lunedì 10 maggio 2021

FARMACI, BREVETTI, HIV: NEL 2001 SI CANTAVA VITTORIA, NEL 2005 INIZIAVA LO SCANDALO RANBAXY

 

"Le immagini che il 19 aprile sono rimbalzate dall'Alta Corte
di Pretoria sugli schermi televisivi di tutto il mondo sono destinate a restare impresse a lungo nella memoria collettiva. Le 39 industrie farmaceutiche che avevano contestato la legge sudafricana volta a facilitare l'ingresso sul mercato nazionale di farmaci a prezzi ridotti avevano gettato la spugna di fronte all'intensa mobilitazione internazionale. "(https://www.facebook.com/LeScienze/posts/4302302656515157)
19 aprile 2001: una grande vittoria umanitaria contro l'avidità delle multinazionali del farmaco che detenevano i brevetti degli antiretrovirali, vitali per non far passare a AIDS conclamata e morte i pazienti infetti da HIV. Una vittoria che aveva il volto di Nelson Mandela. Che dire? Una combinazione invincibile dal punto di vista dell'immagine.
Ma...
"Thakur sapeva che i farmaci non erano buoni. Avevano alti livelli di impurezze, si degradavano facilmente, e sarebbero stati nella migliore ipotesi inutili in condizioni di caldo umido. Sarebbero stati assunti dai pazienti più poveri del mondo nell'africa subsahariana, che non avevano infrastrutture mediche né possibilità di presentare reclami... Ai dirigenti di Ranbaxy non importava... In una teleconferenza tra dodici dirigenti dell'azienda uno liquidò i timori sulla qualità dei farmaci che Ranbaxy stava fornendo all'Africa "Chi se ne frega? Sono solo neri che muoiono" " (https://fortune.com/2013/05/15/dirty-medicine/)
Questo succedeva nel 2005. I farmaci in questione erano antiretrovirali generici low cost, e Ranbaxy una delle aziende indiane che li stavano producendo per i paesi poveri.
E' chiaro che gli antiretrovirali spazzatura giocarono a favore di Thabo Mbeki, il presidente sudafricano negazionista dell'AIDS. In quattro anni la bella immagine di Mandela contro i capitalisti occidentali si era dissolta, sul campo.
All'inizio del 2009 FDA cominciò a fare a pezzi Ranbaxy. EMA seguì, al rallentatore. Nel maggio 2013 Ranbaxy fu condannata a 500 milioni di multa (un'enormità, per un'azienda indiana) e nel 2014 fu comprata da Daichy Sanjo e da Sun Pharmaceuticals (India). Negli anni seguenti continuarono azioni FDA contro strutture Ranbaxy.
Post Scriptum tecnico: nell'articolo di Le Scienze, che comunque parla di problemi diversi da questi, si cita Cipla, che offrì i farmaci a 350 USD/anno per paziente a Medici Senza Frontiere. Cipla è un collezionista seriale di warning letter FDA, ma di quelli top della classifica anche per l'India. Affezionato acquirente di bioequivalenze taroccate da GVK Biosciences, come altri, era solita aggirare i brevetti su particolari forme cristalline di un principio attivo farmaceutico... brevettando l'amorfo ottenuto per spray drying. Tanto amorfo, forma X o Y è lo stesso, ai fini della bioequivalenza, no? Loro dicevano di sì, entro i limiti di tolleranza...

domenica 9 maggio 2021

SPIKE, DANNI AL SISTEMA CIRCOLATORIO, VACCINI

 

https://www.wired.it/.../coronavirus-spike-danno.../...

Viene fuori come "il semplice legame tra la proteina spike e i recettori Ace2 sulle cellule dei vasi sanguigni sia sufficiente a indurre un danno al sistema vascolare".
E in un niente sono stati tirati fuori i vaccini anticovid attualmente in uso. Perché sia quelli mRNA che quelli a vettore adenovirus producono cellule che esprimono sulla loro membrana la proteina spike del virus. Quindi gli effetti collaterali di questi vaccini sarebbero da ricondursi a questo.
Il ragionamento fila? No.
Sembra una versione aggiornata de "i vaccini cambiano il nostro DNA!".
Ma in primo luogo sappiamo che i vaccini mRNA non se ne vanno in giro per il nostro corpo: le cellule che esprimono la proteina del virus rimangono nel sito di iniezione (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../dove-vanno...).
E la stessa cosa dovrebbe valere per i vaccini a vettore adenovirus, perché l'iniezione intramuscolo avviene nel deltoide, dove è ben difficile iniettare in un vaso sanguigno.
Il vaccino che non penetra nelle cellule va a finire nel sistema linfatico, non nel flusso sanguigno.
In secondo luogo l'esigua frazione di vaccino che potrebbe finire nel flusso sanguigno non metterebbe in circolo proteina spike : al limite la farebbe esprimere alle cellule dell'endotelio vascolare da cui viene assorbita, che è un po' difficile che se ne vadano a spasso legando il proprio spike a recettori ACE2.
Terzo, i vaccini Moderna, Pfizer, J&J e Novavax non esprimono lo spike nella conformazione che si lega al recettore ACE2, ma bloccata in quella pre-fusione.
Allora da dove vengono fuori gli effetti collaterali? Dalla reazione immune indotta dal vaccino, probabilmente. Per citare i casi di cui più si è parlato, la trombosi del seno venoso cerebrale pare provocata da anticorpi anti PF4 indotti dal vaccino (https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2104840). Cioè in alcuni casi rari la reazione immunitaria è "scomposta" e finisce per fare danni (il che poi è la storia di praticamente tutti gli eventi avversi da vaccino)
I dettagli li trovate in un ottimo post di Derek Lowe (https://blogs.sciencemag.org/.../04/spike-protein-behavior).

giovedì 6 maggio 2021

BREVETTI E VACCINI: TEATRO (E CONFUSIONE IN SALA)

 

https://www.nature.com/articles/d41586-021-01224-3…

Quanto vale la proprietà intellettuale garantita da un brevetto in India? Poco (vedere il caso Glivec https://en.wikipedia.org/…/Novartis_v._Union_of_India_%26_O…). E in Cina? Niente (https://www.fiercepharma.com/…/chinese-firm-copies-gilead-s…).
Quindi quando in sede WTO l'anno scorso Cina e India appoggiavano la sospensione dei brevetti su farmaci e vaccini antiCOVID non pensavano ai loro cittadini: la questione brevetti riguardava i mercati di sbocco delle loro produzioni (che casualmente ormai comprendono l'occidente ANCHE per i vaccini, fatto senza precedenti storici).
Biden che appoggia la sospensione dei brevetti sui vaccini antiCOVID fa una mossa spettacolare e senza alcuna conseguenza pratica.
All'atto pratico, sospensione dei brevetti o in-licensing non esclusivo non fa differenza, e l'in-licensing non esclusivo è già all'opera, visto che il vaccino Astrazeneca prodotto in India è destinato ai paesi a reddito medio-basso. Quanto a disponibilità, poi, i cinesi con i loro due vaccini hanno "invaso" Africa e America Latina ("I vaccini cinesi diventano globali" titolava Nature https://www.nature.com/articles/d41586-021-01146-0). Per l'Africa poi sembrerebbe che il problema, al solito, non sia tanto la disponibilità di vaccini, quanto la logistica della vaccinazione (vedere i caso del Sudan, e non credo che sia isolato https://www.oggiscuola.com/…/vaccini-scaduti-potrebbero-fu…/).

Comunque la mossa di Biden non è stata accolta con l'entusiasmo che ci si aspettava. Da un certo punto di vista è stato un magistrale "andare a vedere il bluff" della diffusa advocacy anti brevetti, che ora si rende conto che, quanto a vaccini antiCOVID, la sospensione dei brevetti non basta.
“Primo, dobbiamo rimuovere gli ostacoli brevettuali, secondo dobbiamo trasferire la tecnologia, terzo un massiccio investimento nella capacità produttiva" dice a Nature Rachel Cohen, direttore US della ONG Drugs and Neglected Diseases initiative. Già, parlando di vaccini anticovid, e specialmente di quelli mRNA, l'advocacy dell'accesso ai farmaci non trova la quadra con il solito genericista cinese, e si accorge che L'importante è il tech transfer in presenza DELLE RISORSE NECESSARIE.
Perché tutti volano alto, ma poi è sulle risorse che si schiantano...


STRATEGHI, PEZZENTI E FOLCLORE MEDIATICO

 GLI STRATEGHI E I PEZZENTI

https://zafferano.news/.../z110-ubriachi-di-chiacchiere...
 
E per essere chiari di strateghi sul nostro continente non ce ne stanno. Invece la pezzenteria è un'indirizzo politico, e i termini che si usano per parlarne e promuoverlo sono austerità e "razionalizzazione della spesa".
In capo ad un anno, quanto a gestione della pandemia, in occidente abbiamo vincenti e perdenti.
I vincenti sono chiaramente USA e UK, e il perdente per eccellenza l'Europa, anche se il Canada non scherza.
In Europa per 12 mesi si è gettata la croce addosso a quelli che sarebbero stati i vincenti, per poi ritrovarsi in queste (misere) condizioni.
La facile osservazione è che il vecchio continente ha perso la partita principalmente per un motivo: la sostenibilità della spesa sanitaria, o in altri termini la sua razionalizzazione. Dalla Svezia all'Italia, passando per l'Olanda, quello che fino all'altro ieri era una grande virtù si è rivelato un letale tallone di Achille. E anche a livello comunitario puntare sul cavallo più economico (il vaccino Astrazeneca) e perdere mesi a tirare sul prezzo di altri vaccini ha pesato, e in modo grave.
La faccenda del green pass in questo contesto è uno strumento velleitario per ovviare a 12 mesi di fallimenti.
Ma nessuno sarà chiamato a risponderne, neanche politicamente. Leggete Riccardo Ruggeri su Zafferano, occorre abbonarsi ma è gratis... 
 

E DOPO SPUTNIK, SINOVAC IN EU? NON CREDO

 

https://europa.today.it/attual…/italia-vaccino-sinovac.html…

 

EMA approverà Sinovac? Improbabile. Certo, fosse fatto in Italia in uno stabilimento approvato e ispezionato... ma...

Life'On srl è una società del gruppo Orofino Pharmaceuticals di cui non si sa niente, se non che si occupa o intende occuparsi di vaccini (http://www.orofinopharma.com/lifeon-pharmaceuticals/). Il gruppo Orofino raggruppa aziende che fanno formulazione etc e non produzione di attivi.
Un trascurabile dettaglio: A OGGI NESSUN BIOLOGICO PRODOTTO IN INDIA O IN CINA E' MAI STATO APPROVATO IN OCCIDENTE (da EMA o FDA, e con ottime ragioni). In questo 2021 la lungimiranza del piano di approvvigionamento vaccinale di Bruxelles (un fallimento) ha fatto sì che, per ovviare alla scarsità di vaccini, alcuni paesi come Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca si siano rivolti a Russia e Cina, creando per la prima volta un precedente pericoloso. Tra l'altro mentre per Sputnik i soggetti coinvolti si sono sbracciati a ripetere che il loro vaccino viene prodotto con standard in linea con il GMP occidentale, né Sinovac né Sinopharma si sono neanche poste il problema (GMP: Good Manufacturing Practice, Norme di Buona Fabbricazione). Il GMP è vitale, specialmente per biologici e vaccini, come la storia dell'occidentalissima
Emergent Biosolutions dimostra (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/04/vaccini-j-e-az-produzione-e-il-tagliare.html)

Ma in questo frangente pandemico tra i tanti che hanno lavorato a minare le fondamenta della regolazione farmaceutica occidentale la Commissione Europea, per azione e omissione, non è seconda a nessuno.

Comunque nella documentazione che Life'On ha iniziato a presentare ad EMA (si parla di rolling review) pruma o poi si dovrà dire qualcosa su come l'attivo (il virus attenuato) viene prodotto e dove. E al momento la produzione è collocata in Cina, in impianti senza autorizzazione EMA e mai ispezionati di FDA...




martedì 4 maggio 2021

REMDESIVIR FA 1,5 MILIARDI IN TRE MESI (E IL VACCINO E' COME IL MAIALE)

 1,5 MILIARDI NEL PRIMO TRIMESTRE 2021


 

 
I pochi che hanno raccontato la storia di remdesivir (a parte uno) non si erano mai letti niente al riguardo. Quando andava bene molto poco. Invece è una storia interessante che nasce in primo luogo dal fatto che oltreoceano si ritengono gli agenti virali un problema strategico (bioterrorismo e non solo). Quindi USAMRIID e BARDA da anni mantengono un livello di allerta sotto forma di finanziamenti a progetti destinati a scoprire e sviluppare antivirali (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../gli-antivirali...). Anche molnupiravir ha origini simili.
Comunque nel primo trimestre 2021 in USA remdesivir è stato usato in circa la metà degli ospedalizzati per COVID. Chissà come andrà a finire da noi, ora che le risorse sono state stanziate (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../covid-quanto...).
La notizia sulle vendite di remdesivir ha fatto rispuntare qua e là il consueto ritornello: bigpharma avida che specula sulla pandemia vendendo un farmaco inutile, e invariabilmente si cita SOLIDARITY, il trial OMS, pure arrivando a dire che a NIH i trial li fanno male o li truccano. Quando mi tirano in ballo ogni volta cito un illuminante thread di Francisco Marty su twitter (https://twitter.com/FranciscoM.../status/1336460786693128192), ma visto che è lungo e in inglese poi non viene letto. Proverò a riassumere un tratto saliente. E' stato detto e ridetto che il tempo passato dall'insorgere dei sintomi è uno dei parametri critici nell'efficacia dell'azione di un antivirale. Ebbene questo parametro non è stato considerato per l'eligibilità dei pazienti in SOLIDARITY (ACTT-1 e Recovery invece lo consideravano).
Poi sento di alcune voci particolarmente idiote, al riguardo, tipo "anche l'omeopatia fattura, quindi non vuol dir niente". Certo: quante preparazioni omeopatiche sono state approvate da FDA per questa o quella indicazione? E da EMA?
Comunque sono tanto carucci, specie quelli incendiari sui farmaci e pompieri sui vaccini (vedere alla voce AZ https://www.facebook.com/groups/3082297638466078/permalink/4665342200161606/). Statemi bene, figlioli...
 
 
IL VACCINO E' COME IL MAIALE, NON SI BUTTA VIA NULLA


OMS, farmaci e vaccini ormai si dovrebbe sapere come funziona... (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/03/who-e-regolazione-farmaceutica-un-lungo.html)
 
L'insofferenza di Ginevra verso il corpo delle linee guida ICH (cioè verso la regolazione farmaceutica occidentale) è antica e ben documentata. Ma questa non me la sarei mai aspettata: qua non si parla di rianalizzare al termine di scadenza (e chi lo farebbe, poi?), qua si parla di usarli e basta. Incrociando le dita.

IOANNIDIS E IL COPRIFUOCO

IOANNIDIS, PIAZZA PULITA, "LEGGERE IMPRECISIONI"
 
 
Ionnadis è l'esempio vivente di come le polemiche sulla pandemia se ne strafreghino della correttezza. Il gran astio contro di lui è in larga parte fondato su affermazioni a lui attribuite, ma che lui non ha mai fatto (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../onesta...). Chi fece notare la cosa è stato sottoposto ad un identico linciaggio. Qual è il problema, qua? Semplici errori, di quelli che possono capitare? No, il problema (sigh) è che un esponente partitico in quella trasmissione aveva sventolato un paper di Ioannidis per tutto il tempo...
 
"Arriva la replica di Ioannidis a Piazzapulita.
«Mi preoccupa il fatto che la traduzione italiana ogni tanto mi metta in bocca alcune parole molto diverse da quelle che ho detto», spiega Ioannidis al quotidiano di Belpietro, «sono sbalordito dalle parole di Crisanti e Casadio con le quali viene travisata la mia intervista». In sostanza, Piazzapulita avrebbe tradotto male e in malafede alcune parti dell’intervista poi andate in onda dell’epidemiologo americano: «è stato abbastanza triste e non particolarmente onorevole che (Casadio, ndr) abbia scelto di presentarmi a Piazzapulita come un “bastian contrario”, ma ognuno ha diritto alla sua opinione. Tuttavia, il fatto che nessuno dei miei documenti sia stato “ritirato” non è un’opinione soggettiva. È un fatto oggettivo». Accusa diretta poi a Casadio quando afferma «Questa diffamazione è grave e inaccettabile e devasta principalmente la tua credibilità, non la mia, fino a quando non ti correggerai».
Ricordo che io ho subito lo stesso trattamento.
Speriamo che certi personaggi siano sempre meno chiamati in tv come referenti scientifici, perché è evidente che anche i programmi televisivi in questo modo non fanno un buon servizio di informazione."

 

IL COPRIFUOCO E' COME UN'ESPONENZIALE: UNO STATO D'ANIMO

(per citare Starbuck https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../stati-danimo.html)

 

 Cominci parlando di scienza e finisci col senso comune (che Samuel Johnson, fosse vissuto oggi, avrebbe definito l'ultimo rifugio delle canaglie).
Quindi si va così, un tanto al chilo, un po' alla salumiera (sono due etti e mezzo, lascio?).
Perché il "parere scientifico" viene affettato a richiesta, e a questo giro serviva tagliato un po' grosso.

https://www.corriere.it/.../coronavirus-abrignani-la...

domenica 2 maggio 2021

VACCINI mRNA, BREVETTI, LICENZE

Bell'articolo sul NYT sul "dietro le quinte" della produzione del vaccino Pzifer (https://www.nytimes.com/.../pfizer-coronavirus-vaccine.html).
Nel video vedete l'impianto del passaggio chiave: a mRNA e ai famosi lipidi (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../vaccini-mrna-e...) viene aggiunto etanolo e poi vengono alimentati a questo sistema, che è quello in cui avviene l'incapsulamento. Questo è lo step più critico, perché dal poco che si sa solo precise condizioni di flusso permettono la formazione delle nanoparticelle lipidiche delle caratteristiche desiderate (e notare bene che nell'articolo non c'è una parola su come vengono isolate).
Si continua a ripetere che la sospensione dei brevetti sui vaccini anticovid risolverebbe il problema dell'immunizzazione globale. Fosse pure garantita, le specifiche di questo impianto non sono coperte da brevetto, e sono know how proprietario (segreto industriale). Nessuno può obbligare nessuno a cederlo. Ma soprattutto, nessuno può obbligare nessuno a pagare le risorse umane necessarie a trasferire la tecnologia, a pagare la formazione del personale etc etc
Per questo la sospensione dei brevetti è l'ennesimo tema puramente ideologico in circolazione, completamente scollato da realtà ma molto buono per riempire la bocca dei soliti soggetti.
Il caso Astrazeneca e Serum Institute of India dice che si ottengono risultati migliori e sopratutto più veloci con accordi bilaterali tra aziende e stati o tra azienda e azienda. E' notizia recente che anche WHO si prepara a facilitare questo approccio, appoggiando contratti di in-licensing non esclusivo e la creazione di hub attrezzati per il trasferimento di tecnologia produttiva per vaccini mRNA, specialmente nei paesi a reddito medio-basso (https://www.businesstoday.in/.../who.../story/436900.html).
Qua invece si preferisce fare sterili questioni di massimi sistemi disquisendo di sospensione dei brevetti. Ma quanto sia brava l'Europa a trattare con le aziende farmaceutiche lo abbiamo visto fin troppo bene.

 

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...