sabato 3 dicembre 2022

RICORDO PERFETTAMENTE

 

(come sfogliando una raccolta di vecchie foto)

Ricordo un pediatra che arrivò urlando che dovevo vergognarmi di quel che dicevo sui vaccini (mentre "quelli giusti" infilavano una cazzata dietro l'altra, tipo le tossicologie a sentimento, quando bastava andare a cercarsi i dati - ah, vero, c'era da sapere che esistevano). C'erano decisioni FDA, anche quelle ignorate, tanto che gli fregava (alla voce "thimerosal" e "mercurio").

Ricordo la banda sciroccati (dai campi morfici alle "analisi" passando per microscopi elettronici che costavano quanto il gettito fiscale di un comune non troppo piccolo).

Ricordo quelli "scienza, scienza!" ma la matematica no, per favore (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/07/la-matematica-logora-chi-non-la-sa.html) .

Ricordo chi riteneva che l'esistenza della pagina fb profilasse un reato (quale non si è mai capito).

Ricordo chi "Avogadro! Avogadro!" (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/04/numero-di-avogadro-chimica-come-scienza.html) però le le molecole si contano (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/05/small-molecule-counter.html)

Ricordo una MD MBA MPH che diceva che x era mutageno per l'uomo sulla base di un paper che rilevava la mutagenità in un qualche fungo (del resto il nostro genoma codifica anche qualche xilosidasi, giusto?). Della serie molto meglio Miles Per Hour che Master in Public Health.

Ricordo di chi non capiva come una certa pagina fb  e un certo blog fossero così seguiti. E sicuramente non capisce come senza sponda isocial questo blog non sia rimasto un relitto morto e dimenticato. E ricordo che non trovava problematico che chi si dimostrava su isocial un idiota dalle dubbie competenze (nel migliore dei casi) potesse occupare quella o quell'altra posizione pubblica, in Italia,

Ricordo quelli che gioivano nel giugno 2021, in vista dell'annunciata chiusura della pagina e dell'arresto dell'amministratore da parte dei Carabinieri (l'annuncio ovviamente non era dei Carabinieri o di una qualche Procura).

Ricordo supposti luminari accademici che criticavano l'anonimità di CS, ma erano culo e camicia con troll frontisti della "scienza" altrettanto anonimi.

Ricordo un farmaco flop dai molti padri italiani che sfottevano farmaci way above their heads, diventati blockbuster in un amen dopo essere stati approvati. E i commenti tra colleghi nella realtà vera a quello che diceva che qualcosa somministrato per endovena finiva nel fegato: "Eventually".

Ricordo un ingegnere gestionale del partito lascienza per cui "per la seconda legge della termodinamica nulla è reversibile". Lascienza, una costante di equilibrio non ha senso.

Ricordo un medico per cui fiercepharma (https://www.fiercepharma.com/) era un sito complottaro.

Ricordo un presidente dell'Ordine dei Biologi ed ex senatore che arrivò scanagliando e alla banale richiesta "cacciate i cromatogrammi" rispose "Li avrete!". E ovviamente nessuno ha poi mai visto niente di niente.

Ricordo, a questo proposito,  le vittime di querele pretestuose che appoggiavano chi si lanciava senza successo in identiche querele pretestuose. Se sei uno che ha detto che le proteine sono instabili nel sangue... insulina anyone? Vabbè, biologi per Burioni. Detto tutto.

Ricordo una biologa che a ISS era sulla carta nel controllo qualità farmaci, ma aveva meno competenze di uno studente del terzo anno dell'ITI (non un caso, quindi, che collaborasse con CICAP). E ricordo una dirigente di istituto di ricerca con il suo strenuo accanimento nel combattere contro i testi su cui in teoria aveva dovuto studiare per laurearsi. 

Ricordo quello per cui Galileo fu il padre delle trasformazioni non galileiane (tanta, tanta roba).

Ricordo di agrari/agronomi, magari con cattedra ma senza mestiere, che non saprebbero determinare il fosforo totale in un concime (ai miei tempi, nel mio corso di laurea, si faceva al terzo anno, ma era una laurea che nessuno di loro sarebbe stato neanche lontamente capace di conseguire). Pensano di conoscere la chimica meglio di un chimico antico ordinamento ma si sono messi a parlare di "scienza" su isocial.

Ricordo medici "Scienza, scienza!" che non trovarono niente di strano in un articolo dove tra gli autori figurava Wolf, Were (e probabilmente non ce l'avrebbero fatta neanche se fosse stato Mann, Lup).

Ricordo i laureandi, dottorandi, laureati, dottorati e tutto il resto che si lanciavano in commenti in cui tra l'altro dimostravano di non distinguere tra causa necessaria e causa sufficiente. E ricordo di aver risposto "Avete mai pensato che i vostri commenti potrebbero "fare curriculum"?".

Ricordo accademici in una tristissima ricerca di visibilità sui i social e OSS e infermieri che parlavano e commentavano way off their paygrade.

Ricordo di chi commentò l'integrale di un differenziale esatto su un percorso chiuso  senza avere la minima idea di quello di cui si stava parlando, per sua stessa ammissione.

Ricordo quindi una marea di soggetti grotteschi e/o patetici del genere, con o senza titoli, e preferei non ricordarli. Poi ricordo altri. 

Ricordo un mio conoscente e collega scomparso che aveva capito chi ero e che mi disse "Mai e poi mai devi mettere a rischio il tuo anonimato con l'aria di merda che tira da anni - professione sanitaria in culo a chi se l'è inventata - e per il resto non fare lo stronzo, fatti sentire ogni tanto". E non ricordo che quell'aria abbia smesso di tirare, in Italia.

Ricordo i colleghi che avevano annusato il CV dietro l'avatar.

Ricordo i laureandi/neolaureati che chiedevano consigli, specie su come entrare nel mondo del lavoro: tutti li hanno avuti. E magari alla fine il lavoro lo hanno trovato (non in Italia).

Ricordo il neolaureato che ottenne un lavoro in UK e che mi scrisse: spero di ritrovarmi a lavorare con te senza sapere chi sei.

Ricordo chi ha partecipato al "funerale" di una pagina fb. Furono più di un migliaio e la cosa mi sorprese.

Io ricordo. Ma isocial non hanno memoria a lungo termine e il loro tempo non è galantuomo, se non in rarissimi casi. Invece chi legge dovrebbe ricordarsene, perché sono pronto a scommettere che tutto questo sta succedendo di nuovo oggi, ripetendosi domani e dopodomani.


L'ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE

 


Secondo voi se uno dei produttori di vaccini anticovid fosse riuscito a dimostrare (con FDA, non con il paper pirrreviud) che il proprio vaccino preveniva la trasmissione del contagio avrebbe tenuto la notizia per sé? Moderna ci aveva provato, ma niente da fare: numeri evanescenti, neanche presentati all'agenzia. E fu abbastanza chiaro che l'accordo speciale di Pfizer con Israele andava in quella direzione. Ma anche lì niente da fare (bene precisare, a beneficio dei diversamente pensanti, che entrambi i vaccini sono e restano approvati da FDA e EMA sulla base del solido criterio "riduzione dei casi gravi").

Però la Corte Costituzionale ribadisce la legittimità dell'obbligo vaccinale, in ottemperanza all'articolo 1 della costituzione della Nuova Feudalità  Italiana: "Quel che è fatto è ben fatto". 

Perché le "fondamenta scientifiche" delle politiche sanitarie nello stivale non guardano a FDA o EMA: guardano piuttosto a OMS (il pesce puzza dalla testa https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/11/coronavirus-chi-e-tedros-adhanom-ghebreyesus-direttore-delloms-nel-mirino-di-trump-dal-governo-violento-delletiopia-agli-intrecci-di-favori-con-la-cina/5766179/), a società mediche che sono sponsorizzate da chi produce ciò che raccomandano, più una schiera di attention whores che "comunicano la scienza".

Mi scrive un giurista:

"Stamattina leggo la solita marea di commenti che mi paiono non c'entrare il punto piu' rilevante.
Non e' morto il diritto e la giustizia. E' morto un mondo nel quale noi esseri liberi, nel bene o nel male, riuscivamo a sopravvivere, usando il sistema contro il sistema. Ora quel sistema ha calato la maschera, mostrando il suo volto piu' feroce. Non lascera' piu' a noi, liberi pensatori, di sfruttare le sue pieghe, le sue maglie. E' la fine del mondo conosciuto. E vagheggiare mondi "paralleli" in cui i resilienti fanno comunita', e' l'ennesima pia illusione di chi nulla ha capito della natura umana. Il sistema di prima, per quanto imperfetto, ero perfetto per noi perche' potevi "usarlo" a tuo vantaggio. Nel nuovo mondo, non sara' cosi'.
Per parte mia, non leggero' ne' le sentenze, ne' i commenti del mainstreaming e del non-mainstreaming. Celebrero' la fine del mondo conosciuto con qualche rito apotropaico."

Se qualcuno si chiedesse a che si riferisce il titolo di questo post, riguarda un passo dalla Cronografia di Teofane il Confessore:


PS.: Inutile ribadire che chi scrive per il blocco mediatico tricolore sarebbe un "no vax", per quanto sia vaccinato con ciclo completo lontano dagli italici confini, dove nessuno lo obbligava direttamente o indirettamente a farlo.

domenica 27 novembre 2022

DIFFERENZE

 


Questo è l'aspetto tipico di un reparto di produzione di principi attivi farmaceutici di sintesi (occidentale). A gestirlo con la massima probabilità ci saranno ingegneri chimici. Ma nel trasferire qua una sintesi non può mancare il chimico di processo, che è la figura con le maggiori informazioni su cosa succede dentro questi reattori. E spesso è stato lui quello che ha effettuato i primi scale up della sintesi, portandola in un kilolab o su un impianto pilota. E non lo ha fatto da solo: senza chi sviluppa e valida metodi analitici non si fa molta strada. Chimica organica, termodinamica, dinamica dei fluidi (e quindi ingegneri chimici), chimica analitica: serve tutto questo. 

Poi c'è chi, siccome è "scienziato", pensa di poter discettare di costi di produzione di principi attivi farmaceutici di sintesi semplicemente perché ha per le mani qualche prezzo bulk indiano o cinese, ma senza avere pratica o adeguata conoscenza della materia. Sul rapporto "complicato", diciamo, tra produttori asiatici e current Good Manufacturing Practice qua sopra negli anni è stato scritto molto. E alcuni produttori non hanno avuto alcun problema ad esprimere il loro punto di vista riguardo al sistema occidentale della regolazione farmaceutica

https://finshots.in/markets/an-overview-of-cipla-and-the-pharma-industry/

"spendiamo milioni di dollari per costruire fabbriche, vogliamo esportare in USA, e FDA arriva, ispeziona e può bloccare le esportazioni in USA di interi impianti" (Cattiva FDA, cattiva).

Qualcosa è stato anche scritto riguardo il difficile rapporto con la disciplina stessa di alcune aziende che spesso sono state portate ad esempio da certe ONG quanto a "reale costo dei farmaci" (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/06/indiani-generici-paper-e-risse.html). Il primo contatto di un chimico di processo occidentale con le realtà produttive asiatiche di fascia medio-bassa può essere abbastanza scioccante. "Certi popo' di serpenti!" disse un mio collega, e qualcun altro passando dalle espressioni figurate alla lettera davvero trovò dei cobra nel sistema dell'acqua purificata (Vero JDB?). Personalmente mi ricordo di uno che mi spiegava come aveva ridotto il tempo di isolamento per centrifugazione di un prodotto... applicando il vuoto in uscita alla centrifuga ("Lucky you!" avevo commentato "About speeding the process?" aveva chiesto "About being still alive" avevo risposto).

Tutto questo dovrebbe dare una qualche idea dell'incredibile complessità di questo tema. Ma ho perso il conto delle volte in cui qualcuno ha voluto cancellare tutto questo con un tratto di penna, una direttiva comunitaria (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/10/report-principi-cattivi-leuropa.html), un articolo di giornale o un post su isocial parlando in nome de "La Scienza" (prima o poi qualcuno dovrà darmi il numero di cell de "La Scienza", avrei due o tre cosette da dirgli in privato). 

(I could write all this in a way less polite manner...)

sabato 26 novembre 2022

LIBERI ORDINI IN LIBERO STATO NO, EH?

 

https://www.open.online/2022/11/24/ordine-medici-vs-no-vax-regola-obbligo-vaccini/

Il diritto canonico non credo abbia mai potuto confliggere, cioè sostituirsi, al diritto dello Stato, almeno da quando il Papa Re è stato archiviato nella pattumiera della storia. Sarà divertente vedere come una rimaneggiamento del codice deontologico dei medici italiani potrà confliggere con il diritto di un dipendente pubblico di non perdere il proprio lavoro.

I precedenti governi erano espressione del più bieco clericalismo medico. Quando Lorenzin accomunò fisici e chimici in un unico ordine professionale come "professioni sanitarie" (qualifica che ho sempre disconosciuto) era abbastanza chiaro che ci sarebbero state conseguenze. Per me la conseguenza arrivò circa un annetto fa, quando da casa mi inoltrarono una lettere dell'ordine in cui mi si avvisava delle conseguenze del mio stato di inadempienza vaccinale. Io, che ero vaccinato con ciclo completo da qualche mese (vaccinazione antiCOVID avvenuta lontana dall'Italia), mi feci una grassa sghignazzata sulla cosa. Ma per i sanitari che non avevano voluto le prime due dosi di vaccino o anche non avevano ottemperato a farsi la terza le conseguenze erano state ben diverse.

Che la federazione degli ordini dei medici, dopo la performance assolutamente deleteria della  maggioranza della classe professionale durante la pandemia, si voglia collocare al di sopra dello stato è ancien regime in purezza: rivendicare un diritto castale innato. Che a rappresentare lo Stato italiano ci sia un governo post-para-fascistoide è il colmo dell'ironia. Sì, perché la stretta di di vite sulle interruzioni di gravidanza è nell'aria, ma cosa hanno mai fatto gli ordini professionali quanto al fenomeno dei medici obiettori di coscienza? Niente di niente. L'argomento è talmente tabù che i numeri del fenomeno non sono messi nero su bianco da nessuna parte. Ma che il fenomeno esista lo hanno verificato tante donne.

Se a differenza che altrove in Italia durante la crisi pandemica leggi e costituzione sono diventate carta straccia (con la complicità degli organi istituzionali preposti alla loro tutela) ci sono motivi profondi che erano evidenti già da tempo. Più il sistema sanitario nazionale colava a picco più la classe medica italiana rivendicava il proprio ruolo e acquistava peso negli orientamenti politici del paese, riuscendo a far diventare beghe tra medici problemi di pubblica rilevanza. Chi durante la pandemia ha parlato di dittatura sanitaria era poco lucido (per usare un eufemismo) ma percepiva una criticità che altri ignoravano o troppo spesso volevano vendere come "la nuova normalità". Se lasciamo da parte i vari piazzisti di Verità attivi sui media (social o meno) si potrebbe dire che la maggioranza del paese, come ai tempi del ventennio, ha ingollato la cattiva medicina, entusiasticamente o obtorto collo, inifluente per l'esito complessivo del processo. Ogni tanto gli viene da annusare l'aria per capire se davvero il vento stia cambiando, senza mai pensare di provare ad esserlo, il vento: un volgo disperso che sogna la fine del duro servir...


venerdì 25 novembre 2022

IL DUBBIO

 

https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/lessenza-della-scienza-il-dubbio-non-la-verit-nemmeno-dei-dati-y4ly153q

Qual'è la ragione di un In Process Control? Il dubbio che qualcosa sia andato storto (e al primo batch su scala è atto dovuto, a quelli di produzione pure). Quando si ricontrolla un EC50 stessa cosa. Poi ci sarebbe da dire tanto sulla validazione dei target (cfr "il gene dell'Alzheimer" e i piagnistei su chi ha interrotto i bonifici a chi pensava di aver trovato la chiave di volta di una patologia che ormai quasi sicuramente è multifattoriale).

Poi ci sono quelli allargati (in più di un senso) che cancellano tutto questo con "La comunità scientifica". Quindi prendiamo uno a caso, Joannidis: quanti hanno eseguito l'esperimento di controllo? Che sarebbe quello per verificare se la tesi regge oppure no.

Non ho alcuna empatia (e rimpiango quella elargita incautamente) con chi "divulga" o "comunica"  quel che è giusto comunicare, al di là di qualsiasi validazione solida. "La comunità scientifica dice che..." senza validazioni in mano. Solo articoli di chi non sa cosa voglia dire "validare". Ma il dilettantismo (colpevole) fa comodo a chi lo paga. Comunicazione "giusta" di questo paio di sfere.

Serve la pratica delle scienze. E la pratica è quella in cui prendi pesci in faccia dalla realtà quanto le tue ipotesi erano sbagliate. Il resto è favola per i bambinetti (cioè il pubblico, che sarebbero poi i cittadini). I cittadini trattati come bimbetti delle elementari a cui occorre insegnare e inculcare valori ( perché quanto alla trasmissione di valori le famiglie latitano, ormai). Democraticissimo. Ovvio che gli adulti quando vengono trattati da bambini si alterino. Tristissimo quando sedicenti adulti vanno pedissequamente dietro alla maestrina o al maestrino.

Quindi tutti i discorsi sulla "complessità" (e endorsement a una pagina fb) erano cazzate strumentali, puntellini per giustificare chi scriveva . Velo pietoso sui poveracci della scienza democratica, che era invece lascienza partitodemocratico (democratico una beata sega).

Quindi "comunicatori/e" pagati/e da...? E poi discutevano di conflitto di interessi di "quello". Il ciarpame della rete ha trovato chi gli paga la fatturina a fine mese. Perché non sarebbe capace di niente di più.  Great achievements.


Poi c'erano quelli per cui ildubbio era solo un'altra verità, la loro, e quindi più forte delle altre, ma erano e sono tre gatti, presi a calci nei denti nelle urne e quindi il nulla cosmico che prova a fare rumore e niente più.

Comunque da lontano tutta la faccenda italica "divulgazione e comunicazione" mi appare sempre più un vuoto esercizio stilistico su quale forma debba avere la propaganda, intrecciato con una costante ricerca di riconoscimento sociale e mediatico. In pratica il club del "terzo ladro" (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/12/il-terzo-ladro.html), che con la pratica delle discipline scientifiche non ha mai avuto niente a che fare.

mercoledì 23 novembre 2022

ILRICERCATORE, LIGNORANZA, ILSUFFRAGIOUNIVERSALE

 

Ilricercatore, probabilmente con ilPhD, finito allo sportello delle Poste.

Alcune considerazioni. Che allo sportello delle Poste Italiane arrivino oves boves et pecora omnia lo so dai racconti di un amico (non PhD, non laureato, alle Poste da un tre decenni, ormai) .

Ma perché ilricercatore è ridotto allo sportello alle Poste?

Proviamo a fare alcune ipotesi.

1) Ilricercatore (ex) non vuole lavorare lavorare lontano da mammà (che quando arrivi ti stira le camice, che se te le stiri da solo vengono fuori un disastro)

2) Ilricercatore lontano da mammà non ci può proprio lavorare: perché il suo CV magari in Italia non ha mercato, ma all'estero lo considerano -10. E quindi è allo sportello alle Poste, ha uno stipendio, e dovrebbe essere contento di aver passato il concorso così il 27 arriva il bonifico e non deve dipendere da mammà.

3) Ilricercatore si sente schifato dallo sportello alle Poste perché gli tocca aver a che fare con quella gentaccia. Bene, molto educativo. Hai scoperto che non tutto il mondo ha un'istruzione secondaria (universitaria sarebbe già troppo). Complimenti! La capacità delle scuole elementari di trasmettere competenze base è crollata a picco negli ultimi 30 anni. La buonanima di mia nonna aveva la quinta elementare, ma non aveva problemi a scrivere in italiano corretto con una buona calligrafia e a far di conto a mano. Riversiamo sugli ignoranti le colpe di chi ha fatto a pezzi la scuola italiana?

4) Un amico mi dice che lui il suo corso per il dottorato dati&modelli lo inizia con un ripassino di analisi I. Perché i dottorandi (oves boves er pecora omnia 2.0, mi dice) nella migliore delle ipotesi hanno un dannato bisogno di un ripasso, nella peggiore ignorano completamente la materia, tanto non serve perché c'è il software. Quindi forse ilricercatore è l'analogo moderno di quello con il diploma dell'Istuto Commerciale di 40 anni fa, in questo caso.

5) Ilricercatore vive a sud di Roma, magari parecchio a sud, forse in uno di quei luoghi dove in Università non diventi neanche un tecnico di laboratorio se il mammasantantissima dell'ateneo o uno dei suoi fedeli non ti si fila. Oppure vive a nord dove succedono esattamente le stesse cose.

Di recente ho ricevuto una mail di Un Ricercatore che mi inviava le sue riflessioni sull'essere espatriati. Uno che si è fatto tutta la trafila europea di PhD e postdoc. E ha finito per restarci, in ambito accademico, fuori dall'Italia. Non senza rimpianti. Al che verrebbe da dire a ilricercatore: ciccio, se non hai i numeri ringrazia di avere lo sportello alle Poste, che in un modo o nell'altro alla fine del mese ci arrivi. E se la tua lettera di sfogo viene ripresa da ilquotidiano e non ti rendi conto di essere perfettamente funzionale a quel sistema che ti ha precluso il posticino di tecnico all'Università o di tecnologo al CNR, beh... forse non ti meriti neanche lo sportello delle Poste. Magari dopo 20 anni di sportello troverai l'illuminazione. Ma più probabilmente dopo 35 anni (se va bene) quel che troverai sarà una magra pensione, scriverai di nuovo una lettera a ilquotidiano e un successore di della Loggia te la pubblicherà commentandola. E allora sarà troppo tardi per capire. 

Cosa ci sia dietro "Italia e analfabetismo" e dietro decine di titoli del tutto analoghi si capisce al volo. Ve la ricordate la discussione sull'epistocrazia? Ve li ricordate gli ignoranti che hanno determinato Brexit e eletto Trump? In breve, la critica al suffragio universale. Un tema che da anni va forte sui social, nonché nelle teste di tanti benpensanti.

Io sono nato quando la Repubblica Italiana e la sua democrazia erano ancora nei loro anni verdi - e già nei loro anni verdi ci furono faccende di tintinnar di spade. E sono cresciuto tra tentati colpi di stato, terrorismo rosso e nero, strategia della tensione, piani di rinascita democratica. E non mi posso scordare che la critica del suffragio universale e della democrazia era un tema missino, anzi rautiano, quindi proprio fascista-fascista. Per questo mi venne da scrivere un piccolo "Contributo all'alfabetizzazione degli analfabeti politici":


 I social sono un mondo fantastico in cui perlopiù regna il pregiudizio decerebrato. Quindi può capitare che uno (chi scrive) passi parte della domenica con un cineforum a tema Costa Gavras (da "Z - l'Orgia del Potere" a "Music Box", passando per l'imprescindibile "Missing"), e che due giorni dopo venga accusato di essere collaterale a Forza Nuova. Perché il green pass è "ordine pubblico". Ecco, quando sento "ordine pubblico" sparato in questo modo a me viene in mente Junio Valerio Borghese che parla "per l'ordine pubblico" (e i critici del suffragio universale ricalcano Pino Rauti, che a loro piaccia o no, se ne facciano una ragione una volta per tutte). Guardate questo video: https://www.youtube.com/watch?v=4-SwIjI7I_A . "Dagli all'untore!", in purezza, e siamo sullo stesso piano di "dagli al nero", "dagli all'ebreo" - l' odio per il diverso, in questo caso coperto e legittimato dal politicamente corretto. Questo è un mio piccolo contributo all'alfabetizzazione degli analfabeti politici che di quando in quando si affacciano qua sopra col ditino alzato, sparando giudizi e sentenze. Se c'è stata un'opera di grande significato nella storia della RAI si tratta de "La notte della Repubblica", di Sergio Zavoli. E chi parla a casaccio farebbe bene a vedersela tutta, non limitandosi a questo singolo video. https://www.youtube.com/watch?v=d_LAQY62ejo

Oggi mi sono stancato sia di contribuire che di polemizzare. Per quanto si dichiarino tolleranti e democratici (in realtà di solito partitodemocratici) quelli che si dilungano sui social su "basta suffragio universale" "a questi va levato il voto" eccetera esibiscono di solito la più becera e gretta imbecillità, da sempre caratteristica dello squadrismo totalitario. Li trovo semplicentemente rivoltanti. Period.

PS. Quanto a ricercatori impiango il Dr Rob. Fu una delle voci più lucide dell'ambiente, Solo Un Altro PostDoc (https://solounaltropostdoc.wordpress.com/) - quelle per niente lucide "divulgano" tuttora. Lui non sarebbe mai stato considerato da ilquotidiano (non funzionale), ma del resto non credo avrebbe mai avuto la pulsione di scrivere una lettera al giornale.

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...