mercoledì 10 febbraio 2021
DIRITTO ALLA SALUTE? MA ANCHE NO
martedì 9 febbraio 2021
COVID E FARMACI: LA SCARSITA' AL LAVORO
LA PRODUZIONE DEI VACCINI mRNA (E PERCHE' "CEDANO IL BREVETTO" E' UNA SCEMENZA)
Sono grato a Derek Lowe perché sta facendo un gran lavoro di ricerca e analisi di informazioni sul tema vaccini mRNA (https://blogs.sciencemag.org/…/myths-of-vaccine-manufacturi…). Avevo (come quasi tutti) idee molto confuse sui processi produttivi coinvolti, e lui credo sia il primo a riassumere il tema nei suoi tratti salienti.
1) Si produce l'appropriata catena di DNA con la sequenza da trascrivere nel mRNA desiderato. Questo avviene generalmente in colture batteriche.
2) mRNA viene prodotto a partire dallo "stampo" DNA tramite enzimi in un bioreattore
3) Si producono i lipidi necessari all'incapsulamento di mRNA. Alcuni sono piuttosto comuni, come il colesterolo, *ma quelli chiave non sono banali*. Primo collo di bottiglia.
4) Incapsulamento di mRNA con i lipidi producendo LNP (nanoparticolato lipidico) - e questo è il collo di bottiglia principale.
5) Combinare mRNA incapsulato con gli altri ingredienti della formulazione finale.
6) Infialare e distribuire il prodotto
Il punto uno non è problematico, anche perché al riguardo "produzione industriale" significa avere pochi grammi di DNA.
Neanche il punto due è problematico. Certo non è precisamente quello che si intende per "enzimazione industriale", ma negli ultimi anni con tutta l'attività connessa al lancio dei pochi farmaci siRNA non si tratta più di una tecnologia esotica.
Il punto tre è un bel problema, invece. I vaccini Pfizer e Moderna hanno bisogno di lipidi non convenzionali, cioè con gruppi a carica positiva sulla molecola.
Anche se non lo sapete i lipidi con un gruppo a carica negativa sono qualcosa con cui avete una grandissima familiarità, sempre che usiate saponi per lavarvi.
Ho avuto un bel po' di esperienza di sviluppo e produzione di composti analoghi ai lipidi richiesti da questi vaccini, ed erano un maledetto incubo. Le aziende che producono i lipidi per queste LNP con tutti i requisiti richiesti (GMP etc) si contano sulle dita di mezza mano. Non è una questione di brevetti, è questione di know-how: come mettere su una produzione di questi composti conforme alle Good Manufacturing Practices in un impianto regolarmente ispezionato da FDA. Problema che si pone ancora di più nel punto 5, l'incapsulamento di mRNA in LNP, e questa è tecnologia nuova di pacca, sviluppata ad hoc per questi vaccini e mai implementata prima su scala industriale. Non solo l'incapsulamento è il collo di bottiglia principale, è anche quello che fa la differenza: il motivo per cui il vaccino Pfizer deve essere stoccato a -80 e quello Moderna no sta tutto qui.
Per questo chi dice che riguardo la disponibilità di questi vaccini il problema sono i brevetti non sa quel che dice e si limita a ripetere un leit motiv ideologico.
venerdì 5 febbraio 2021
E SIAMO DI NUOVO ALLE TIFOSERIE PRO-CONTRO: ANTICORPI MONOCLONALI
Il vero problema degli anticorpi monoclonali antiCOVID (plurale, non ne esiste solo uno) è lo stesso di sempre: il costo assoluto (non il costo relativo, si badi bene). Ma c'è anche Trump, di mezzo, e l'ex POTUS che parla degli anticorpi Regeneron è rimbalzato di nuovo nei vari programmi televisi.
Mentre AIFA informa che la "faccenda monoclonali" è in fase di review presso EMA per i promettenti risultati delle loro combinazioni (https://www.aifa.gov.it/en/web/guest/-/ema-procede-alla-revisione-dei-dati-sull-uso-degli-anticorpi-monoclonali-contro-covid-19), qua si è buttata la questione in pro/contro anticorpi monoclonali, che solo a dirlo è da mettersi le mani nei capelli: serviva davvero l'ennesima polarizzazione su un farmaco/classe di farmaci.
Riporto uno scambio avvenuto su fb sotto l'ultimo post, che tra l'altro non parlava di anticorpi monoclonali ma in genere dell'avversione verso i nuovi farmaci.
Il problema, caro CS, e' che sui social (soprattutto italiani, ma non solo) parla di COVID -- con arroganza e presunzione, I might add -- gente che capisce poco o niente di medicina o di scienza. Polemisti da bar o da ombrellone, "divulgatori" (o "divulgatrici") senza ne' arte ne' parte, ma con le loro verita' in tasca (e vantandosi di "rivelare" le altrui bugie, addirittura, poveri noi!), che se poi vai a vedere sono sempre, invariabilmente "organiche" alla vulgata partitica di turno. La caciara disinformativa che questi tizi (e tizie) fanno sugli anticorpi e' solo un esempio di questo triste fenomeno. Bisogna pero' ricordarsi sempre che questi soggetti, benche' rumorosi e facinorosi, sono delle nullita' scientifiche, e rappresentano <1% delle persone che stanno su Facebook con desiderio sincero di informarsi. E' a queste ultime che dobbiamo sforzarci di parlare, con onesta' intellettuale e competenza.
giovedì 4 febbraio 2021
COVID19 E FARMACI: O UN MIRACOLO LOW COST O NIENTE
mercoledì 3 febbraio 2021
UN SUCCESSONE (ANTICORPI MONOCLONALI E REMDESIVIR)
lunedì 1 febbraio 2021
QUANTA POLITICA NELLA POLITICA FARMACEUTICA? TROPPA
CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)
Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...
