solventi eterei. Cosa è a solvatare l'elettrone così liberato è ad ora un mistero, sempre che venga solvatato e non direttamente accomodato nella nuvola del legame π del substrato aromatico da ridurre.
Già, perché mentre la Birch è notissima e storica, meno noti sono LiSES, Lithium Solvated Electron Solutions (https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/jp302160a) , in cui l'elettrone è trasferito dal litio ad un orbitale molecolare π esteso di una molecola aromatica (classici bifenile e naftalene). Il colore? Blu.
E mi viene in mente che pure i fuochi di S.Elmo sono blu.
Mi fu raccontato di seconda o terza mano (forse leggenda, chissà), che un giovane chimico venne spedito a controllare quel che succedeva nell'impianto pilota, dove si stava facendo appunto una Birch. E trovò una gran puzza di ammoniaca e un operaio e un perito con le maschere davanti alla bocca di carico aperta di un reattore da 500 l pieno di ammoniaca liquida. Trafficavano, e dal bocchello ogni tanto usciva un bagliore: stavano lanciando fette di sodio sulla superficie dell'ammoniaca liquida come si fa con i sassi piatti e rotondi per farli rimbalzare sull'acqua, e contemplavano estasiati i fuochi di S.Elmo che si formavano sulla superficie del liquido, circolari per via della agitazione del reattore.
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Fuochi di Sant'Elmo |
La risposta è "malissimo", altrimenti pseudoscienze, psedudomedicina, fake news e tutto il resto non esisterebbero più.
Da quant´è che CICAP si preoccupa di
pseudoscienze, per esempio? Se la ragione sociale dell'associazione
fosse la lotta alla pseudoscienza il bilancio sarebbe fallimentare, perché "lotta alla pseudoscienza" non credo che significhi "lotta completamente inefficace, ma giusta". Altrimenti sarebbe bene precisare che si lotta contro un nemico che non può essere battuto ma se nessuno lottasse cosa succederebbe? Putroppo la risposta alla domanda sembra essere: "assolutamente niente".
Per fare un altro esempio, in Italia da quando e´ cominciata la lotta contro le fregnacce delle scie chimiche? Nel 2013? Dopo che la storia del fulminato terminale di turno che minacciava la giornalista ebbe un certo riscontro a che punto siamo oggi?
Appero´, niente male, niente male davvero. Complimenti per i risultati. E per quello che riguarda la pseudomedicina...
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https://www.striscialanotizia.mediaset.it/news/bimbo-malato-di-tumore-arresti-domiciliari-per-la-sciamana-al-centro-delle-inchieste-di-striscia-e-per-altri-due-finti-medici_686755/ |
Quindi la lotta contro la pseudomedicina di ginecologi della mutua, televirologi, laureati in scienze politiche con rubriche su RAINewes e affini è servita a ben poco, perché i fallimenti del sistema sono oggi più numerosi di dieci anni fa e sciamani, naturopati etc nello spazio lasciato dai quei fallimenti prosperano.
Vorrei ripetere che la mia personale e discutibilissima opinione è che un sistema ineremente iniquo come il capitalismo finanziario (a cui l'Europa di un tempo opponeva il welfare ma poi si è arresa o lasciata comprare) non può non provocare tensioni. Le principali tensioni sono quelle economiche. E in Italia, bimbi, siete messi malissimo:
Il nostro Paese ha un indice Gini di 0,352 (ultimo dato della Banca mondiale e della Banca d’Italia aggiornato al 2018), che ci pone purtroppo nella parte alta della classifica continentale delle disuguaglianze: peggio di noi fanno solo Bulgaria, Romania, Lituania e Lussemburgo.
Una situazione di questo tipo dovrebbe generare conflitti sociali deflagranti. Tipo quelli degli anni 60-70 dello scorso secolo. La genialata è stata assecondare il processo in cui parte di queste tensioni sfocino nelle cazzate allucinanti del fronte del delirio. Perché diciamocelo, se giri per strada assieme a tanti altri con un cartello "Vaccini strage di Stato" vieni liquidato dal 99% della popolazione come un povero esaltato. Ma se sui cartelli c'è scritto "No alla mobilità, stabilimento aperto" beh, allora mandano la celere a legnarti. Non so se rendo l'idea. Lo stiamo vedendo da anni. Il fronte del delirio nelle urne vale zerovirgola. Qual'è il timore della politica partitica? E' che qualcuno possa aggregare quei numeretti ai suoi, di numeri, ottenendo così un vantaggio. Se c'è stata in passato una casa politica del fronte del delirio sono stati i 5stelle. E guarda caso tutta la questione scienza-antiscienza in Italia comincia ad essere rilevante con la loro ascesa. Non sarà difficile trovare tra grillini o ex grillini coperte le seguenti tematiche: feti abortiti nei vaccini, scie chimiche, mai stati sulla luna. Poi si può dire tutto e il contrario di tutto, ma questo è stato oggettivamente uno dei fattori con cui finirono per arrivare in parlamento. Poi c'è stato chi ha abiurato, ci sono state le espulsioni (vivaddio) e tutto il resto. Ma la storia dice che sono arrivati dove sono ora anche con quello.
E allora a che servono la lotta alle pseudocose, alle fake news, il factchecking?
Si potrebbe pensare che la lotta alle pseudocose sia come la lotta al crimine, cioè un processo. Ma la lotta al crimine (in teoria) tramite processi e sentenze rimuove criminali dalla circolazione, anche se il crimine nel suo complesso resta lì dove è. La lotta alle pseudocose non può fare niente di tutto questo, tant'è che ha spesso cercato di configurare le pseudocose come fatti di rilevanza penale - senza riuscirci, per fortuna, perché negli ultimi anni abbiamo ben visto quanto certe etichette siano estendibili a piacere e francamente di una criminalizzazione del dissenso politico proprio non c'è bisogno (non è quello che viene giustamente rinfacciato a Putin, del resto?). Del resto non c'è bisogno di lotta alle pseudocose, quando la pseudomedicina passa dalle parole ai fatti di rilevanza penale finisce agli arresti, come nell'esempio degli "sciamani". Già quest'ultima considerazione suggerisce che il fenomeno vada inquadrato altrimenti. Vediamo se qualcuno riesce a cogliere un parallelo:
L’immaginario pubblico della sinistra sociale è dominato da una tipologia che definiremo da qui in avanti sinistra alla moda [l’originale tedesco è Lifestyle-Linke, letteralmente ‘sinistra dello stile di vita’], in quanto chi la sostiene non pone più al centro della politica di sinistra problemi sociali e politico-economici, bensì questioni riguardanti lo stile di vita, le abitudini di consumo e i giudizi morali sul comportamento. […] «Non si tratta più di cambiare la società, ma di trovare conferma di sé, tanto che anche la partecipazione alle manifestazioni diviene un atto di realizzazione personale: ci si sente a posto con la propria coscienza a manifestare per il bene insieme a persone che la vedono nello stesso modo». […] Beninteso, non si può dire che questa nuova sinistra alla moda rifugga dal conflitto in quanto tale. Il problema è che non di rado esso è rivolto verso l’obiettivo sbagliato. Come osserva Wagenknecht, in effetti «la sinistra alla moda risulta poco simpatica anche perché, pur sostenendo una società aperta e tollerante, mostra di solito nei confronti di opinioni diverse dalle proprie un’incredibile intolleranza, che non ha nulla da invidiare a quella dell’estrema destra.
Avete qualche volta letto qualcosa del genere, qua sopra, ma in altra forma, quando ho parlato dei "giusti". In questa prospettiva ogni attività mirata a colpire gli "ingiusti" non necessariamente deve avere un qualche esito, basta che sia in essere per rinsaldare nei "giusti" la propria convinzione di esser tali, in quanto opposti agli "ingiusti". E quindi alla fine la lotta alla pseudoscienza è l'ennesimo motivo identitario e autocelebrativo. Lasciamo da parte chi ne ha fatto un mestiere o una fonte di reddito: si parli di "scienza" o di pseudoscienza la base del fenomeno è prerazionale e attiene al dominio religioso ("lo zelo per la tua casa mi consuma").
A me la guerra alla pseudoscienza non interessa, come non mi interessano tutte le improduttive questioni di facciata. Preferirei una guerra alla povertà, ma quella si è già conclusa e sappiamo già chi ha vinto.
PS: Per chiarire la mia posizione è sempre stata: si fottano loro e loro guerre. E' una posizione che non nega affatto i conflitti, specialmente quelli contro chi le guerre le vuole e ci lucra (indipendentemente dal fatto che ci lucri miliardi di dollari o briciole di visibilità).
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https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=124131 |
Una proposta di legge di destra e autoritaria che piacerà molto a buona parte dei sedicenti democratici paladini dei diritti, perché per anni ho sentito invocare la revoca dell'accesso "gratuito" alla sanità per questa o quella categoria - e andando a memoria, questo tipo di invocazioni non venivano da "fascisti", anzi.
Ma è meglio partire dalle radici dei conflitti tra medico/sistema sanitario e pazienti. Il contenzioso sanitario in Italia è in crescita da anni, "Il numero dei contenziosi in ambito sanitario sembra essere in continua crescita, con circa 30 mila casi ogni anno. A fine 2022 sono stati registrati 3 milioni 829mila casi pendenti nei tribunali... Tra le azioni legali più comuni intentate, i pazienti lamentano negligenza
medica, violazione della privacy, diffamazione, mancato rispetto degli
standard di cura, frode sanitaria, omicidio colposo e molti altri
aspetti." E' l'immagine di una crescente disfunzionalità che provoca un crescente attrito tra cittadini con il diritto costituzionale di essere curati e un sistema con il suo personale che queste cure riesce a garantirle sempre meno.
Ma quali sono le dinamiche del contenzioso?
Anche la migliore gestione clinica non può impedire che emergano, talvolta, momenti di tensione tra medico e paziente.
In modo abbastanza ovvio, il contenzioso ha spesso origine da un errore tecnico del medico, in conseguenza del quale il paziente abbia riportato un danno obbiettivamente apprezzabile – abbia cioè accusato l’insorgenza di una nuova malattia, o il peggioramento di una malattia già sofferta – frequentemente enfatizzato come tale da colleghi senza troppi riguardi.
Frequentemente, tuttavia, il danno è solo valutato come tale, soggettivamente, dal paziente, il quale ritiene di aver subito – per un motivo o per un altro – un torto dal suo curante.
E questo in un sistema "normale" che normalmente funziona. Ma nella parte più sfasciata di un Sistema Sanitario Nazionale ridotto al lumicino? Che cosa può succedere quando si passa dal contenzioso alla collera e alla furia non mediate lo vediamo sulla cronaca.
Questo non è in nessun modo giustificare gli aggressori, ma semplicemente guardare in prospettiva un fenomeno che perlopiù è inerente alla parte del paese a sud di Roma. Ed è fin troppo facile prevedere che con l'autonomia differenziata la situazione delle aggressioni al personale sanitario non potrà che peggiorare. E guarda caso l'autonomia differenziata è una cosa che è stata voluta dalla maggioranza in cui sta chi propone questa legge.
Riguardo alla proposta di legge mi sembra l'ennesima deleteria sparata per fare immagine - nutro sempre forti dubbi nei confronti dell'introduzione di nuove fattispecie di reato per reati che sono già adeguatamente punibili (aggressione a pubblico ufficiale nel caso dei medici, per gli infermieri la cosa è più dibattuta). E poi notate bene il dettaglio in evidenza, riguardo la proposta di legge: senza costi per lo Stato. Sia mai che lo Stato Italiano spenda per qualcosa di diverso da armi e interessi sul debito pubblico...
E poi pensate a una cosa: pure un ergastolano ha diritto ad essere curato gratuitamente... ma forse anche questo è qualcosa a cui prima o poi si vorrà mettere rimedio.
Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...