lunedì 10 giugno 2019

CHIMICA E MORBILLO


E ciclicamente, come forse qualcuno avrà notato, compaiono argomenti tipo "Sei un chimico non un medico, che ne sai tu".
La risposta breve sarebbe "Che ne sai tu, piuttosto, e che ne sanno i medici che citi."
Ma sarebbe una risposta inutile e sterile, probabilmente, anche se la domanda, in astratto, non è peregrina, mentre all'atto pratico è inutile e sterile.

Perché non è una domanda ma un'affermazione: "In quanto chimico non hai diritto a parlare di virus che sono competenza di virologi e immunologi".
Al che si potrebbe obiettare "Come no, gli antivirali vengono sviluppati da medici, giusto?", ma sarebbe buttare la palla in tribuna, e soprattutto l'interlocutore potrebbe rispondere "Certo, e da chi se no?" (non è una boutade, been there, done that, etc).
A me le astrazioni piacciono, quindi proverò a (ri)dare una risposta seria alla domanda seria "Che c'entra la chimica col morbillo?".
La risposta è: matematiche simili descrivono dinamiche simili.

Il concetto dovrebbe essere familiare a qualcuno (a qualcuno con una laurea in fisica, probabilmente), molti altri lo troveranno ostico. L'esempio che segue sarà pure più incomprensibile, per molti, ma è l'unica dimostrazione possibile.
Sia data questa sequenza di reazioni:

A+B → C+2B
B  → D

La variazione della concentrazione di B nel tempo sarà



Ora, con colpo basso, rinominiamo variabili e parametri. Cambiamo [A] in S, [B] in I, k in β, k' in γ. E riscriviamo l'equazione, ottenendo



Sorpresa: è la variazione nel tempo degli infetti nel più semplice dei modelli SIR.
E' un trucco? No.
E' una sequenza di reazioni astratta, con un passaggio autocatalitico, immaginata per ottenere la cinetica desiderata. Ma da questo punto di vista non è così diversa dal Brussellatore (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/04/ordine-entropia-caos-la-lezione-di-un.html). Probabilmente non esiste nella realtà alcun esempio che ricalca esattamente la sequenza di reazioni data.
Come del resto il modello SIR a cui si fa riferimento è un'astrazione che prevede popolazione omogenea e statica con contatti omogenei. Ma la somiglianza delle dinamiche implicata dalla matematica è poi visibile nei fenomeni reali https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/10/oscillatori-chimici-oscillatori.html.
Perché sono sistemi caratterizzati da un feedback di un certo genere, e ne abbiamo già parlato: https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/05/feedback-caos.html

Storico dell'incidenza normalizzata del morbillo a NY e Baltimora prima della vaccinazione di massa: NY offre un esempio quasi perfetto di oscillatore epidemico.

giovedì 6 giugno 2019

POSTVERITA', PLURALE




Di recente mi hanno chiesto: "quando mai chi sui grandi media ha parlato di immunità di gregge ne ha parlato a sproposito? Quando mai è stato attribuito il morbillo 2017 a pochi punti di calo di copertura vaccinale pediatrica?". Di questi tempi capita che la gente faccia finta di cadere dal pero, così, con disinvoltura. 
Beh, un compatto sunto di tutte le balle che sono state spacciate al riguardo ce lo offre Milena Gabbanelli. Solo che non le denuncia come balle, ma le presenta come dati: https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/vaccini-quanti-bambini-li-hanno-fatti-tutti-dati-ministero-salute-vax/9e4a9a8e-86ea-11e9-aa8a-b6cfaffcadf0-va.shtml

Gli stessi grafici dello storico casi di morbillo vs coperture vaccinali vengono usati per dire che la vaccinazione diffonde la malattia, oppure che un calo di pochi punti percentuali nella vaccinazione pediatrica provoca in capo ad un anno un outbreak (uguale a quello di qualche anno prima, prima del calo delle coperture, ma su questo si sorvola).
E la stessa cosa vale per qualsiasi tema divisivo, politico o meno - ma se è divisivo è inevitabilmente politico, e difficile dire se sia nata prima la polarizzazione sul tema o la sua politicizzazione, di solito.

Qua non siamo dalle parti di Rashomon, storico classicone di Kurosawa. Lì il dato, cioè il fatto, era riportato in modo diverso dai diversi protagonisti, unica fonte disponibile.
Qua la cosa è diversa. E' il dato che non solo si trova alla base di interpretazioni divergenti, ma subisce vere e proprie deformazioni funzionali alla tesi. E questo è un punto di non ritorno. Perché quando per dimostrare le proprie ragioni il dato viene aggiustato non c'è più terreno comune, e se non c'è più terreno comune non c'è più confronto possibile.
Un esempio: "i vaccini" provocano meno reazioni avverse dell'aspirina. Eudravigilance, il database della farmacovigilanza europea dice che non è vero, a confronto con la vigilanza postmarketing AIFA. Un argomento retorico scelto in modo stupido, senza controllare, e poi sostenuto a spada tratta, perché su queste cose non si va indietro, mai (sono mattoni costitutivi della postverità che si sta costruendo).
Ora gli stessi che hanno sostenuto a spada tratta questa postverità dal palco del convegno di lancio di una certa associazione cosa dicono? "L’associazione vuole anche portare in #tribunale chi scrive e racconta falsità".
E a questo punto è una postverità contro un'altra postverità. e quando ho espresso dubbi sui criteri che avrebbero discriminato tra scienza e pseudoscienza , nel mio piccolo microscopico e invisibile, non ponevo problemi inesistenti. Specie in un momento in cui l'obbligo vaccinale è diventato un tema globale, qualsiasi cosa si opponga a questo frame rischia concretamente di essere etichettata come pseudoqualcosa. Vorrei davvero che fosse solo una mia impressione.

martedì 4 giugno 2019

GLIELI POTREMMO CHIEDERE, MA SIAMO TANTO BUONINI



 "Vogliamo informare il cittadino dei costi sostenuti per tutelare la salute, anche in nome della trasparenza - dice l'assessora regionale alla Salute Stefania Saccardi - Per ora la comunicazione avviene solo in certi ospedali ma abbiamo intenzione di estenderla a tutti". (https://firenze.repubblica.it/cronaca/2019/06/03/news/pistoia_il_pronto_soccorso_all_anziana_curarla_e_costato_al_servizio_sanitario_264_euro_-227889814/)

Per i non edotti. Saccardi, laureata in legge, è una renziana "defèro" che è finita nella giunta Rossi che senza voti renziani non poteva nascere (e non è l'unica). Rossi ha il suo bel curriculum, ha tagliato come non ci fosse domani sulla sanità, promosso le assicurazioni sanitarie private (ci mancava una sponsorizzazione Unipol sulla carta intestata della giunta) e il tutto mentre andava in giro a promuovere la sua fatica scrittoria a titolo "L'attualità del socialismo", poi alla fine ha detto "coi tagli abbiamo esagerato", ma con i ragli no, perché pochi giorni fa urlava all'apocalisse, "non possiamo più sostenere i costi della sanità regionale": non da tutti, diamogliene atto.
La sua assessora alla sanità è tutta un "io sono l'assessore e voi tacete!" quando un qualche medico osa criticare le scelte politiche della madama. tipo levare i medici dal 118 e accorpare le zone affermando "Non abbiamo tagliato niente".
E ora siamo a questo bel "leggi qua: ma quanto ci costi???".

Mi segnalano che la pratica è in atto da tempo in Veneto e in Lombardia ed altrove, più o meno a macchia di leopardo. Lo scopo sarebbe la "responsabilizzazione" del cittadino che, conscio del costo del servizio, sarebbe così indotto ad accessi oculati alle prestazioni del servizio sanitario.
Il sotteso quale sarebbe? Che il Sistema Sanitario Nazionale per sua natura generi "spesa inappropriata". Se qualcuno se ne ricorda, si tratta della tesi ispiratrice della riforma De Lorenzo del 92, cioè in breve della battaglia contro l'errore storico del diritto alla salute (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/11/la-battaglia-contro-lerrore-storico-del.html).
Qual'è il contesto di tutto ciò? Dal 2011 al 2016 i tagli alla spesa sanitaria (definanziamento, per i più precisi) sono stati di 2 miliardi all'anno, e la spesa farmaceutica pubblica è scesa del 71% tra il 2005 e il 2016 (http://forward.recentiprogressi.it/numero-13/come-garantire-laccesso-ai-medicinali/?fbclid=IwAR2hvICdtSB-icOp6QcgmWZoDSGdXEHOypBdEjVCVnp2ZnsbWAh73zO3N38). 
Nel 2017 per la prima volta la spesa sanitaria è scesa sotto il 6.5% di un PIL di per sé ristretto rispetto a 10 anni prima. In un contesto del genere, con liste d'attesa infinita, strutture cronicamente scarse di personale medico e paramedico e via dicendo, responsabilizzare l'utenza del servizio nel nome della sostenibilità del sistema è grottesco.
Banalmente, prezzare al cittadino il servizio pubblico è un'anticamera ad altro, cioè al pagamento del servizio stesso (se si considera l'andamento dei ticket, è un processo già in essere). E viene in mente Chomsky, e quel che dice su come si fa a privatizzare un servizio pubblico...

lunedì 3 giugno 2019

CURIOSER AND CURIOSER


Chi l'avrebbe mai detto: la critica al suffragio universale (cioè, tout court, alla democrazia) va a braccetto con la battaglia per l'obbligo vaccinale e la lotta mainstream alle "fake news" del web e dei social media (perché le fake news dei media mainstream non si contano, ma quelle non sono un problema - da tempo assistiamo a un pressing dei media mainstream per contrastare la perdita del monopolio sulla propaganda).

Forse avrete letto o sentito da qualche parte che questa storia dell'obbligo vaccinale è politica dall'inizio alla fine. Magari vi sarà sembrata un'esagerazione.Ma qua siamo al sillogismo "Il morbillo non si eradica perché qualcuno non vaccina, quindi non siamo adatti a governarci" (https://www.washingtonpost.com/opinions/are-we-becoming-too-stupid-to-govern-ourselves/2019/05/29/2a17a4f6-8233-11e9-95a9-e2c830afe24f_story.html?fbclid=IwAR2tjrw6vJofRST_X5m4gYpNKtowmOnYy7jiJ3yfjor17hmhwxJzucu2Kfk&noredirect=on&utm_term=.911ed1fea03f ).
E questa è un'enormità, nonché uno spregio al concetto stesso di democrazia, capace di portare in tempi veloci a un bello "Spiacenti, a causa di pochi che non vaccinano i figli ci vediamo costretti a limitare il vostro diritto di voto". Non mi piace parlare di finestra di Overton, però qua mi pare assolutamente inevitabile.
Curioso oggetto, la democrazia: si fanno centinaia di migliaia di morti per esportarla, e poi non va più bene quando si perdono le elezioni.


Facile indovinare chi ha rilanciato questo pezzo con maggior entusiasmo, a dimostrazione ennesima del fatto che dietro la Scienza non democratica c'è la democrazia non democratica, cioè la non democrazia. Autoritarismo abbracciato con entusiasmo da molta gente che passa buona parte del proprio tempo a dar del fascista a chi non sottoscrive il catechismo degli autoproclamatisi "giusti, istruiti, intelligenti".
Per questo dimostrare che dottorini, conciaossa e professoroni quando parlano di herd immunity non sanno quel che dicono non serve gran che. Può aiutare a costruire piccoli spazi negli interstizi tra le bolle, la cui dinamica è stata magnificamente spiegata da Walter Quattrociocchi, ma a poco altro. Quando l'informazione funzionale prende il sopravvento numeri, equazioni, statistica fatta bene e dati solidi perdono qualsiasi valore.
A proposito, riguardo l'obbligo vaccinale che dicono i numeri? Dopo il delirio di un anno fa (e la California, e l'Oregon...) dicono che, nella migliore delle ipotesi, il suo effetto positivo sulle coperture si vede nell'immediato e cala nel medio termine. Fate un po' voi... (https://pediatrics.aappublications.org/content/143/6/e20183301?sso=1&sso_redirect_count=1&nfstatus=401&nftoken=00000000-0000-0000-0000-000000000000&nfstatusdescription=ERROR%3a+No+local+token)

giovedì 30 maggio 2019

COMPLIMENTI PER TUTTO




Dunque, riassumendo: nel 2017 una "efficace" campagna comunicativa ha portato all'obbligo vaccinale pediatrico perché c'era una epidemia in corso che dipendeva da un calo di circa il 3.5% delle coperture MPR pediatriche.
All'inizio del 2018 ISS produceva il consuntivo ed era "mission accomplished" , problema risolto, danni al rapporto di fiducia tra cittadino e medicina non quantificati (https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=2140583316160544&id=1971621999723344).
Ma poi in realtà il problema non era stato risolto perché il 4 di marzo ci sono le elezioni politiche e alla fine il governo del paese cambia (il paese molto meno, ma questo è un altro paio di maniche). Quindi un putiferio sulle autocertificazioni nell'estate 2018 e comunque il problema continuava ad esistere perché al ministero della sanità c'è una 5stelle (e ancora non si era capito che no, il problema non esisteva - ma in realtà ne erano arrivati altri che però vengono percepiti solo da tre gatti). Oggi siamo a maggio 2019, e a Milano dove non ci sono problemi di copertura MPR pediatrica, che è molto alta, aita, aita, il morbillo è tornato (
https://milano.corriere.it/19_maggio_30/milano-allarme-morbillo-gli-adulti-record-contagi-001308a8-829c-11e9-93b3-f04c99d00891.shtml).
Prevedibile che tornasse, in questi termini, peccato, peccato sul serio che per due anni sia stata raccontata una storia del tutto differente, https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/04/modelli-art-attack-numeri-al-lotto-e.html).
E con lo squisito clima di fiducia creato dalla guerra per l'obbligo vaccinale mo' ti ci voglio a convincere i principalmente coinvolti da questo modesto outbreak, giovani e adulti, a vaccinarsi contro il morbillo, che sarebbe una scelta individuale razionale. No, bisogna evocare eliminazione ed eradicazione. Che la prima sia problematica lo dice la cronaca recente, che la seconda sia improbabile lo dice la solita letteratura.
Ah, quanti sono stati in Italia gli anni con più di 500 casi di morbillo nel primo decennio del millennio? Non saprei, ma la media superava i 4000 casi all'anno (http://www.eurosurveillance.org/images/dynamic/EE/V16N29/art19925.pdf). Faceva notizia il morbillo 10 anni fa? No. Oggi sì.
E cos'è che non fa notizia? La TBC nelle scuole. Che c'è (mentre dieci anni fa non c'era). Le notizie le trovate solo nella cronaca locale. Una delle ultime:
http://www.trevisotoday.it/attualita/motta-tubercolosi-primaria-casi-30-maggio-2019.html
Ma anche a Rimini, governata dal sindaco che dà la caccia ai non vaccinanti per multarli, tre casi di tubercolosi, minimizzati dalla ASL, genitori infuriati https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/tubercolosi-1.4619868
Mentre a Cesenatico, visto che si parla di riviera Romagnola, un 17enne finisce in ospedale con sospetta TBC e si diffonde il panico tra i coetanei https://www.livingcesenatico.it/2019/05/25/sospetto-caso-di-tubercolosi-psicosi-tra-i-coetanei/
A proposito di topoi propagandistici, evidentemente la TBC ad un immunodepresso non provoca alcun tipo di guaio.

Questa cosa per cui il morbillo è un problema e la TBC no è un indice di quanto la cancrena dell'ideologia abbia pervaso la sanità italiana, cancrena che ha potuto contare sul corposo apporto dei vertici della sanità pubblica, delle società mediche e delle webstar che si sono intestate la battaglia per l'obbligo vaccinale identificandola con la santa guerra contro lo spauracchio antivaccinista.
Se ne sentiva davvero il bisogno, complimenti per tutto, sul serio.

E I PROBLEMI DEL GENERICO MADE IN CHINDIA ARRIVANO SU FORBES


Non badate al titoto: la guerra commerciale tra Trump e la Cina non è il fatto rilevante (
https://www.forbes.com/sites/judystone/2019/05/20/can-you-trust-your-generic-medicine/?ss=healthcare#2284c2f7653f).
 Il fatto rilevante è questo:
"Siete mai passati da una forma generica all'altra del vostro farmaco solo per rilevare che rispondevate differentemente all'uno e all'altro?"
Il classico tipo di cosa che un medico, se nota, non riporta mai. Eppure la farmacovigilanza dovrebbe partire dai medici di base e ospedalieri.
Ma pare che solo casi come quello del Wellbutrin (https://www.peoplespharmacy.com/2012/09/03/generic-wellbutrin-budeprion-xl-300-withdrawn-vindication/) siano partiti, non senza difficoltà, da pazienti e medici. Le bioequivalenze taroccate conto terzi da GVK bio (centinaia di farmaci generici ritirati) hanno portato a un'azione decisa solo perché un dipendente dell'azienda decise di fare la gola profonda, raccontando tutto a FDA e EMA (https://www.fiercebiotech.com/regulatory/gvk-feels-sting-after-data-scandal). Ma la cosa è stata trattata come l'eccezione, mentre molti indizi da anni dicevano che era la regola.
Questo perché il generico made in Chindia è essenziale alla sostenibilità della spesa farmaceutica (e ai profitti delle assicurazioni sanitarie USA).
E oggi c'è un libro che minaccia di diventare un best seller (https://www.harpercollins.com/9780062338785/bottle-of-lies/), "Bottle of Lies". Il flacone pieno di bugie non è una novità, per i lettori di questa pagina. L'autrice si limita ad un elenco di scandali collegati al mondo dei farmaci generici, a quanto pare. Non so se arrivi alla conclusione che è l'unica possibile, avendo cognizione di causa: è un problema sistemico, ed è impossibile risolverlo lasciando in questo modo la filiera mondiale del farmaco generico e dei suoi ingredienti.

mercoledì 29 maggio 2019

DISTOPIE SANITARIE MADE IN UK


Il sistema sanitario pubblico britannico è storicamente poco propenso alla spesa (e alla rimborsabilità dei farmaci). Già negli anni 80 un italiano che avesse a che fare con un ospedale inglese rimaneva piuttosto scioccato, avendo come riferimento il proprio SSN. Negli ultimi tempi ci sono stati episodi molto dibattuti derivanti in ultima analisi da questa impostazione.
Da Orwell ad Alan Moore la cultura inglese ha un rapporto del tutto particolare con le distopie, E quindi non è particolarmente strano che la fiction distopica inglese si sia occupata di distopie sanitarie.
Ormai quasi 10 anni fa nell'ultimo capitolo di Torchwood (la quarta serie) si metteva in scena un'emergenza sanitaria globale.
All'improvviso in tutto il mondo tutti diventavano immortali. Ma soltanto immortali: qualsiasi patologia in essere continua il suo corso, portando i sistemi sanitari al collasso. Un gruppo di ex cacciatori di alieni ritorna in ballo, e tra l'altro mette il naso nel modo in cui i governi, e in particolare quello inglese, dividendo i soggetti in 3 categorie, convogliano in "overflow camps" tutti i casi gravi o senza speranza, scoprendo l'allucinante realtà di una distopia disumana gestita come niente fosse da stolidi burocrati nel nome della sostenibilità del sistema... Ci sono tutti gli elementi che avete trovato nella cronaca degli ultimi anni, o almeno nella cronaca presentata su questa pagina: ci sono i panel che forniscono il materiale al legislatore, c'è l'ONU, ci sono gli stakeholder... (vedere https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/05/technocracy-1-ddl-770-leuropa.html e https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/10/technocracy-2-i-finanziatori-la-policy.html )

Già , visto che è una questione di "narrazione" è bene parlare di fiction. Perché come ho ripetuto alla nausea dietro la deriva dei sistemi sanitari europei (e dietro le forme della fregola per l'obbligo vaccinale) evidenze scientifiche non ce ne sono, ma ci sono al più esercizi ragionieristici su è stata appiccicata l'etichetta "Scienza", che continua a funzionicchiare decentemente nelle giuste stanze.
Quindi, se volete la bibliografia, a questo giro, eccola:
Torchwood: Miracle Day (BBC/Starz, 2011), episodio 5, "The Categories Of Life"

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...