lunedì 17 maggio 2021

LINEE GUIDA PER L'INTERPRETAZIONE

L'interpretazione è quella del "discorso mediatico" e del "dibattito". Ma andiamo subito al dunque.
1) “È difficile far capire qualcosa ad un uomo se il suo stipendio dipende proprio da questo suo non riuscire a capire.” (Upton Beall Sinclair.) Non riuscire a capire o far finta di non riuscire a capire - agli effetti pratici sono la stessa cosa. E può non trattarsi di stipendio, ma di mantenere incarichi, o consulenze o collaborazioni di vario genere, o presenza sui grandi media.
2) Chi di mestiere progetta o produce martelli vede chiodi ovunque. "Il mio martello è progettato ottimamente, non si può dire il contrario" "Ok, ma questo non è un chiodo" "Che c'entra, il mio martello è ottimo" (vedere alla voce "modelli matematici")
3) Il valore di un paper viene stabilito a priori in base al criterio discriminante amico/nemico. La lettura e l'analisi dei dati non sono requisiti richiesti. Se non se ne avesse a male Kant, direi che si procede per giudizi sintetici a priori (cit. Eugenio Muzzillo).
4) Se la comprensione del testo italiano è scarsa, o deformata da paraocchi, con il testo inglese le cose vanno peggio (specie se si passa da google translate). Dibattere in queste condizioni può essere surreale, utile mai.
5) If I speak at one constant volume
At one constant pitch
At one constant rhythm
Right into your ear
You still won't hear
You still won't hear
(so long, sore losers - you know who you are)

domenica 16 maggio 2021

PERCHE' E' DIFFICILE PASSARE DA UN GRAMMO A UN CHILO? (BREVETTI E KNOW HOW)

 

https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../05/il-pilota.html


Avete presente l'ultimo post su PF-07321332, l'antivirale anti SARS-CoV-2 Pfizer che ha iniziato la sperimentazione clinica ? (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/2988056391413228)( Ricordo che il lavoro sulla proteasi 3CL di SARS-CoV-2 ha dimostrato che il suo sito catalitico è al 100% uguale a quello della stessa proteina in SARS-CoV )
Sotto quel post era venuta fuori una domanda che riemerge ciclicamente: "Come si arriva alla produzione di 1 kg (e poi via via di più, suppongo)? È frutto semplicemente di maggior numero di linee di produzione o cambia proprio il protocollo di sintesi (che so, catalizzatori più veloci e cose di questo tipo)? "
Quando si parla di molecole di sintesi è il lavoro del chimico di processo (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../chimici-e...), il cui ruolo è mettere a punto la produzione nel modo quanto più possibile economico, sicuro e affidabile.
E di solito il grosso del lavoro consiste nel passare dal banco del laboratorio all'impianto pilota, che è simile all'impianto di produzione, ma più piccolo.
Il passaggio non è banale.
La cosa è rilevante anche per il tema brevetti e farmaci e vaccini antiCOVID. Leggendo in giro pareva che, rimosso il vincolo brevettuale, zac, si poteva subito iniziare a produrre questo o quello. Immensa sciocchezza.
Prendiamo il caso di una piccola molecola di quelle di cui più si è parlato (remdesivir, molnupiravir). Dato che con tutta probabilità nel brevetto si troverà la sintesi su piccola o piccolissima scala, cioè quella della chimica medicinale, se non c'è alcun trasferimento di tecnologia da parte dell'originatore il processo produttivo va sviluppato ex novo.
E per molnupiravir, che è molto più semplice di remdesivir, per esempio, la cosa prenderebbe comunque qualche mese di lavoro, e questo escludendo tutta la parte regolatoria (la registrazione di un Drug Master File), e l'attività connessa (produzione dei "bio-batch" con cui fare le prove di bioequivalenza). Inoltre considerate che le sintesi industriali della chimica farmaceutica avvengono perlopiù su impianti largamente polifuzionali ( dotati di reattori, centrifughe, filtri, essiccatori, macchine per il finissaggio), e non richiedono macchine particolari come quelle richieste dai vaccini mRNA.

mercoledì 12 maggio 2021

COVID, RECOVERY: TOCILIZUMAB

"I risultati di RECOVERY sono favorevoli all'uso di tocilizumab. I nostri risultati mostrano che i benefici di tocilizumab si estendono a un vasto gruppo di pazienti bisognosi di ossigeno, con o senza altre forme di supporto respiratorio"
Il controllo è lo standard of care UK, o meglio una serie di diversi SOC, il gruppo trattati era SOC+ tocilizumab. L'82% dei pazienti arruolati ricevevano corticosteroidi (il che significa che l'aggiunta di tocilizumab a desametasone e assimilabili può avere un senso, specie nelle situazioni in cui il solo corticosteroide non risolve, e qua sopra c'è stata la testimonianza di un paziente che è stato così trattato).
Lo studio non è in doppio cieco, ma open label, (come SOLIDARITY di OMS, che pure aveva una randomizzazione un po' così e che molti ritengono vangelo).
In breve RECOVERY dimostra che aggiungere tocilizumab allo standard of care migliora il quadro, specialmente nei pazienti non ancora arrivati alla ventilazione meccanica. Per questa fascia il miglioramento è sensibile e statisticamente solido, " Among those not receiving invasive mechanical ventilation at baseline, patients allocated tocilizumab were less likely to reach the composite endpoint of invasive mechanical ventilation or death (35% vs 42%; risk ratio 0·84; 95% CI 0·77–0·92;p<0·0001).
Una manifestazione dello spettacolare effetto placebo di tocilizumab, su cui qua sopra è capitato di scherzare?
Comunque tocilizumab rientra in pista, e per restare, si direbbe. Perlomeno in UK.

 

SINOVAC E EMA

 

https://europa.today.it/.../italia-vaccino-sinovac.html...

EMA approverà Sinovac? Improbabile. Certo, fosse fatto in Italia in uno stabilimento approvato e ispezionato... ma...
Life'On srl è una società del gruppo Orofino Pharmaceuticals di cui non si sa niente, se non che si occupa o intende occuparsi di vaccini (http://www.orofinopharma.com/lifeon-pharmaceuticals/). Il gruppo Orofino raggruppa aziende che fanno formulazione etc e non produzione di attivi.
Un trascurabile dettaglio: A OGGI NESSUN BIOLOGICO PRODOTTO IN INDIA O IN CINA E' MAI STATO APPROVATO IN OCCIDENTE (da EMA o FDA, e con ottime ragioni). In questo 2021 la lungimiranza del piano di approvvigionamento vaccinale di Bruxelles (un fallimento) ha fatto sì che, per ovviare alla scarsità di vaccini, alcuni paesi come Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca si siano rivolti a Russia e Cina, creando per la prima volta un precedente pericoloso. Tra l'altro mentre per Sputnik i soggetti coinvolti si sono sbracciati a ripetere che il loro vaccino viene prodotto con standard in linea con il GMP occidentale, né Sinovac né Sinopharma si sono neanche poste il problema (GMP: Good Manufacturing Practice, Norme di Buona Fabbricazione). Il GMP è vitale, specialmente per biologici e vaccini, come la storia dell'occidentalissima Emergent Biosolutions dimostra (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../vaccini-j-e-az...)
Ma in questo frangente pandemico tra i tanti che hanno lavorato a minare le fondamenta della regolazione farmaceutica occidentale la Commissione Europea, per azione e omissione, non è seconda a nessuno.
Comunque nella documentazione che Life'On ha iniziato a presentare ad EMA (si parla di rolling review) prima o poi si dovrà dire qualcosa su come l'attivo (il virus attenuato) viene prodotto e dove. E al momento la produzione è collocata in Cina, in impianti senza autorizzazione EMA e mai ispezionati di FDA...
Il problema comune a farmaci, vaccini e interventi non farmaceutici è sempre lo stesso: la diffusa convinzione che l'emergenza sanitaria possa giustificare qualsiasi cosa, tipo il green pass. E al riguardo Vitalba Azzolini twitta:
" "L'eccezione crea diritto? No" (Garante Privacy)
Con buona pace di quelli che, in nome dell'emergenza sanitaria, hanno insultato per un anno chi osava richiamare principi dell'ordinamento, dicendo che di fronte a una pandemia diritti e libertà erano solo un ostacolo, una fisima." (https://twitter.com/vitalbaa/status/1390321106750484480).

lunedì 10 maggio 2021

FARMACI, BREVETTI, HIV: NEL 2001 SI CANTAVA VITTORIA, NEL 2005 INIZIAVA LO SCANDALO RANBAXY

 

"Le immagini che il 19 aprile sono rimbalzate dall'Alta Corte
di Pretoria sugli schermi televisivi di tutto il mondo sono destinate a restare impresse a lungo nella memoria collettiva. Le 39 industrie farmaceutiche che avevano contestato la legge sudafricana volta a facilitare l'ingresso sul mercato nazionale di farmaci a prezzi ridotti avevano gettato la spugna di fronte all'intensa mobilitazione internazionale. "(https://www.facebook.com/LeScienze/posts/4302302656515157)
19 aprile 2001: una grande vittoria umanitaria contro l'avidità delle multinazionali del farmaco che detenevano i brevetti degli antiretrovirali, vitali per non far passare a AIDS conclamata e morte i pazienti infetti da HIV. Una vittoria che aveva il volto di Nelson Mandela. Che dire? Una combinazione invincibile dal punto di vista dell'immagine.
Ma...
"Thakur sapeva che i farmaci non erano buoni. Avevano alti livelli di impurezze, si degradavano facilmente, e sarebbero stati nella migliore ipotesi inutili in condizioni di caldo umido. Sarebbero stati assunti dai pazienti più poveri del mondo nell'africa subsahariana, che non avevano infrastrutture mediche né possibilità di presentare reclami... Ai dirigenti di Ranbaxy non importava... In una teleconferenza tra dodici dirigenti dell'azienda uno liquidò i timori sulla qualità dei farmaci che Ranbaxy stava fornendo all'Africa "Chi se ne frega? Sono solo neri che muoiono" " (https://fortune.com/2013/05/15/dirty-medicine/)
Questo succedeva nel 2005. I farmaci in questione erano antiretrovirali generici low cost, e Ranbaxy una delle aziende indiane che li stavano producendo per i paesi poveri.
E' chiaro che gli antiretrovirali spazzatura giocarono a favore di Thabo Mbeki, il presidente sudafricano negazionista dell'AIDS. In quattro anni la bella immagine di Mandela contro i capitalisti occidentali si era dissolta, sul campo.
All'inizio del 2009 FDA cominciò a fare a pezzi Ranbaxy. EMA seguì, al rallentatore. Nel maggio 2013 Ranbaxy fu condannata a 500 milioni di multa (un'enormità, per un'azienda indiana) e nel 2014 fu comprata da Daichy Sanjo e da Sun Pharmaceuticals (India). Negli anni seguenti continuarono azioni FDA contro strutture Ranbaxy.
Post Scriptum tecnico: nell'articolo di Le Scienze, che comunque parla di problemi diversi da questi, si cita Cipla, che offrì i farmaci a 350 USD/anno per paziente a Medici Senza Frontiere. Cipla è un collezionista seriale di warning letter FDA, ma di quelli top della classifica anche per l'India. Affezionato acquirente di bioequivalenze taroccate da GVK Biosciences, come altri, era solita aggirare i brevetti su particolari forme cristalline di un principio attivo farmaceutico... brevettando l'amorfo ottenuto per spray drying. Tanto amorfo, forma X o Y è lo stesso, ai fini della bioequivalenza, no? Loro dicevano di sì, entro i limiti di tolleranza...

domenica 9 maggio 2021

SPIKE, DANNI AL SISTEMA CIRCOLATORIO, VACCINI

 

https://www.wired.it/.../coronavirus-spike-danno.../...

Viene fuori come "il semplice legame tra la proteina spike e i recettori Ace2 sulle cellule dei vasi sanguigni sia sufficiente a indurre un danno al sistema vascolare".
E in un niente sono stati tirati fuori i vaccini anticovid attualmente in uso. Perché sia quelli mRNA che quelli a vettore adenovirus producono cellule che esprimono sulla loro membrana la proteina spike del virus. Quindi gli effetti collaterali di questi vaccini sarebbero da ricondursi a questo.
Il ragionamento fila? No.
Sembra una versione aggiornata de "i vaccini cambiano il nostro DNA!".
Ma in primo luogo sappiamo che i vaccini mRNA non se ne vanno in giro per il nostro corpo: le cellule che esprimono la proteina del virus rimangono nel sito di iniezione (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../dove-vanno...).
E la stessa cosa dovrebbe valere per i vaccini a vettore adenovirus, perché l'iniezione intramuscolo avviene nel deltoide, dove è ben difficile iniettare in un vaso sanguigno.
Il vaccino che non penetra nelle cellule va a finire nel sistema linfatico, non nel flusso sanguigno.
In secondo luogo l'esigua frazione di vaccino che potrebbe finire nel flusso sanguigno non metterebbe in circolo proteina spike : al limite la farebbe esprimere alle cellule dell'endotelio vascolare da cui viene assorbita, che è un po' difficile che se ne vadano a spasso legando il proprio spike a recettori ACE2.
Terzo, i vaccini Moderna, Pfizer, J&J e Novavax non esprimono lo spike nella conformazione che si lega al recettore ACE2, ma bloccata in quella pre-fusione.
Allora da dove vengono fuori gli effetti collaterali? Dalla reazione immune indotta dal vaccino, probabilmente. Per citare i casi di cui più si è parlato, la trombosi del seno venoso cerebrale pare provocata da anticorpi anti PF4 indotti dal vaccino (https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2104840). Cioè in alcuni casi rari la reazione immunitaria è "scomposta" e finisce per fare danni (il che poi è la storia di praticamente tutti gli eventi avversi da vaccino)
I dettagli li trovate in un ottimo post di Derek Lowe (https://blogs.sciencemag.org/.../04/spike-protein-behavior).

giovedì 6 maggio 2021

BREVETTI E VACCINI: TEATRO (E CONFUSIONE IN SALA)

 

https://www.nature.com/articles/d41586-021-01224-3…

Quanto vale la proprietà intellettuale garantita da un brevetto in India? Poco (vedere il caso Glivec https://en.wikipedia.org/…/Novartis_v._Union_of_India_%26_O…). E in Cina? Niente (https://www.fiercepharma.com/…/chinese-firm-copies-gilead-s…).
Quindi quando in sede WTO l'anno scorso Cina e India appoggiavano la sospensione dei brevetti su farmaci e vaccini antiCOVID non pensavano ai loro cittadini: la questione brevetti riguardava i mercati di sbocco delle loro produzioni (che casualmente ormai comprendono l'occidente ANCHE per i vaccini, fatto senza precedenti storici).
Biden che appoggia la sospensione dei brevetti sui vaccini antiCOVID fa una mossa spettacolare e senza alcuna conseguenza pratica.
All'atto pratico, sospensione dei brevetti o in-licensing non esclusivo non fa differenza, e l'in-licensing non esclusivo è già all'opera, visto che il vaccino Astrazeneca prodotto in India è destinato ai paesi a reddito medio-basso. Quanto a disponibilità, poi, i cinesi con i loro due vaccini hanno "invaso" Africa e America Latina ("I vaccini cinesi diventano globali" titolava Nature https://www.nature.com/articles/d41586-021-01146-0). Per l'Africa poi sembrerebbe che il problema, al solito, non sia tanto la disponibilità di vaccini, quanto la logistica della vaccinazione (vedere i caso del Sudan, e non credo che sia isolato https://www.oggiscuola.com/…/vaccini-scaduti-potrebbero-fu…/).

Comunque la mossa di Biden non è stata accolta con l'entusiasmo che ci si aspettava. Da un certo punto di vista è stato un magistrale "andare a vedere il bluff" della diffusa advocacy anti brevetti, che ora si rende conto che, quanto a vaccini antiCOVID, la sospensione dei brevetti non basta.
“Primo, dobbiamo rimuovere gli ostacoli brevettuali, secondo dobbiamo trasferire la tecnologia, terzo un massiccio investimento nella capacità produttiva" dice a Nature Rachel Cohen, direttore US della ONG Drugs and Neglected Diseases initiative. Già, parlando di vaccini anticovid, e specialmente di quelli mRNA, l'advocacy dell'accesso ai farmaci non trova la quadra con il solito genericista cinese, e si accorge che L'importante è il tech transfer in presenza DELLE RISORSE NECESSARIE.
Perché tutti volano alto, ma poi è sulle risorse che si schiantano...


CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...