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| https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/12/istituzioni-internazionali-crisi-riforma-oggi/8144027/ |
domenica 19 ottobre 2025
IL TERZO LADRO: DALLA CATTURA DELLA SCIENZA ALLO SVUOTAMENTO DELLA DEMOCRAZIA
mercoledì 15 ottobre 2025
NUOVI ANTIBIOTICI DALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE?
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| https://www.nature.com/articles/d41586-025-03201-6 |
Ne funzionerà qualcuno, si chiede il titolista di Nature? E il chiederselo è un segno dei tempi. Tempi in cui mettere "Intelligenza Artificiale" nella domanda per un grant continua a funzionare mentre si parla sempre più di bolla dell'IA destinata a scoppiare. Lo stesso Sam Altman ha dichiarato:
Altman ha ammesso che la strada da percorrere richiederebbe "migliaia di miliardi di dollari" solo per i data center e ha accennato alla possibilità di creare nuovi strumenti finanziari per finanziare la potenza di calcolo.
Pur riconoscendo la frenesia (sull'IA, NdCS), Altman ha insistito sul fatto che le bolle speculative non cancellano il valore dell'innovazione sottostante. "Qualcuno perderà una quantità fenomenale di denaro, ma le bolle non cancellano il valore."
Torniamo all'articolo di Nature. Si tratta di Machine Learning (ML) applicato alla progettazione di farmaci, in particolare al design di peptidi (sequenze di amminoacidi) con attività antibatterica.
Ma Jim Collins del MIT ha notato che alcuni antibiotici progettati dall'IA sono chimicamente instabili e impossibili da sintetizzare. Altri richiedono troppi passaggi per la sintesi e risulterebbero troppo costosi e lunghi da produrre su scala commerciale.
E qui vengono fuori due classici problemi da "mondo reale". Il primo riguarda in genere lo sviluppo di nuovi antibiotici: rispetto a sei anni fa le cose non sono cambiate: se una biotech ha successo nello sviluppo di un antibiotico e FDA lo approva rischia comunque di fallire (è successo ad Achaogen, Melinta Therapeutics, Tetraphase Pharmaceuticals, Aradigm). Perché un nuovo antibiotico non venderà per più di alcune decine di milioni l'anno, quando va bene. Mettiamo che tu abbia speso 200 milioni, per i trial: se vendi per 40 milioni all'anno magari ce la fai, ma se le vendite sono inferiori...
Quanto a Intelligenza Artificiale e sviluppo di farmaci con tempi più veloci e maggiori possibilità di successo, la parabola dell'hype è ben descritta da quella di BenevolentAI, fondata nel 2013 con l'idea di fare addestrare l'IA da chimici medicinali. Tra il 2013 e il 2019, raccoglie finanziamenti per centinaia di milioni di euro da investitori come Oxford Sciences Innovation e persino dal governo britannico (consulenza su strategie IA). Forma partnership chiave, come quella con AstraZeneca (2018), per identificare target per malattie croniche. La piattaforma "Benevolent Platform" diventa il motore: integra machine learning e dati scientifici per prevedere interazioni molecolari in giorni, invece che anni (o meglio questo è quel che continuavano a dire). Fatto sta che di nuovi farmaci approvati BenevolentAI non ne ha tirato fuori nemmeno uno. Nel 2023 il titolo perde il 99% del suo valore e alla fine, ad aprile 2025, ritira la quotazione in borsa: delisting da Euronext. Continua ad esistere, per ora, come la zia di molte altre biotech, quotate in borsa o no, specializzate in IA nel senso che la usano come l'ultima versione del Computer Aided Drug Design (che avrebbe dovuto rivoluzionare tutto nei primi anni '80, quando nacque, ma non lo fece). Biotech che sgomiteranno accanto a quelle delle terapie cellulari, dei biologici e dei coniugati farmaco-anticorpo (ADC), dei mRNA, per agganciare il finanziatore nei prossimi eventi, tipo il BIO-Europe 2025.
Alcune considerazioni per quanti, al di fuori dell'ambiente. potrebbero dire: ma AlphaFold? E Insilico Medicine e Recursion Pharmaceuticals che grazie all' IA sono arrivate ai trial clinici in tempi record?
Cominciamo con Alpha Fold: predirre (con errore) la struttura di una proteina dalla sequenza di aminoacidi è stata una cosa folle, nel senso che nessuno ci sarebbe mai riuscito prima. Ma dal punto di vista della drug discovery è di utilità limitata a causa delle modifiche post-traslazionali. Le nostre proteine sono glicosidate, fosforilate, acetilate o ubiquitinate. I chimici medicinali non lavorano con proteine "nude", appena sintetizzate da RNA.
Secondo: portare qualcosa in fase II a tempi record è pubblicità aziendale (in oncologia succede spesso). Il problema non arrivare presto in fase II, è uscire bene dalla fase III.
Al di là dell'hype residuale quel che realmente c'è è una nuova generazione di utili attrezzi. Ma devono essere usati da chi sa riconoscere quando un composto è sintetizzabile, quando un LogP calcolato è attendibile, che è quello che diverse biotech stanno tentando. Altrimenti continueremo a vedere BenevolentAI che raccoglie centinaia di milioni per poi non avere un farmaco approvato in 12 anni.
PS: Qua sopra si è parlato a lungo di antibiotici...
domenica 12 ottobre 2025
IL NOBEL PER LA CHIMICA 2025
Far spiegare il Nobel per la chimica 2025 a un fisico? Perché no... In fondo è un Nobel alla tecnologia. I MOF non hanno, in senso stretto, portato niente di concettualmente nuovo, ma quello che è rilevante è l'aspetto applicativo (unico appunto al video, la faccenda della chimica "bidimensionale" è una semplificazione eccessiva, ma in questo contesto è comprendibile).
giovedì 9 ottobre 2025
I NIPOTI DI CHI VOLLE LE LEGGI RAZZIALI TIFANO SIONISMO
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| https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/indignazione-a-follonica-svastica-di-9022be5d |
A frugare nelle cronache locali italiane questo si trova. Ed è degno di nota che il cronista, riguardo al circolo di Rifondazione, abbia notato la svastica ma non la Stella di David. Curioso, visto che quella stella, quanto a scritte sui muri, me la ricordo con accanto un "Juden Raus". Eppure le cose sembrano cambiate, inserendo nel quadro certe polemiche agostane. Il corteggiamento politico appare del tutto bene accetto, anzi, ricambiato.
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| https://www.milanotoday.it/politica/polemica-meghnagi-sparano-ebrei.html |
E qua la perplessità va fuori scala. Come è possibile che la comunità ebraica appoggi i nipoti di quelli che vollero le Leggi Razziali, visto che fanno tutto meno che criticare i loro nonni (l'impossibilità di dichiararsi antifascisti)?
Si potrebbe dire che il caso italiano sia marginale, anche se certi episodi di violenza politica suggeriscono che vada preso sul serio. Ma la faccenda non è limitata all'Italia:
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| https://jacobinitalia.it/allestrema-destra-piace-il-governo-di-israele/ |
All’estrema destra piace il governo di Israele
L’anno scorso, Yair Netanyahu, figlio dell’ex primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, è diventato letteralmente il ragazzo-immagine del partito di destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD). Il figlio maggiore di Netanyahu aveva suscitato polemiche quando aveva chiesto la fine della «cattiva» Unione europea, che, a suo giudizio, era nemica di Israele e di «tutti i paesi cristiani europei». L’AfD sfugge al giudizio di Netanyahu ma è regolarmente accusata di antisemitismo ed è stata definita «una vergogna per la Germania» dal presidente del World Jewish Congress, Ronald Lauder (l’ex co-leader dell’AfD Alexander Gauland definì tristemente l’era nazista una «macchiolina di merda di uccello» nella storia tedesca).
Il sostegno dell’estrema destra a Israele non è un’esclusiva tedesca, si sta sviluppando in tutta Europa. Accanto ad Alice Weidel dell’AfD, leader di estrema destra come Geert Wilders nei Paesi Bassi, Marine Le Pen in Francia, Nigel Farage nel Regno Unito e Viktor Orbán in Ungheria sono apertamente schierati con Israele. Il sostegno esplicito ed entusiasta al sionismo è diventato un principio ideologico per la maggior parte di questi partiti, scenario impensabile dalla prospettiva di cinquanta o addirittura trent’anni fa. E mentre la vecchia estrema destra del secondo dopoguerra continua a invocare l’annientamento degli ebrei, la sua moderna reincarnazione si avvicina ai Netanyahu. Come siamo arrivati a questo punto?
Mi verrebbe da notare che un certo utilitarismo sionista sia altro dalle logiche comuni. Resta il fatto che qualcuno, ai propri fini, sta ribaltando la storia, svuotando ogni segno del suo significato per ricontestualizzarlo secondo i propri scopi. Un processo possibile solo nell'amnesia storica generale.
La perdita della memoria storica: è questo che permette a gente che oggi porta e dipinge la svastica di portare e dipingere anche la stella di David. Mentre la stella di David era quella cucita da chi portava la svastica sui vestiti di chi veniva discriminato prima e ucciso nei campi di concentramento poi.
mercoledì 8 ottobre 2025
SUGO DI LEPRE
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| Sugo di lepre |
Già, autunno.
Neanche te ne accorgi e sul treno, al mattino, le luci sono accese come sono accese quelle degli impianti del polo chimico. Ti muovi in un'alba livida sotto un cielo con diverse sfumature di piombo e mercurio e le massine non superano i 14 gradi. Alla stazione, quando c'è nebbia, lo scarico dei diesel dei locomotori pesanti che spostano i vagoni cisterna resta nell'aria.
E´ autunno e sui banchi del mio supermercato abituale l´offerta è cambiata. Petto d´anatra e filetto di cervo sono sempre disponibili, ma ora sono spuntati lepre e capriolo. Da queste parti il filetto di cervo lo fanno mediamente come farebbero un medaglione di filetto di manzo, il che per me è abbastanza agghiacciante.
La lepre... me la ricordo tal quale appesa per le zampe per una settimana in cantina. Dopo di che mia nonna mi chiese di darle una mano. Aveva inciso la pelle e, staccato l'animale dal gancio, mi chiese di tenere forte la lepre per le zampe. Eseguii e lei in pochi secondi tirò via la pelle. Poi riappese la lepre al gancio e si mise a lavarla con una spugnetta intrisa di aceto di vino rosso.
E mi ricordo il pan di lepre. ricetta ormai del tutto desueta, di lunghissima preparazione. Figura in una delle Novelle della Nonna di Emma Perodi:
Appena che il Diavolo fu uscito, i due vecchi, che non avevano mai mangiato a sazietà, posarono il
tagliere sulla tavola e pensarono a quello che dovevano chiedere.
- Voglio un pasticcio di maccheroni, - disse la vecchia guardando il tagliere con occhio di
cupidigia.
Subito comparve un pasticcio di maccheroni, coperto di una bella pasta color d'oro, e che mandava
un odore che pareva dicesse: «Mangiami!».
I due vecchi gettarono un grido di meraviglia e allungarono nello stesso tempo il coltello per
partirlo. Ma dopo i primi bocconi, il marito disse:
- Mi pare una sciocchezza di cominciare con una cosa dolce; perché non abbiamo chiesto invece
una buona minestra di taglierini nel brodo di cappone! Domandiamola?
- Chiedi invece un bel prosciutto di maiale, cotto in forno, - disse la moglie.
- O un arrosto di tordi, - aggiunse il marito.
- Con un pan di lepre, - ribatté la donna.
- E un fritto di cervello, - continuò il vecchio.
- Non bisogna dimenticare il pan fine.
- Né il vin di Pomino.
(Il Diavolo che si fece frate)
(Una nota sul vin di Pomino: in una regione che era andata sempre a sangiovese, spesso mischiandolo con il canaiolo, un Albizi volle sradicare quei vitigni e il trebbiano per piantare pinot e chardonnay)
Il pan di lepre, immancabilmente descritto nell'Artusi, è di fatto un paté rotie di lepre, o forse meglio uno sformato di lepre, che il vecchio Pellegrino inserisce tra i rifreddi, come il piccion paio (italianizzazione di pigeon pie),
In ogni caso non si creda che ovunque al nordeuropa si oscilli tra la braciola di cervo in padella e la cacciagione estremamente frollata e cotta al rosa (cioè quasi cruda). Ci sono posti dove ancora sanno cosa farsene della selvaggina.
Per esempio a Michelstadt, nell'Odenwald, c'è una gasthof ricostruita esattamente dove sorgeva la vecchia locanda fuori dalle mura, quella dove si fermavano i viaggiatori arrivati troppo tardi per entrare in città. Lì ho apprezzato un gulash di cacciagione che mischiava cervo, cinghiale e capriolo, servito con spätzle, uno spicchio di pera cotta e composta di mirtilli. Perché la cacciagione, specie se si parla di cervidi, continua ad andare a braccetto con gli antociani.
Ma veniamo al sugo di lepre. Quel che trovo al supermercato è polpa di lepre (lombo disossato, circa 300 g), quindi un pezzo molto povero di tessuto connettivo. L'ho marinata per 4 ore con vino rosso (un Bordeaux entry level), alloro, bacche di ginepro, pepe nero e rosa in grani, un gambo di sedano, una carota, mezza cipolla, uno spicchio d'aglio, uno scalogno tagliato in due. In un coccio ho soffritto leggermente un trito fatto con una costa di sedano, mezza cipolla, una carota piccola e una fetta di pancetta battuta. Ho aggiunto il lombo di lepre tagliato a pezzetti e ho fatto andare scoperto fino a fare evaporare il liquido cacciato dalla carne. Ho aggiunto un decilitro di brodo vegetale e un cucchiaio di concentrato di pomodoro. Ho coperto e continuato la cottura con il fuoco al minimo per 3 ore, bagnando con brodo vegetale quando diventava troppo asciutto e solo da ultimo con mezzo bicchiere di vino rosso, finché tutta la carne non si è sfibrata. Ho salato e pepato una decina di minuti prima di togliere dal fuoco.
Il sugo è venuto come Dio comanda e lo ho usato per delle pappardelle.
domenica 5 ottobre 2025
L'ERA DELL'EFFIMERO E LE SUE CONSEGUENZE
incólto agg. [dal lat. incultus, comp. di in-2 e cultus «cólto»]. – 1. Non coltivato: luoghi, terreni i.; molti poderi più dell’ordinario rimanevano i. e abbandonati (Manzoni). Anche sostantivato (sottint. terreno): pianta che cresce negli i.; i. produttivo, quello che ha qualche possibilità di utilizzazione agricola. Di pianta, lasciata crescere senza alcuna cura: ulivi incolti. 2. Che non ha, o non ha avuto, le cure necessarie: stile i., sciatto, poco curato; più com., riferito all’acconciatura, alla cura della persona, negletto, trascurato: capelli i., barba i.; incolta si vide e si compiacque, Perché bella si vide ancor che incolta (T. Tasso). 3. Che manca di cultura, non ingentilito dall’educazione e dallo studio: uomini i., popolazione incolta. Con accezione più partic., ingegno i., vivace ma non disciplinato, che ha perciò qualcosa di selvaggio, di primitivo. ◆ Avv. incoltaménte, soprattutto con il sign. 3, in modo rozzo, che rivela scarsa cultura: parlare, scrivere incoltamente.
venerdì 3 ottobre 2025
E' PASSATA DA UN PEZZO L'ORA DI DIRLO, MA BENE RIBADIRE
Daje spacca spingi
spingi, spingi, spingi,
Free Free Palestine
Free Free Palestine
dillo tutte le mattine
daje spacca spingi
va già meglio ma tu insisti
spingi spingi spingi
non hai altre alternative
Free Free Palestine
come come come?
Free Free Palestine!
Agli assassini per dormire ora serve il fentanyl
perché i morti tornano di notte come fedayn
è un po' tardi adesso per godere dei tuoi sonni
occupante nazi della casa che era dei suoi nonni
rivoluzionario questo tempo sparo dopo sparo
l’hai capito da che parte stare è tutto più chiaro
bambini in fila per il cibo fatti a pezzi
giornalisti uccisi per gridare al mondo siete mostri
per la terra per la libertà per il ritorno
per la Palestina libera com’era un giorno
i miei bro sono all’attacco per forzare il blocco
e anch’io sono in cammino altrimenti sbrocco
e questa flotta va, questa lotta fa venire il desiderio
di averla anche per noi la libertà prendetela sul serio
non saremo mai zitti, mai e indifferenti
a vedervi nelle strade siete commoventi
non vi lasceremo mai
fino all’ultimo respiro
noi saremo insieme a voi
come un sole che risplende
alto sulle piazze e tra le vostre tende
non ci arrenderemo mai
ogni popolo del mondo tiene in alto la bandiera
la bandiera degli oppressi
nella notte rossa, bianca, verde e nera
piovono le rime mentre piovono le bombe
Linee di confine tratteggiate tra le tombe
Abusi in uniforme
Un popolo che corre
Il popolo sostiene e il mondo attorno dorme
Piovono le rime e so' concime per i sogni
Sogni di libertà che diventano germogli
Di resistenza
siamo tanti siamo ribelli
Siamo la comunità toglietevi i cappelli
Piovono le rime perché noi siamo così
Piovono le bombe perché moriremo qui
Nel posto in cui noi siamo dall'inizio
Prima del precipizio prima che arrivassero i coloni
Piovono le rime e sfidano le bombe
Per la terra per la libertà il ritorno
Per la Palestina giorno dopo giorno
Fino all'ultimo respiro
E ci sentiamo in forma
non vi lasceremo mai
fino all’ultimo respiro
noi saremo insieme a voi
come un sole che risplende
alto sulle piazze e tra le vostre tende
non ci arrenderemo mai
ogni popolo del mondo tiene in alto la bandiera
la bandiera degli oppressi
nella notte rossa, bianca, verde e nera
giustizia per il popolo palestinese
giustizia per tutte le vite uccise
per la terra per la libertà per il ritorno
per la Palestina libera com’era un giorno
CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)
Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...
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