giovedì 5 marzo 2020

DA DOVE VIENE IL VIRUS?



La risposta è ovvia: dalla Cina.
Ma da quando al Sacco hanno completato l'analisi del virus che circola in Lombardia sono aumentati gli interrogativi, perché non era direttamente collegabile alla Cina.
Questo semplice dato è stato giocato dalla comunicazione globale nel modo più bieco: la Cina ha potuto dire "Noi abbiamo un problema, ma non abbiamo originato un problema". In giro per il mondo sono cominciati ad apparire codognesi untori all'origine di nuovi casi e focolai, fino ad arrivare ad un'infografica CNN piuttosto infame, con l'Italia fonte del contagio globale.

Ma Trevor Bedford, genetista del Fred Hutchinson Cancer Reasearch Center di Seattle, analizza i genomi dei vari ceppi condisi in tempo reale su https://nextstrain.org/ncov?c=gt-nuc_241&dmin=2020-02-01&r=country .
E traccia l'albero genealogico del ceppo lombardo. Il legame con la Cina c'è, eccome, ma è indiretto. Il ceppo diffuso in Lombardia è direttamente collegato a quello isolato a Monaco di Baviera, che a sua volta è direttamente collegato alla Cina.

Già, la Germania. In Germania i giornali hanno parlato di un inusitato picco influenzale con un anormale numero di casi gravi. Ma non c'era verso di conoscere il numero di polmoniti virali tra gli ospedalizzati.
Alla fine, giusto ieri, il ministro della sanità di Berlino l'ha detto: c'è COVID-19, in Germania, e i casi registrati stanno crescendo (ma sui social la paranoia era cresciuta ed è radicata la convinzione che siano molti di più di quelli dichiarati dal governo) https://www.dw.com/en/coronavirus-is-now-a-worldwide-pandemic-german-health-minister-says/a-52634082
Ma la versione ufficiale è che un cittadino tedersco va a sciare in Alto Adige e il virus lo prende lì.
Germany/BavPat1/2020 è stato nascosto sotto il tappeto.

lunedì 2 marzo 2020

OUTBREAK, CRESCITA ESPONENZIALE ETC




La gente ha la memoria corta, oppure non ne ha proprio. Qualcuno si ricorda che tra le varie idiozie del 2017 giravano modelli dei casi di morbillo a crescita lineare e soprattutto a crescita esponenziale?
La cosa non aveva a che fare con la scarsa dimestichezza con i modelli dinamici delle malattie infettive. No, perché con l'influenza da anni quando si commentavano i dati si attendeva il picco epidemico, dopo il quale il numero di casi avrebbe cominciato a scendere. Ma per qualche motivo "l'emergenza morbillo" (che emergenza non era) nella testa di molti non si sarebbe conformata alla dinamica del fenomeno, non avrebbe raggiunto un massimo di casi per poi scendere: i casi avrebbero continuato a crescere nel tempo.
Questa cosa è favorita da un vezzo comune: la valutazione del tempo di raddoppiamento dei casi: i casi raddoppiano ogni x giorni.
E' esattamente quello che si dice oggi per COVID-19: i casi raddoppiano ogni due giorni, la progressione è esponenziale.
Questo perché si prende in esame un modello ad albero, come quello dell'immagine. E' esattamente il modello di cui si parla in questo articolo del corriere: https://www.corriere.it/cronache/20_febbraio_25/matematicadel-contagioche-ci-aiutaa-ragionarein-mezzo-caos-3ddfefc6-5810-11ea-a2d7-f1bec9902bd3.shtml
"Per visualizzarlo, basta immaginare che i contagiati siano delle biglie. Una biglia solitaria, il famigerato paziente zero, viene lanciata e ne colpisce altre due. Ognuna di queste ne colpisce altre due, che a loro volta ne colpiscono altre due a testa. Eccetera. È quella che viene chiamata una crescita esponenziale, ed è l’inizio di ogni epidemia. Nel primo periodo, sempre più persone vengono contagiate sempre più velocemente. Quanto velocemente, dipende dalla grandezza di R0 e da un’altra variabile fondamentale di questa matematica trasparente e decisiva: il tempo medio che intercorre tra quando una persona viene infettata e il momento in cui quella stessa persona ne infetta un’altra — una finestra temporale che, nel caso di Covid-19, è stimata a circa sette giorni."
Quella che viene descritta è una reazione a catena, e con R°=2 alla generazione n gli infetti I saranno:

I=2^(n+1)-1

Voilà: semplice semplice, esponenziale, infinitamente crescente. E sbagliata.
Perché? Qualitativamente dovrebbe apparirvi ovvio: il comportamento descritto è diverso da quello di un'ondata epidemica, che ha un andamento a campana: cresce piano, poi più velocemente, poi rallenta, raggiunge un massimo e decresce. La funzione esponenziale cresce e basta, rapidamente, senza fermarsi. Può essere usata per descrivere una limitata fase temporale, quella appunto in cui i casi raddoppiano ogni due giorni. Ma non è assolutamente in grado di dirti quanti saranno tra due, quattro o sei giorni. E' come stimare la posizione di un'auto in funzione della sua velocità ipotizzando che vada sempre a diritto, mentre in realtà potrebbe sterzare da un momento all'altro.
Se una funzione continua parte da zero, raggiunge un massimo e poi scende tra lo zero e il massimo ci sarà un punto, detto di flesso: è il punto in cui la crescita del valore inizia a diminuire (e la derivata seconda della funzione è zero). E un'esponenziale di flessi non ne ha.
Guardate il grafico dei casi in Lombardia: di flessi se ne osservano ben 2. Per ben due volte è sembrato che a livello regionale stessimo per raggiungere il massimo del picco. Questo succede perché la realtà di una regione in circostanze dei questo genere non è facilmente modellabile da una soluzione di un sistema di equazioni differenziali non lineari. Ma dalle soluzioni dei modelli compartimentali (di cui SIR è il più semplice), e sopratutto da anni di osservazioni di fenomeni analoghi, sappiamo che il picco epidemico arriverà. Forse tra due giorni, forse tra una settimana, forse tra due, ma arriverà.

PS: Giustamente un matematico mi fa notare delle imprecisioni: parlando della campana epidemica dovrei specificare che la funzione che la descrive è C2. Ma la curva epidemica non è un modello, è data dai casi registrati. Il termine flesso, applicato al fenomeno reale, è improprio, ma si riferisce comunque a un
punto in cui ΔI/Δt smette di crescere. Di sicuro prima di arrivare al picco epidemico si osserverà un numero dispari di punti del genere...

sabato 29 febbraio 2020

CORONAVIRUS - SETTE GIORNI DAL PAZIENTE 1

LE COSE SERIE


In Francia sono convinti che la cura per COVID-19 ci sia e costi poco (clorochina fosfato, l'antimalarico) quindi il problema non esiste, perché lo dice Didier Raoult (https://fr.wikipedia.org/wiki/Didier_Raoult). Raoult e fan della clorochina si appoggiano ad uno studio cinese (https://t.co/7xqFWCWr5s?amp=1). "Expert consensus recommen chloroquine phosphate tablet, 500mg twice per day for 10 days for patients diagnosed as mild, moderate and severe cases of novel #coronaravirus pneumonia and without contraindications to chloroquine. ", twitta un medico messicano.
Eccellente. Un grammo di clorochina a giorno per os e forse si osserva una mitigazione della polmonite virale.
Possiamo aggiungere la cosa all'elenco delle buffonate (lopinavir/ritonavir, tamiflu, le 14 erbe cinesi, etc).
Nel frattempo è iniziato un altro trial su remdesivir in territorio americano, sponsorizzato da National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), agenzia di NIH. Per dire che mentre qua si minimizza variamente, si lamentano le quarantene come misura eccessiva, si parla di "virus che non conoscono frontiere" (parole del Ministro della Salute), si scaricano responsabilità su sanitari colpevoli di non aver applicato protocolli inesistenti o non pervenuti, oltreoceano il tema è strategico e il governo federale interviene direttamente.


L'URGENZA POLITICA: SCARICARE LA RESPONSABILITA'

Questi sarebbero i tempi in cui le osservazioni politiche sono sterili e controproducenti, giusto? “È il momento dell’unità, non della polemica” (https://tg24.sky.it/politica/2020/02/26/coronavirus-italia-conte.html?social=twitter_skytg24_photo_null), ma il vero imperativo etico pare che sia salvarsi le terga (o la poltrona).
Ok, oggi ormai ci saranno i pontieri all'opera, ma ieri?
Ieri i NAS negli ospedali del lodigiano "per accertamenti riguardanti le dinamiche e le eventuali cause della diffusione dell’epidemia di coronavirus." (https://www.ilcittadino.it/cronaca/2020/02/26/coronavirus-controlli-dei-nas-negli-ospedali-di-codogno-e-lodi/slMGNrXTkki5xjrWJr9yx3/index.html e ricordo che i NAS sono alle dipendenze di MinSan).
Sarebbe a dire, non un team di ispettori ministeriali (magari infettivologi con esperienze di outbreak epidemici).
I NAS. La lettura dell'articolo sul Fatto è allucinante: le disposizioni cambiavano (non venivano aggiornate, cambiavano) nello stesso fatidico giorno 20, in cui venivano prescritte le mascherine FFP2, mentre prima andavano bene quelle chirurgiche (https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/26/coronavirus-procura-di-lodi-indaga-su-ospedali-dopo-notizie-di-stampa-e-parole-delle-istituzioni-lazienda-sanitaria-paziente-uno-non-era-sospetto-abbiamo-contenuto-il-contagio/5718016/?utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1582736970)
Una nota sulle maschere: oggi (ma forse le disposizioni sono cambiate ancora) sono FFP2, da noi, ma CDC prescrive le N95, che corrispondono a FFP3.
L'intervento dei NAS, inappropriato ai fini sanitari, per qualcuno forse efficiente ai fini politici. Perché il Presidente del Consiglio lo ha fatto intendere chiaramente: il governo non c'entra, è colpa dei sanitari. E si è lanciato in un' offensiva mediatica che è rimasta sullo stomaco a più d'uno (https://m.dagospia.com/voci-colle-furente-sovraesposizione-conte-ha-alimentato-228074)
Nel frattempo c'è chi ironizza sul fatto che una collaboratrice di Fontana sia positiva al virus e che lui stesso sia in quarantena, come se la cosa abbia un qualche significato. Bah.
L'unica cosa che dimostra è che il virus è democratico e non distingue tra ricchi e poveri, politici e comuni cittadini. E' quel che ha detto in un discorso il sottosegretario alla salute iraniano Iraj Harirchi, malato di COVID-19 (https://www.bbc.com/news/world-middle-east-51628484). In Iran la situazione è molto seria, e di COVID-19 è morto il primo sanitario, un'infermiera. E non era anziana.


PENSIERO MAGICO E PLACEBO A PALLA

L'epidemia COVID-19 ha prodotto due epidemie secondarie (e intrecciate): una di idiozia fulminante, l'altra di pensiero magico.
Ne abbiamo già viste diverse, del genere: l'Hail Mary Protocol, la clorochina in pasticche, le erbe cinesi.
E ogni giorno che passa viene superato un limite.
Ricciardi dice che i bambini sono meno sensibili al coronavirus perché protetti dalle vaccinazioni. Quale vaccinazione li protegge dal coronavirus? Tutte? Boh. Evidenze? Nessuna. Razionale? Manco a chiederlo.
Contemporaneamente si passa oltre l'a-razionale per sconfinare nell'irrazionale più puro: Pregliasco dice che l'antiinfluenzale non protegge dal coronavirus ma... impedisce di avere paura.
Evidenze? Nessuna, ovviamente (che poi ti ci voglio, a dimostrarlo). Ma prendiamola per buona: effetto placebo a palla! E allora palline di zucchero come se piovesse, che tanto è uguale.
E' in questo modo, tra un'amenità e l'altra, che si chiude la finestra delle opportunità. Meglio così, le correnti d'aria provocano malanni di stagione.



I MORTI DI SFIGA


L'ultima frontiera della minimizzazione è il negazionismo, e trova casa sul Corriere.
La presente ondata influenzale, si dice, riguarda 700.000 persone e ha fatto 300 morti.

Ecco, a fare 300 morti di COVID-19 potrebbero bastare 15.000 casi di coronavirus (che farebbero collassare il sistema sanitario), quindi è bene non arrivarci (https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_febbraio_24/coronavirus-vittime-sono-davvero-morte-covid-19-7b733736-56e8-11ea-b89d-a5ca249e9e1e.shtml).
C'è un partito dei minimizzatori che lamenta l'eccessività delle misure di contenimento, sventolando striscioni con su scritto "Misure eccessive, contenimento inutile". Ed è un partito appoggiato da un partito politico in carne e ossa, uno a caso... Questa cosa ha provocato la perplessità e la reazione anche di commentatori che fino all'altro ieri si preoccupavano in primis dell'allarmismo (e ad una settimana dall'arrivo del paziente 1 all'ospedale di Codogno devo dire che avevano ragione a preoccuparsi)

Il partito dei minimizzatori ha trovato il suo portabandiera ufficiale, che non è la dottoressa Gismondo ma il Dott. Bassetti (https://www.quotidiano.net/cronaca/coronavirus-mortalita-1.5049364): non ci sono morti per coronavirus! Ci sono solo morti CON il coronavirus. Questa cosa a me ricorda molto "HIV non provoca AIDS, ci sono solo malati di AIDS con HIV".
E quindi?
In Cina hanno cominciato a venir fuori polmoniti gravi a dicembre. Ma non era un nuovo coronavirus, bensì sfiga. Sfiga contagiosa, visto che se l'è presa pure Li Wenliang, il medico cinese che per primo notando queste polmoniti gravi e atipiche diede l'allarme (e mal gliene incolse https://www.corriere.it/esteri/20_febbraio_06/coronavirus-ha-ucciso-li-wenliang-dottore-che-primo-aveva-l-allarme-ed-era-stato-censurato-fed0fee6-48f2-11ea-91e8-775bd36e4cb6.shtml).
Quindi il coronavirus c'è, ma non provoca né patologie né morti. E' la sfiga che è letale.

E IL BESTIARIO? E IL CEPPO?

Topi vivi, pipistrelli, pangolini, serpenti e cani, codognesi che spuntano come funghi in qualsiasi parte del mondo venga rilevato il virus, mascherine davanti alle telecamere, ambasciate etc... No, il bestiario si commenta da solo.Anche il "ceppo italiano" si commenterebbe da solo, non fosse al centro di una colossale operazione di rebranding: SARS-2-CoV made in Italy. Che fa francamente schifo.

mercoledì 26 febbraio 2020

CORONAVIRUS - DON'T PANIC : β E R°




A Shangai e Pechino la vita non è finita con COVID-19. Non ci sono motivi per cui finisca in Italia. Pure nelle zone di quarantena.
Se le direttive vi possono sembrare eccessive (e già lo sembrano) o stupide (non ho dubbi che lo sembreranno) cercate di non essere ancora più eccessivi o stupidi. Prestate maggior attenzione a anziani e persone con patologie croniche: la prima protezione spetta ai nuclei familiari.
Se non siete in zone di quarantena ma lì avete affari o affetti non fate i furbi, rischiate di nuocere a voi stessi e agli altri. Tanto se provate a fare i furbastri vi beccano (https://www.huffingtonpost.it/entry/tre-insegnanti-fuggono-da-codogno-nellavellinese-in-quarantena-le-famiglie_it_5e538a61c5b6b82aa6556607).
Una situazione del genere, come terremoti e inondazioni, tende a far venire a galla quanti pescano nel torbido, quindi tenete gli occhi aperti. Non andate a caccia di farmaci, né pensate all'autosomministrazione: l'antivirale russo lasciatelo a russi e indiani, la cura più promettente, remdesivir, non è ancora approvata e funziona solo per endovena, quindi deve essere somministrata in contesto ospedaliero. Non vi venga in mente di fare niente per conto vostro, potreste lasciarci la pelle per un'idiozia.

Dette queste quattro banalità (che mi sono parse necessarie alla terza volta che qualcuno mi ha chiesto dove si possa comprare remdesivir), passiamo ad altro. Potrebbe aver ragione Ilaria Capua, e io me lo auguro (https://www.fanpage.it/attualita/coronavirus-perche-la-sua-grande-diffusione-in-realta-e-una-buona-notizia/amp/?__twitter_impression=true): Il Coronavirus è molto meno letale di quanto temevamo. A me sembra abbastanza improbabile che la letalità in Italia finisca per essere uguale a quella a Wuhan. Il tempo saprà darci una risposta, è presto per avere certezze e i numeri cambiano di giorno in giorno.
La cosa sicura è che Codogno ci ha colto con la guardia (colpevolmente) abbassata. Ora che è stata finalmente alzata continuiamo a tenerla così, se no non si finisce più.
Quanto alla facilità di contagio, due considerazioni analitiche.

Anche se non è esattamente applicabile a situazioni presenti guardate l'equazione dell'immagine: I sono gli infetti, S i suscettibili.
Nei modelli dinamici delle infezioni R sta per il numero di nuovi casi generati da un infetto, e non è costante durante l'outbreak. R°, basic reproductive number (che non è una costante è una cosa diversa: diciamo che esprime una media). E' quello di cui si parla oggi dicendo che è circa 3.
Nel modello SIR più semplice R°=β/γ : β e γ sono isomorfe a costanti cinetiche, la prima è la velocità di contagio, la seconda la velocità di guarigione (e passaggio al gruppo degli immuni, cosa che con COVID-19 pare non sia fatto certo o definitivo, visto che si parla di reinfezioni).
β cioè incorpora il meccanismo di diffusione, Perché due molecole reagiscano tra di loro, o perché un'infezione possa essere trasmessa da un infetto a un suscettibile, deve verificarsi un contatto efficace.
NON TUTTI I CONTATTI SONO EFFICACI. I modi per minimizzarne l'efficacia li state sentendo ripetere e ripetere: mantenere le distanze, lavarsi le mani etc.
Riguardo COVID-19 è largamente dubbio che un soggetto asintomatico possa generare contatti efficaci, cioè infettare qualcun altro. E' vero che il 38enne grave a Codogno ha infettato immediatamente l'infermiere del triage, ma il paziente era tutt'altro che asintomatico, e con un'infezione largamente avanzata (quindi in grado di diffondere una carica virale sufficientemente alta).
Quanti sono ossessionati dalla Diamond Pricess si ricordino delle dichiarazioni dell'infettivologo giapponese che ha detto che a bordo era il caos, e che nessuno dei criteri per gestire una situazione del genere era stato posto in atto.
Le misure prese in Lombardia possono essere efficaci nel contenimento degli outbreak. Con un po' di fortuna e protocolli che alla fine vengono implementati l'emergenza potrebbe durare meno del previsto.

lunedì 24 febbraio 2020

UN CERTO SOFT SPOT: IL RAZZISMO

Se c'è un comportamento odioso è la discriminazione di esseri umani sulla base di appartenenza etnica, nazionale, genere, aspetto, credo religioso o politico, orientamento sessuale. E la cosa dovrebbe essere ovvia.
Ma come tanti altri questo principio è stato negli anni frainteso, distorto, applicato a sproposito: recente caso eclatante, per liberarsi di una dipendente critica nei confronti di una dirigenza oppressiva (https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=2572549836297221&id=1971621999723344).

Per esempio pare brutto parlare di TBC, e specialmente di TBC in asili, materne elementari, medie. Una patologia che riguarda principalmente due categorie, malati di AIDS e immigrati. Ok, ci saranno anche casi collegati a condizioni di vita di estrema miseria e una quota di infezioni contratte in territorio italiano, ma per la TBC resistente e quella estremamente resistente non ci sono santi: sono importate. E quindi parlare di TBC non è elegante, e infatti casi e focolai rimangono confinati nelle cronache locali, sia mai che tocchino la stampa nazionale o un TG. 
Ma quando si arriva a parlare di Cina le cose si complicano.
Se c'è stato di recente un tema politicamento corretto è stato quello del climate change. E specialmente in Italia ci si è sempre ben guardati di parlare dell'elefante nella stanza, cioè la Cina (sia quanto a ozone depleters che quanto ad emissioni di CO2). Arriva COVID-19 e la cosa diventa eclatante, ma non se ne parla troppo (https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/22/coronavirus-fabbriche-ferme-in-cina-100-tonnellate-di-emissioni-in-meno-greenpeace-frena-e-solo-un-effetto-temporaneo/5713229/).
Alcune ONG hanno difeso a spada tratta Cina (e India) quando si parlava di proprietà intellettuale di farmaci e indirettamente del (pietoso) livello di compliance GMP nei due paesi (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/02/epatite-c-medecins-sans-frontieres-vs.html).
Quando è venuta fuori la questione delle nitrosoammine nei sartani e nella ranitidina in molti hanno semplicemente taciuto. Hanno taciuto sul servizio di Report che parlava dei generici made in Chindia. Silenzio, e non generiamo allarme.
Parliamoci chiaramente: intrecciata al tema lotta alla sinofobia c'è una questione immensa: su ogni punto di export cinese ci sono occidentali che ci guadagnano (e molto più di quanto ci si guadagni in Cina). Di mezzo c'è una immensa montagna di soldi. Per questo l'inclusività e la lotta al razzismo (o allo stigma  ) hanno finito per essere un tema che lascia abbastanza indifferente una working class crescentemente impoverita e su cui vengono scaricate le passività dell'economia finanziaria globalizzata

https://zafferano.news/il-cameo/z48-il-banchiere-svizzero-assicura-il-cigno-nero-lo-teniamo-a-cuccia?uid=5803&aid=442&ch=newsletter&data=647cfaee4bac87b2013e916012a505c6

Porsi il problema della discriminazione anticinese dopo ground zero (Codogno) è rifiutarsi di rimodulare il proprio rapporto con la realtà delle cose; a Codogno il virus non è piovuto dal cielo, come certi titoli suggeriscono (https://www.repubblica.it/cronaca/2020/02/22/news/cornavirus_direttore_oms_allarme_contagi_italia-249308089/?ref=search) :è di importazione, e che l'importatore sia italiano o cinese è irrilevante. In più la discriminazione anticinese può diventare antiavellinese in un amen, basta niente:https://www.huffingtonpost.it/entry/tre-insegnanti-fuggono-da-codogno-nellavellinese-in-quarantena-le-famiglie_it_5e538a61c5b6b82aa6556607
In breve, la razza c'entra poco, e c'entra molto la paura che da sempre accompagna gli eventi epidemici.

Ma "il razzismo" pare sia il soft spot di molti: quando è anche solo supposto, quando un tema potrebbe averlo come risvolto,  interviene una apparente sospensione incondizionata del pensiero razionale.
Criteri di questo genere (cancellare l'origine del virus) sono stati prioritari anche nei lavori di OMS.
Perché il battesimo ufficiale della sindrome prodotta dal nuovo coronavirus è stato presentato da OMS come un fatto rilevante?
Perché era urgente cancellare l'associazione tra sindrome e virus e Cina o più in generale sud est asiatico.
Cosa inutile nell'immediato, perché oggi l'associazione è indelebile e inequivocabile. Ma in prospettiva, tra qualche anno, le cose potrebbero cambiare.
In questa chiave, a OMS (WHO) non sono contenti riguardo il nuovo nome del virus, SARS-CoV-2.
"L'agenzia non prevede di adottarlo.Nell'ottica della comunicazione del rischio, usare il nome SARS può avere conseguenze non volute, cioè creare un timore non necessario in alcune popolazioni, specialmente in Asia, che è stata colpita più delle altre regioni dall'epidemia di SARS del 2003” , scrive un portavoce di OMS a Science in una mail. “Per questa e altre ragioni nelle comunicazioni pubbliche OMS si riferirà al virus come 'il virus responsabile di COVID-19', o 'il virus COVID-19'
Science titolava: "Update: ‘A bit chaotic.’ Christening of new coronavirus and its disease name create confusion" (https://www.sciencemag.org/news/2020/02/bit-chaotic-christening-new-coronavirus-and-its-disease-name-create-confusion)
Quali sono le ragioni altre di cui parla il portavoce OMS? Si può ipotizzare che si tratti di non urtare la sensibilità cinese, visto che questa crisi per il governo cinese è in primis geopolitica ed economica

Ah, sul fronte migrazioni, tema inscindibile da quello del razzismo COVID-19 ha appena cominciato a creare problemi (https://morningstaronline.co.uk/article/w/coronavirus-outbreak-should-not-serve-as-a-pretext-to-stop-the-ocean-viking-charity-says). Nei prossimi due mesi la situazione potrebbe peggiorare, visto l'allarme di OMS riguardo la situazione africana

domenica 23 febbraio 2020

NIENTE PANICO - MA DETTO CIO'...


POMPIERI E CAVALCATORI: LA TRISTE COMMEDIA ALL'ITALIANA DELLA PANDEMIA POLITICIZZATA

Nessuno si ricorda più di quando, due anni e mezzo fa, un bimbo leucemico moriva di morbillo a Monza. Una vicenda che non aveva a che fare con tassi di vaccinazione pediatrica bassi, ma con protocolli inadeguati in ospedale come in famiglia per proteggerlo da qualsiasi infezione (https://primamonza.it/cronaca/monza-morto-al-san-gerardo-bimbo-leucemico-contratto-morbillo-reparto/). La famiglia ebbe la sfortuna di vedere il proprio lutto fagocitato nella canea del "dibattito", politico e non, sul DDL Lorenzin.
Lo stesso accade per il primo morto da coronavirus in Italia (a ruota è arrivato il secondo https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/02/22/coronavirus-secondo-morto-italia_yY8Pq00fnVPZ1TIZzM4O8H.html  e poi è stata una questione di bolletini medici che cambiano giornalmente). Una morte cavalcata col trivialissimo "chiudere tutto" da una parte, e minimizzata da chi per un mese e spiccioli si è impegnato a minimizzare e parlare d'altro (il razzismo).
C'è un'enorme responsabilità politica, che non ha niente a che fare con il decesso in Veneto.
Ha a che fare con il fatto che per quasi due mesi in molti hanno allertato: "Attenti a non versare il latte" e sono stati liquidati come allarmisti, seminatori di panico, fascioleghisti (sic). E invece il latte è stato versato, minimizzando il rischio e le misure per contenerlo, in ragione di più alti scopi e più gravi emergenze (il razzismo). Peccato, davvero, che a questo giro avessero ragione Burioni, Lopalco, Ilaria Capua. Inascoltati, anzi accusati di suscitare il panico.
E a "ground zero" è successo questo:
"A Codogno, in provincia di Lodi, il primo caso riguarda un 38enne, originario di Castiglione d'Adda, ricoverato in prognosi riservata, che non viene spostato, perché in terapia intensiva. Il ragazzo è in ospedale da due giorni dopo che era stato mandato a casa in seguito alla prima visita al pronto soccorso, dopo i primi sintomi registrati il 15 febbraio scorso. Ma la situazione è poi degenerata. Mentre il suo medico di base ha la polmonite. Tra i contagiati ci sono poi la moglie incinta del 38enne, un'insegnante in maternità all'ottavo mese, e un amico dell'uomo con cui praticava la corsa, che sono stati portati all'ospedale Sacco di Milano. Il bilancio si aggiorna anche con tre pensionati, fra i 70 e gli 80 anni, di Castiglione d'Adda, che avrebbero frequentato il bar di proprietà del padre del podista. Fra le positività, risultano anche cinque tra medici e infermieri dell'ospedale di Codogno e tre pazienti del nosocomio. Poi, in serata, il 15esimo caso relativo a una donna del Lodigiano." (https://www.iltempo.it/home/2020/02/22/news/coronavirus-primo-morto-italiano-1284253/)
La completa impreparazione, l'assenza di protocolli a cui fare riferimento: l'emergenza globale OMS l'aveva annunciata giorni e giorni fa, ma il coronavirus arriva in Lombardia e succede e succederà quel che era successo a Wuhan: la seconda ondata di contagiati costituita da medici e personale ospedaliero.
La responsabilità politica, immensa, ricade su un governo e su un partito, che già stanno facendo di tutto per cambiare linea. Il che è un bene.
Ma è per me è impossibile non condividere le considerazioni di Toni Capuozzo

E' una classe politica modesta, che si tratti di Europa o di Libia, di tasse o di istruzione, di ricerca o di reddito di...
Pubblicato da Toni Capuozzo su Venerdì 21 febbraio 2020

giovedì 20 febbraio 2020

IL DOGMA, LE SCIENZE, LASCIENZA, IL DUBBIOH




«On est bien près de tout croire quand on ne croit rien», scrisse Chateaubriand. Sicuramente la cosa sarà stata indagata dalla psicologia analitica, ma, detto terra terra, l'essere umano in media ha bisogno di un principio esterno a sé (in realtà interiorizzato) da prendere come punto di riferimento nella sua esistenza.
La versione nobile (e non banale) della cosa è nel famoso aforisma kantiano "Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me".
Quella terra terra è che poi si è finiti per sostituire il Papa con Baffone, o col tipo al governo in un certo ventennio e via dicendo. E con la morte delle ideologie?
E con la morte delle ideologie va bene anche la "fede nella Scienza". Non a caso ho usato la maiuscola: il riferimento è a Isabelle Stengers (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/12/il-terzo-ladro.html) che distingue tra Scienza con la "S" e pratica scientifica. Invito alla lettura del suo "In catastrophic times - Resisting the incoming Barbarism" : il barbaro che avanza non è certo la gonfiata (sui media) deriva antiscientifica, che appare più che altro come epifenomeno.
Vebendo a vicende italiane degli ultimi due anni la "fede nella Scienza" è stata promossa al punto che mi ricordo su twitter un medico che affermava che "il vaccino è il sacramento laico", che davvero non è niente male, come uscita. Se il vaccino (quale?) è un sacramento, chi lo somministra è un sacerdote. I medici come casta sacerdotale, e poi magari si parla a sproposito di nuovo medioevo. Priceless.
In un contesto del genere il motto fondativo della Royal Society ("Nullius addictus verba iurare magistri"), alla radice delle scienze galileiane diventa eresia. Ogni critica e considerazione non conforme al dogma viene stigmatizzata a priori.
Con questo non intendo che ogni dissenso sia espressione di "portatori di Verità" perseguitati (è così che gli "anti" percepiscono sé stessi).
Parlavo di epifenomeno, prima: guarda caso il dissenso si organizza perlopiù esattamente nelle stesse forme che a parole contrasta. E' "Verità" contro "Verità", "Scienza" contro "Scienza" (o come schematizzato da Starbuck, Lascienza vs la scienzah).
E recentemente siamo arrivati pure Verità contro Verità che in realtà è dubbioh epistemologico vs tutti o quasi.
Il filosofo più sbeffeggiato della rete twitta: #coronarvirusitalia Cosa sta davvero accadendo in Cina? La verità sconvolgente che non vogliono si sappia https://www.youtube.com/watch?v=72wyV_cuGtc&feature=emb_logo ":
cosa vuoi parlare di dati solidi o meno, meglio un solido dubbioh su cui fondare laqualunque nella solita salsa, ricordando che se non è dimostrato è quasi di sicuro vero. Sì, decisamente sull'accezione di dubbio c'è da discutere, e tanto: quante volte qua sotto è arrivato qualcuno dicendo che chi scrive e tutti gli altri devono dubitare di qualsiasi - mentre costui per niente al mondo avrebbe dubitato delle proprie convinzioni?

Tutto ciò è a mio modesto parere la cifra della barbarie incombente. In realtà non è più incombente, è già qua. L'abbiamo ben vista all'opera da noi negli ultimi 3 anni.

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...