martedì 30 novembre 2021

SPEZZEREMO LE RENI A...

https://www.governo.it/.../conferenza-stampa-del.../18643

 


Il 6 dicembre peninsulare... sono stato tentato di derubricare la situazione italiana all'avanzata demenza senile di un' intera nazione, ma ormai è abbastanza evidente che la fattispecie è assai diversa. E' ormai un classico caso di "X è necessario, X pare funzioni poco, ci vuole più X".
Un collega d'oltremanica mi diceva "Eh, ora chiudono tutto, da noi". Il lockdown arancione, mi dicono, prevede cinema e teatri chiusi, bar e ristoranti che chiudono alle 20 e un'intensificazione dei controlli sull'uso del loro green pass, e per questo è scoppiata la rivolta a Rotterdam (a quanto pare ci sono paesi in cui l'idea di un green pass o supergreen pass all'italiana è semplicemente inconcepibile - o politicamente insostenibile, il che è la stessa cosa).
La perdita di efficacia de ilvaccino è qualcosa che viene data ormai per scolpita nella pietra. Perché? Perché l'epidemia non si è fermata, in occidente. Qualcuno aveva mai certificato che con la vaccinazione di massa si sarebbe fermata la trasmissione del contagio? No (con quale vaccino, poi?).
Per l'ennesima volta: i vaccini anticovid sono stati autorizzati o approvati sulla base della loro capacità di proteggere in misura variabile L'INDIVIDUO da COVID grave. Ed è quello che stanno facendo, riducendo in modo molto consistente i danni della pandemia.
Invece pare che il mantra sia che ivaccini perdono efficacia e/o cisonolevarianti.
Se qualcuno pensa che il vaccine waning sia una realtà basata su evidenze incontrovertibili mi spiace, ma si sbaglia. E' questione aperta e dibattuta (cioè non ci sono certezze al riguardo). E non perché lo dice BMJ, che si sa... (https://www.bmj.com/content/374/bmj.n2320). Nature presenta il dibattito in modo esauriente (https://www.nature.com/articles/d41586-021-02532-4): "gli anticorpi spariscono" da una parte, dall'altra "la memoria immunitaria" (quella su cui oves boves et pecora omnia fanno spallucce o sghignazzano). In breve niente di conclusivo.
Quindi, tanto per cambiare, la questione è interamente politica. E agli italiani tocca quella della "migliore gestione della pandemia"...

lunedì 29 novembre 2021

ANCORA SULL' ANONIMATO

 



"Who is but the form following the function of what, and what I am is a man in a mask."
"Oh, I can see that"
"Of course you can. I'm not questioning your powers of observation, I'm merely remarking upon the paradox of asking a masked man who he is."
E questo, in un mondo ideale, dovrebbe chiudere la questione anonimato. Ma così non è, né mai sarà (fermo restando che cosa sono l'ho detto e ripetuto, e se qualcuno non ci crede è perché l'incompetenza non ha gli strumenti per riconoscere la competenza a meno che non sia certificata da titoli o posizioni - oppure perché si preferisce non farlo o, in quanto esponenti titolati della mediocrazia, ci si sente in dovere di fare così) .
Comunque è accaduto che, nel clima disteso e costruttivo di questi tempi in Italia, qualcuno (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/3087974254754774) abbia deciso di ritirare dalla pubblicazione i suoi due lavori che ho molto apprezzato e di far sparire per quanto possibile la sua voce sotto pseudonimo, perché, mi dice, un po' troppi erano a conoscenza della sua reale identità, e lui voleva evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni.
Consiglierei di riascoltare le considerazioni che Maddalena Loy faceva in ottobre (https://www.facebook.com/SaraGandini68/videos/229741212391951). Ebbene, in un mese le cose non sono migliorate, anzi.
C'è un denominatore comune in tutto ciò? Ovvio. Il tentativo di delegittimare qualsiasi voce che non canti nel coro, a partire da quelle con nome e cognome, anche se lo fa con una partitura perfettamente legittima (cfr Ioannidis). Quale coro? Davvero ve lo chiedete?

giovedì 25 novembre 2021

POI INGRANI LA SESTA E PRODUCI MENO CO2


Mentre dove sono ora gli alberi, ormai quasi completamente spogli, continuano ad essere pieni di corvi, a latitudini più basse continuano come sempre i piccioni, che svolazzano e evacuano...
Eh, indimendicabile la perfomance di Miozzo in audizione parlamentare, quando si dimostrò completamente incapace di portare una mascherina e parlare ( https://www.youtube.com/watch?v=SYFdwMnzWQs). E il suo rivendicare, tra l'altro, l'invenzione della mascherina di comunità (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../come-si...).
Qualcuno ne sentiva la mancanza? Non credo...
E quindi non si fa mancare lui: la quarta, la quinta dose, poi ingrani la sesta e il tuo impatto ambientale diminuisce (https://www.pirelli.com/.../sesta-marcia-cos-e-come...).
A risentire quella audizione in commissione, beh, la memoria della rete è spietata - le sanificazioni! Ve le eravate scordate vero?
Al verde festival del verdepassare tutti vogliono dire la loro, contribuendo alla costruzione di un clima mai così disteso e costruttivo, e per distinguersi dal coro c'è chi si mette d'impegno: Ricciardi, per esempio aveva sparato un "Londra danneggia il mondo", buono giusto per un lancio adnkronos (https://www.adnkronos.com/covid-oggi-gb-ricciardi-londra...): vaghi echi di "la perfida Albione", a cui COVID spezzerà le reni (vane speranze). Oggi per rimanere in tema "ti ricordi quasi cent'anni fa?", abbiamo Toti che, mentre appoggia il lockdown per i non vaccinati in stile austriaco, si perde ad evocare "l'esercito che trascina con camion e manette le persone che non vogliono vaccinarsi", dicendo che non lo vuole vedere (https://www.ilsecoloxix.it/.../toti-come-regioni...). Avendo fatto novanta poteva fare 100, e parlare invece che di camion di vagoni piombati.
Ora sicuramente a qualcuno tutto questo apparirà giusto e sacrosanto (come ai tempi i più pensavano che davvero quell'Albione fosse perfida e che spezzare le reni alla Grecia fosse una gran cosa). Historia magistra vitae, dicevano, ma se la storia insegna di gente che poi impara ce ne è sempre stata pochissima.

 

DEVELOPING CHEMISTRY AND PEOPLE



E questo sarebbe uno dei rari post in cui parlo di fatti miei (che però mi inducono riflessioni di più largo respiro).
Developing chemistry and people: anche di questo si parlava nella descrizione della posizione che ormai da qualche tempo ricopro, e questo sto facendo. Developing people significa coaching, cioè "tirare su" gli juniores, professionalmente parlando - cosa che il più delle volte mi è venuta facile, come "costruire la squadra", quando il materiale umano era appena decente.
Si tratta di qualcosa che viene chiesto spesso ed esplicitamente, ormai, nell'anglosfera. Perché, avendo avuto un periodo di deindustrializzazione, e specialmente in campo chimico e chimico farmaceutico, da qualche anno hanno cominciato a ricostruire e continuano a farlo - mi è capitato più volte di dire che a chiudere un centro ricerche basta qualche mese, ma per ricostruirlo servono anni e anni. E chi decide di ricostruire non può pensare che i seniores licenziati al tempo della chiusura dopo una decina di anni siano ancora lì ad aspettare di essere riassunti: i più sono ormai pensionati, hanno cambiato carriera, hanno nuova posizione che non intendono lasciare e/o su quell'azienda ci hanno fatto una croce (per esempio non so di alcuno pfired che abbia mai fatto i salti mortali per rientrarci).
In breve in un certo ambiente industriale il fatto che il know how cammini sulle gambe di donne e uomini è del tutto scontato e in più al know how si dà valore.
In certi altri ambienti industriali invece gli over 40 non sono valore, ma un costo (questo in Italia non so se sia un assioma delle risorse umane o uno dei grandi Amministratori Delegati che le risorse umane pongono in essere, ma alla fine il prodotto non cambia).
Per arrivare al dunque "tirerò su" britannici (inglesi e gallesi) e indiani. La seconda categoria nel tempo andrà a rivendersi tutto ciò a casa sua, e i britannici, beh, non credo se la giocheranno mai lontano dalle proprie isole. Il che mi ha fatto pensare che sono soltanto uno dei vari pezzi di una sistematica esportazione di know how italiano all'estero. Da cui ovviamente l'Italia non ricava nulla (visto che le mie tasse vanno perlopiù a un differente paese che mi ospita di buon grado).
Quello che individualmente mi consola è il sapere bene che alla mia nazione di origine di perdere know how non è mai fregato niente, tanto in un modo o nell'altro si regge anche oggi, nonostante tutto. Con meno mezzi e risorse rispetto a ieri, e domani si reggerà ancora un po' meno, con ancora meno risorse e mezzi, ma per arrivare a domani c'è tempo.

martedì 23 novembre 2021

IS THERE LIFE ON MARS?

"No green pass a Milano, così funziona la strategia a tenaglia della polizia: crollano i numeri della protesta - Massimo un migliaio di persone nel sabato di protesta, gli irriducibili sono meno di 400. In piazza Duomo né anarchici né esponenti dell’estrema destra. Il bilancio: 257 identificati, due daspo, 31 ordini di allontanamento, 49 multe e due indagati", così il Corriere il 20 novembre (https://milano.corriere.it/…/no-green-pass-milano-cosi-funz…). Il giorno dopo si parlava del Circo Massimo riempito dalla manifestazione. Non per dire che era pieno, ma che la Lucarelli s'è presa una testata (testata da stigmatizzare, beninteso) e che una barista è stata aggredita nel suo bar all'Aventino (che non è proprio al Circo Massimo ma va bene lo stesso).
Ora io il Circo Massimo me lo ricordo pieno di gente che manifestava contro una certa aggressione ad un certo articolo 18. E c'era Cofferati che parlava.
Qualcuno disse che quella manifestazione contribuì a fare cadere un governo (e la caduta di quel governo fu una gran cosa). Anni dopo il segretario di un partito sulla carta discendente da quella piazza quel certo articolo 18 lo fece fuori e non si mosse foglia.
Insomma un Circo Massimo pieno può contare oppure no.
Quanto alle strategie a tenaglia:

Take a look at the lawman
Beating up the wrong guy
Oh man, wonder if he'll ever know
He's in the best selling show
Is there life on Mars?

(e chi non si commuove ascoltando questo pezzo e' un... )


https://www.youtube.com/watch?v=ySh_YqtyZdM

 

lunedì 22 novembre 2021

PAXLOVID

 


Era l'8 di aprile 2021 quando Pfizer svelava la struttura di quello che ora è l'ingrediente principale di Paxlovid (PF-07321332 - ritonavir). Il candidato clinico veniva fuori rimpiazzando velocemente un altro farmaco sperimentale, somministrato per via endovenosa (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/2988056391413228 - l'altro farmaco sperimentale ora ha anche un nome, lufotrevir https://en.wikipedia.org/wiki/Lufotrelvir).
Se non ve ne ricordate, beh, non è colpa vostra. Probabilmente non leggete Chemical & Engeneering News, o Fiercepharma, e non conoscevate questa pagina. E nell'aprile scorso "quelli bravi" erano impegnati in... altro (1)
Quando pochi irrilevanti idioti parlavano dei farmaci antivirali come un asset strategico nella gestione della pandemia (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/04/httpswww.html) "quelli bravi" facevano finta di niente o sghignazzavano (quanto sghignazzano oggi i colleghi a cui racconto di qualcuno che andava dicendo che un'endovena va a finire nel fegato, aggiungendo "Eventually!").
Erano ancora i tempi in cui un'autorizzazione d'emergenza negli USA non faceva notizia, e se qualcuno postava dati pubblicati da uno sviluppatore di farmaci le smorfie si sprecavano (la fonte, il conflitto di interessi, etc etc).
Oggi, in assenza di articoli pirreviued e di autorizzazioni o approvazioni, sulla base degli annunci del produttori le pagine dei giornali si sono riempite prima di molnupiravir e poi di Plaxovid. E poi silenzio di tomba, anche se di Paxlovid EMA ha cominciato la rolling review e molnupiravir 
è stato approvato in UK . Come cambiano le cose (per rimanere le stesse)!

Comunque vediamo di mettere assieme il riassuntino facile. PF-07321332 è un inibitore della proteasi 3CL di SARS-COV-2. Come RdRp, che provvede alla duplicazione del genoma virale, anche certe proteasi sono attrezzi indispensabili della replicazione virale, e se inibisci 3CL blocchi la replicazione di SARS-COV-2.
Semplice no?
Non proprio.
Il mestiere di 3CL è tagliare via pezzetti a una proteina (la poliproteina virale, nello specifico). E lo fa utilizzando in primo luogo il suo sito attivo. Pensate al sito attivo come ad una serratura: un inibitore di 3CL è come una chiave che prima riesce ad entrare nella serratura e poi la blocca (ed è nello stesso modo che funzionano tanti altri farmaci che hanno altri bersagli).
Con gli inibitori di proteasi virali abbiamo una lunga familiarità, a partire da metà anni 90, quando i primi inibitori di proteasi di HIV cambiarono sensibilmente la storia del trattamento dei sieropositivi. Più recentemente gli inibitori di proteasi di HCV hanno avuto un ruolo di primo piano nel rendere l'epatite C curabile. Perché non si poteva curare con gli inibitori di proteasi di HIV? Sempre inibitori di proteasi sono, no?
Non proprio. Virus diversi, proteasi diverse, "serrature" diverse. E questa è una faccenda nota a quelli del mestiere (quelli che costruiscono chiavi, per intenderci) ma molto meno a chi le chiavi le usa: per questo nella primavera del 2020 sono stati somministrati fiumi di lopinavir (inibitore proteasi HIV) ai malati COVID gravi, to no effect. Non c'è da stupirsi, il Foye's per molti è un oggetto sconosciuto (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../il-foyes-e-i...).
Nel 2020 2 o 3 inibitori di proteasi di SARS-COV-2 sono arrivati sulle prime pagine dei giornali, ma per gli skilled in the art si trattava di vicoli ciechi (non si riusciva in nessun modo ad arrivare ad una attività ottimale. In breve 3CL non sembrava un bersaglio facile. Quindi Pfizer che sulla scorta di ottimi dati clinici fa domanda per una EUA a FDA ha avuto fortuna?
Sì e no. Ha potuto riciclare materiale che aveva in casa dai tempi di SARS 2003 (e non c'è niente di strano https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../covid-19...). Fortunatamente, questo sì, è venuto fuori che le 3CL di SARS-COV e SARS-COV-2 sono quasi uguali e che il loro sito catalitico è identico (serrature uguali). Il resto è storia recente.

Nota tecnica:
PF-07321332 è un pseudotripeptide. Essendo nato per la somministrazione per os si è posto il problema della sua stabilità nel tratto digestivo e al metabolismo di primo passaggio. Ma dato che gli inibitori di proteasi sono perlopiù pseudopeptidi e sono in giro da tempo, la soluzione era già disponibile: ritonavir, in uso da anni assieme a lopinavir per inibirne il metabolismo (e quindi a pari dose aumentarne la concentrazione sistemica).

Nota tecnica 2:
Un colpo di fortuna è stato forse il fatto che tra i mattoni (building blocks) usati per mettere insieme PF-07321332 ci sia quella stessa dimetilciclopropanoprolina (e scusatemi il non-IUPAC) che fu usata a suo tempo per boceprevir, inibitore di proteasi di HCV di prima generazione, ritirato dal mercato da Merck di fronte alla manifesta superiorità di ledipasvir/sofosbuvir. Se boceprevir è sparito il know per produrre quella prolina non lo è, e quindi la disponibilità del materiale esiste (ciclopropanazioni, quanti ricordi, quanti moccoli...)

mercoledì 10 novembre 2021

STATO DELLE COSE E UNA PAUSA

 

Tante cose non me le aspettavo.
Chi si ricorda anni 70 e primi 80, beh, anche ai tempi delle leggi speciali antiterrorismo non si era visto niente del genere. La ragione sanitaria, certo. Le manifestazioni contro il green pass sono più pericolose di Brigate Rosse, Prima Linea e NAP messi insieme.
Per quel che riguarda l'irrilevante lato CS invece mi ritrovo nella inaspettata posizione in cui tizio e caio ti propongono articoli per il blog, "per favore parla di questo libro" (e-book, in realtà) e via dicendo.
La risposta è di solito "Non si compra nulla, grazie, arrivederci". Ritrovarsi in qualche lista per il "product placement" poi fa veramente ridere. Casi come quello del monaco Gui Gou sono più unici che rari (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/3087974254754774).
Probabilmente qualcuno pensava che avrei finito per capitalizzare le briciole di visibilità ottenuta in qualche modo (libro, ospitate sui media, conferenze etc).
E invece no. Anche perché a me di "comunicare la scienza" importa tra 0 e meno infinito (piuttosto sentire raccontare la realtà di alcune discipline scientifiche come una favoletta bella mi ha spesso fatto incazzare).
Nell'ultimo anno e mezzo non sono mancati quelli che lamentandosi dell'infodemia pandemica hanno finito per avvantaggiarsene in un modo o nell'altro. Dovrebbe essere piuttosto evidente che l'etichetta CS non rientra in questa casistica.
Mi ripeterò: qua la storia non è mai stata promuovere qualcuno, o un marchio, ma promuovere temi. E da questo punto di vista devo dire che le cose andavano molto meglio 400.000 visualizzazioni di blog addietro.
Perché?
Perché la situazione è del tutto cristallizzata. Il "dibattito" non esiste più, esiste solo lo sventolare opposte bandiere.
L' esempio più eclatante in materia credo sia stato il caso Barbero. Al popolarissimo storico è bastato esprimere contrarietà al green pass all'italiana per essere immediatamente bollato come eretico (ed essere sulla bocca di ogni ultra' dei social).
Nihil sub sole novum, mi verrebbe da dire: questa pagina con il marchio dell'eresia ci è nata, vivendo i suoi ormai lontani primi mesi sotto il fuoco incrociato delle opposte fazioni. Forse ha finito per dimostrare che uno spazio piccolo piccolo per la laicità ancora esiste. Forse, davvero non saprei.
Perché se dopo 5 anni c'è ancora gente che arriva sotto i post (i post che evidentemente urtano) non avendo altro da dire che "non ci metti la faccia" o "guarda i like che ti arrivano", beh... Specialmente a questi ultimi NON ENTRA IN TESTA che like e condivisioni NON SONO APPLICAZIONI BIUNIVOCHE. Cioè se tizio mi mette un like non è che io metto il like a tizio, e lo stesso dicasi per le condivisioni. Ma questo è l'argomentone del grande co***one, e in fin dei conti io per questi argomenti sono un bersaglio di poco conto - vengono da gentaglia abituata a sostenere che Silvestri e Gandini "hanno dato benzina ai novax" (senza rendersi conto dell'abissale ridicolo dell'affermazione). Tra l'altro si tratta di gente che se si becca l'unica possibile risposta e reazione a questo tipo di commenti poi dice che qua "non si è aperti al dialogo". Esattamente le stesse reazioni che al tempo ebbero corvelvisti e fedeli della nanochiesa. Ecco, questo sì che è qualcosa che dovrebbe far pensare qualcuno, ma figuriamoci...
Cosa resta, alla fine?
Poco, tra cui "i lettori normali", probabilmente.
"Se ti dovesse cogliere stanchezza, rassegnazione o delusione che sia e percio' desiderio di smettere con il Blog ti chiedo di ricordare questo breve scritto per darti la possibilita' di NON farlo ed insistere ancora.
Abbiamo bisogno di te (e di altri "rarissimi" come te) nel dibattito scientifico. Per coerenza, per congruenza."
Questo mi ha scritto uno di loro, che evidentemente crede che ancora un dibattito esista. Posso rassicurare lui e gli altri che hanno timori del genere, smettere non è argomento all'ordine del giorno. Ma una pausa sì, serve. Non lunga come l'ultima, beninteso.

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...