domenica 6 settembre 2020

COME SI GESTISCE LA SANITA' PUBBLICA? COL FAVORE DELLE TENEBRE



E non è una novità.
C'è un tempo in cui generare allarme o ansia è controproducente, e un altro tempo in cui è doveroso?




Non da ieri hanno cominciato a volare gli stracci. Personalmente non nutro tutta questa stima per un CTS il cui coordinatore, Miozzo, appunto, ha dimostrato in passato di non saper né usare né tenere sulla faccia una mascherina - per esempio non capirò mai che ci fa un pediatra come Villani, nel CTS, uno che ha sempre brillato per spessore tecnico e onestà intellettuale - si fa per dire : https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/02/lininfluenza-di-chiamarsi-b-o-plp.html  dal rischio teorico alla mascherina dai tre anni in su https://sip.it/2020/07/09/villani-per-i-bambini-mascherina-dai-tre-anni-possono-essere-contagiosi-come-gli-adulti/.
Due punti su questa intervista: a febbraio il worst case scenario da 600.000 casi era da nascondere, a maggio quello da 150.000 casi era da cavalcare.
Dimostrazione di come ci sia una vasta area convinta che senza spargere il panico o l'ansia la gente smetterà di comportarsi in maniera responsabile. E dimostrazione che questa area coincide con quella che tra gennaio e febbraio si preoccupava in primis di non spargere allarme o ansia. E parliamo dell'area al governo del paese.
“Siamo prontissimi, continuiamo costantemente a aggiornarci con il Ministro Speranza, abbiamo adottato tutti i protocolli di prevenzione possibili e immaginabili”, aveva dichiarato Conte in TV il 27 gennaio (https://www.lastampa.it/rubriche/lato-boralevi/2020/03/26/news/conte-e-il-giudizio-della-storia-1.38640207). E invece Miozzo conferma che non c'era un piano pandemico, non c'erano le mascherine per gli ospedali, né chirurgiche né DPI, non c'erano posti in intensiva e non c'erano reagenti per i tamponi.
Inoltre, finalmente, Miozzo avoca a sé l'invenzione della "mascherina di comunità". Era ora, non poteva più andare sulle bocche di tutti come figlia di nessuno.
Non solo: conferma che il CTS si era pronunciato per le zone rosse a Alzano e Nembro ma il governo non ha voluto farle.
Ma ovviamente il governo ha insistentemente declinato la propria responsabilità politica, indicando il CTS come fonte delle sue decisioni.

E no, il CTS non ha fatto questo lavoro eccezionale: se ne era accorto Marco Bella, quando alla Commissione Scuola della Camera era stato presentato un documento tecnico le cui affermazioni non erano derivate da nessuna fonte, da nessun apparato bibliografico, da niente (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/06/la-resa-dei-conti-o-il-conte-delle-rese.html).
Chi in un modo o nell'altro ha fatto il miracolo sono stati i cittadini italiani, che nel complesso si sono comportati responsabilmente, anche quando i media e la politica scaricavano la responsabilità del disastro addosso alla loro supposta dissennatezza. E che si sarebbero meritati trasparenza, perché trasparenza e democrazia vanno a braccetto, o almeno così un tempo si pensava. Invece hanno avuto quello che il governo era capace di dare: propaganda, fumogeni, scaricabarile (
https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/04/covid-19-italia-lallerta-ignorata-la.html).



sabato 5 settembre 2020

A 50% BULLSHIT BASED SOCIETY



David Graeber, antropologo della London School Of Economics, anarchico, è morto a Venezia a 59 anni. Non lo avevo mai sentito nominare prima dell'uscita di Bullshit Jobs, libro che ha avuto una certa fortuna, e per il più ovvio dei motivi: moltissimi sentendo parlare di bullshit jobs avevano presente fin troppo bene l'argomento, avevano osservato il fenomeno per anni (o ne avevano fatto parte) senza però formalizzarlo, incapaci di sistematizzarlo. Nel 2018 arrivava Graeber e bang! eccolo lì, nero su bianco.
Nel libro Graeber diagnosticava e delineava l'epidemiologia dei "lavori inutili di cui nessuno vuole parlare", espandendo l'intuizione avuta con un articolo di cinque anni prima, riassumibile dalla frase "se tutti i lobbisti e gli avvocati corporate del mondo sparissero istantaneamente nessuno se ne accorgerebbe, neanche i loro clienti" (https://www.newyorker.com/books/under-review/the-bullshit-job-boom). E pure un collega raccontava a un noto blog del settore che passando dalla ricerca medchem alla consulenza per l'innovazione gli bastavano due presentazioni powerpoint per fare quello che era stato il suo stipendio di un anno.
La stima di Graeber era che nella società occidentale contemporanea circa il 50% dei lavori sono "bullshit jobs". E che nessuno voleva calcolare il costo sociale del fenomeno.
Ecco un passo significativo del libro:

"Assai pochi tra gli economisti hanno davvero provato
a misurare il valore sociale complessivo di differenti professioni; per molti probabilmente l'idea in sé è una perdita di tempo; ma quelli che ci hanno provato tendono a confermare che esiste in effetti una proporzionalità inversa tra salario e utilità. In un articolo del 2017 gli economisti americani Benjamin Lockwood, Charles G. Nathanson e E- Glen Weyl misero assieme la letteratura esistente sulle "esternalità" (costi sociali) e sugli "effetti di spillover" (benefici sociali) associati con diverse professioni ad alta retribuzione, per vedere se era possibile calcolare quanto ciascuna professione sottrae o aggiunge all'economia complessiva. Concludevano che mentre in alcuni casi - evidentemente associati alle industrie creative - i valori coinvolti erano troppo soggetti a valutazioni soggettive, in altri casi una certa approssimazione era possibile. Le loro conclusioni: i lavoratori più socialmente utili il cui contributo poteva essere stimato sono i ricercatori medici, che aggiungo 9 dollari di valore sociale complessivo per ogni dollaro di stipendio. Quelli meno utili erano quanti lavoravano nel settore finanziario, che mediamente sottraggono 1,80$ di valore sociale per ogni dollaro di stipendio (e ovviamente i lavoratori del settore finanziario sono pagati molto molto bene).
Ecco il bilancio complessivo:
ricercatori: +9
insegnanti:+1
ingegneri:+2
consulenti e professionisti dell'Information Technology:0
avvocati:-2
pubblicitari e professionisti del marketing:-0.3
manager:-0.8
settore finanziario:-1.5 "

Queste considerazioni, per quanto suonino sensate, mi sono sembrate il frutto di un'ottica anglosassone (specialmente per quel che riguarda gli avvocati). Se dovessi pensare a quali sono, a pelle, i bullshit jobs più cospicui che mi è capitato di incrociare, mi verrebbe da dire tecnologo e innovation manager.


mercoledì 2 settembre 2020

SU UN PIANETA LONTANO LONTANO... - by Starbuck


Prologo: Gentili viaggiatori buongiorno e benvenuti su Z Reticoli. Z Reticoli è lontano da voi, anche se potrebbe sembrarvi terribilmente vicino: diciamo che da noi, data astrale 22 giugno 2020, siamo “distanti ma vicini” (https://m4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP/UMC/malattie_infettive/Coronavirus/Distanti_ma_vicini.pdf ) ma non ci offenderemo se voi continuerete ad applicare l’extreeme social distancing. 
Da metà primavera circa mi sto dilettando delle avventure di un pianeta lontano lontano: Zeta Reticoli. Un pianeta i cui abitanti (ma voi non lo sapete, segreto dell’area 51 shhhhhhhhhhh) si miscelano continuamente con i nostri e viceversa, passando barriere transdimensionali... (solo che su Z reticoli li chiamano più semplicemente “Frontalieri”). Strani forte quelli là, sembrano uguali a noi, a parte la storia del cioccolato e della benzina che costa meno del diesel... comunque, la serie mi sta appassionando anche perché è... tutta in un simil-italiano! e non rischio mal di testa coi sottotitoli in inglisc.
Li sto seguendo anche perché  pure nel loro mondo è capitata una sfiga simile alla nostra... tipo... simile... a quella storia del COVID... però non deve essere proprio la stessa... oppure la genetica deve essere diversa perché in qualche modo sembra stiano risolvendo ( https://www.tio.ch/svizzera/attualita/1440288/svizzera-tanner-ondata-coronavirus-infezione,https://www.larivista.ch/covid-19-in-svizzera-non-ci-sara-una-seconda-ondata/ ). Addirittura alla loro data astrale del 28 maggio, non solo avevano già riaperto le scuole da un pochetto ma c’erano Z-reticolesi (tale Tanner, membro della task force scientifica istituita dalla Confederazione Z-reticolese sulla Z-Covid-19) che invitavano a “rilassarsi” perché di sicuro da loro “non ci sarebbe stata una seconda ondata”. 
“Forse”, ho pensato io, “perché su Z Reticoli non c’è il mare e quindi non hanno le onde”. 
O forse, come insinua qualcun altro, fan storico della seria, perche’ hanno gestito il problema. Seguendo i bollettini giornalieri estivi –simili per certi versi a quelli del nostro mondo- ( https://www.tio.ch/ticino/cronaca/1458745/contagi-ticino-cantone-diffusione-emergenza ) quello che spiccava era una incredibile differenza nella comunicazione: rassicurvano, continuavano a dire “qua su Z-reticoli stiamo facendo bene, avanti cosi’”, imperterriti!
L’11 maggio (sempre data astrale, eh..) su Z Reticoli erano già riprese anche le lezioni scolastiche, (https://www.swissinfo.ch/ita/istruzione-e-covid-19_incertezza-alla-riapertura-delle-scuole-in-tempo-di-coronavirus/45751306) con qualche perplessità ma con una altissima percentuale di partecipazione. Il documento su cui si basava la ripresa prevedeva il ritorno in classe all’insegna della massima normalità, soprattutto per i più piccoli. 
Il DECS (corrispondente del nostro MIUR per il canton Z-Ticino) aveva chiesto il 19 giugno (giorno del termine delle lezioni) agli istituti scolastici di prepararsi e predisporsi per l’inizio delle lezioni ad agosto secondo 3 scenari: in presenza, didattica mista, didattica da remoto (https://www.tvsvizzera.it/tvs/anno-scolastico-2020-21_come-riaprir%C3%A0-la-scuola-ticinese-/45907634   ). Il 10 agosto sarebbe seguita comunicazione del riavvio dell’anno scolastico.  Se vi prendete la briga di cercare le notizie su scuola sui quotidiani locali di questo magico mondo alieno tra il 19 giugno ed il 10 agosto non troverete praticamente nulla. Niente banchi a rotelle, niente plexiglass per intenderci. Quello che troverete invece il 10 agosto sarà una decisione, quella promessa 2 mesi prima. Come auspicato le condizioni saranno tali da permettere una ripartenza in presenza (scenario 1). (https://www.tio.ch/ticino/attualita/1454183/allievi-scuola-cantone-scuole-aula ) Gli altri scenari? «Da evitare» si legge su uno dei vari quotidiani locali: “Ora le autorità auspicano che «l'anno scolastico possa cominciare bene con una scuola efficace». E Bertoli ha aggiunto: «Se remiamo tutti nella stessa direzione, penso che potremo immaginare anche un intero anno scolastico a classi complete»”, e vi invito a leggere le dichiarazioni di Bertoli (consigliere di Stato del Canton Z-Ticino e direttore del DECS), rilasciate a giustificazione della riapertura ( https://www.liberatv.ch/coronavirus/1454201/le-scuole-riapriranno-in-presenza-la-meta-dei-contagi-in-ticino-arriva-dall-estero ).
Ed adesso torno quasi seria per un attimo, torno “tra noiartri” e vi invito a leggere la documentazione che dal 19 giugno (dicannove giugno) circola sul sito del DECS: se ve la cavate in francese e tedesco potete seguire quello che è accaduto in altri cantoni. La Svizzera, come esempio di ripartenza, è interessante per diversi fattori: storicamente conta un alto numero di lavoratori che quotidianamente entrano ed escono dal territorio per tornarsene al paese d’origine (nell’ordine: francesi, italiani e tedeschi), in alcune aree (come il canton Ticino) ha avuto incidenze pari o superiori a quelle dei paesi confinanti (https://www.varesenews.it/2020/05/coronavirus-la-provincia-varese-supera-canton-ticino/928207/ ), ha un sistema sanitatio tutt’altro che pubblico...ma ha in qualche modo gestito la ripartenza, riaprendo a partire da maggio i confini ai lavoratori cosidetti frontalieri (https://www.espansionetv.it/gate/2020/04/29/canton-ticino-frontalieri-ripresa-tra-valichi-chiusi-e-treni-fermi/  ed al turismo solo dopo). Il modello di comunicazione utilizza sulla stampa locale ( e lo si può apprezzare facilmente scorrendo le versioni in lingua italiana) in questi mesi è stato ben diverso da quello che invece si è potuto osservare sulla stampa nazionale per mesi... ma non potrebbe essere altrimenti. se da noi chi sostiene che “la seconda ondata non ci sarà “ viene etichettato come negazionista, in Svizzera questa affermazione discende proprio da chi presiede l’analogo del nostro CTS. Emblematica per me la gestione della ripartenza scolastica rispetto a quanto sta accadendo qua in Italia.  In Svizzera, a maggio come oggi, la ripartenza sembra essere compatta (https://www.tio.ch/ticino/attualita/1458388/scuola-docenti-insegnanti-decs-defezioni-fare ). Si legge “Il ritorno, oggi, dei docenti in classe è stato compatto e senza defezioni significative, “Il clima che ho respirato negli ultimi giorni non era di particolare allarme, così come invece appare, ad esempio, sulla stampa italiana” “
Da cui la domanda: sono veramente alieni transdimensionali su Z-reticoli quelli di cui sto parlando, o sono lì, umani come noi, incastrati tra Francia e Italia (e Germania ed Austria)?
... o meglio le domande: pazzi questi svizzeri, senza l’obbligo delle mascherine dopo le 18:00? Pazzo il loro comitato tecnico (che spesso e volentieri si rifà semplicemente all’OMS) ed il loro MIUR? Miglior gestione mondiale della pandemia quella Italiana?
Le risposte datemele voi, a partire dal 14 settembre, su questi schermi
Epilogo: “e ma i transdimensionali?” “eddaiiiii! Ebbastaaaaa! sospensione della realtà e guardati ‘sta SciFi senza rompere, che adesso voglio capire come va a finire con gli umani...pop corn?”

lunedì 31 agosto 2020

SUI VACCINI ANTICOVID IL PIU' CATTIVO E' TRUMP (MA ANCHE NO)



Abbiamo capito che quanto a vaccini antiCOVID, data l'importanza geopolitica che viene data al tema, se si parla di potenze più o meno grandi il più pulito ha la rogna.
Ma...
Nel quadro dell'informazione italiana si continua a dare il peggio. E certa stampa  inglese (il Guardian) non resta certo indietro.
La tesi di Corriere e Guardian (https://www.theguardian.com/world/2020/aug/30/fda-covid-19-vaccine-fast-track) è che Hahn è pronto a concedere una Emergency Use Authorization a un vaccino antiCOVID. E messa così è semplicemente FALSA. Hahn ha dichiarato che è pronto a concedere il Fast Track a un vaccino antiCOVID, e un Fast Track è una cosa tutta diversa: una procedura accelerata di lavorazione della pratica, di fatto (https://www.fda.gov/patients/fast-track-breakthrough-therapy-accelerated-approval-priority-review/fast-track), che quindi può abbreviare i termini di approvazione SE LE CONDIZIONI RICHIESTE SONO SODDISFATTE. Non si parla di saltare pezzi di sperimentazione, e Hahn lo dice chiaramente: se lo sviluppatore vuole chiedere l'approvazione prima di aver finito la fase III padrone di farlo, e noi siamo padroni di rispondergli con un due di picche (https://www.ft.com/content/f8ecf7b5-f8d2-4726-ba3f-233b8497b91a). Ricordiamo che FDA è sottoposta ad una pressione allucinante, da parte di Trump. Il Fast Track, in quest'ottica, può sembrare come un'offerta di mediazione, per alleggerire l'attacco del POTUS:
La cosa leggermente nauseante è che tutto quello che si sta dicendo su Trump cattivo che fa pressioni su FDA perché approvi un vaccino prima delle elezioni USA può essere detto pari pari su quello che sta accadendo a Bruxelles, e senza neanche che ci sia il movente elettorale (http://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/08/vaccini-anticovid-lobby-e-europa.html).
E il Guardian? Beh, sembra essere talmente impegnato a fraintendere a bella posta quello che succede nelle ex colonie da farsi bruciare nientemeno che da The Sun (!) su quello che succede nel cortile di casa (https://www.thesun.co.uk/news/12526472/brits-coronavirus-vaccine-october-dentists-vets-administer-jab/) : "UK regulators will be able to grant permission for the vaccine to be used before it is officially licensed by the EU." Vaccino per ottobre, in UK?
E tutti quelli che parlavano di vaccino a settembre, da noi, e che ora si stracciano le vesti sulle vicende americane?
Difficile sostenere la vista del quadro complessivo senza un antiemetico.
Quello che abbiamo visto in opera da tre anni, quanto a politicizzazione, partiticizzazione, ideologizzazione di temi sanitari sta raggiungendo un massimo che neanche io mi sarei potuto immaginare. E non ho abbastanza pelo sullo stomaco per buttar giù questa schifezza.


venerdì 28 agosto 2020

VACCINI ANTICOVID, LOBBY E EUROPA


Vaccines Europe (https://www.vaccineseurope.eu/) non è una società scientifica e non è una ONG: è una associazione di produttori di vaccini, che qualcuno si ricorderà come finanziatrice di diverse attività di vaccine advocacy nel 2017.

Al Financial TImes mettono le mani su un memo che circola tra i membri della lobby, e d'un tratto la notizia non confermata né smentita di circa un mese fa prende parzialmente corpo. Ve lo ricordate? "COVID19, il vaccino funziona, l'obiettivo è distribuirlo senza sperimentazione", titolava La Stampa (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/07/follie.html), e Il Sole 24ore parlava di uno scudo legale che avrebbe garantito comunque i produttori.
E cosa si legge sul Financial Times?

“La velocità e la scala delle campagne di sviluppo e lancio di prodotti rende impossibile generare la stessa quantità di dati ed evidenze che sarebbe normalmente disponibile tramite trial clinici estesi ... Il documento dice che questo crea rischi "inevitabili". Per questa ragione Vaccines Europe ha detto nel suo memo che si sta battendo per un "sistema di compensazione consensuale e l'esenzione dalle responsabilità civili"
FT interpella l'ufficio stampa della Commissione, che nega ammettendo.
Quindi:
1) le trattative sono in corso
2) Le trattative sono tra sviluppatori di vaccini e Commissione, e quindi al di fuori di qualsiasi dibattito politico e/o pubblico
3) Il fatto che a EMA un mese fa non ci fosse una singola pratica depositata non vuol dire che la situazione sia destinata a non cambiare.

Notare bene: FT cita Reuters che il 30 di luglio citava fonti Astra Zeneca (https://www.ft.com/content/12f7da5b-92c8-4050-bcea-e726b75eef4d) che dichiaravano di aver già ottenuto lo scudo legale.E ricordava una sua fonte "familiar with the task" che parlava di prezzi: sul mercato EU 20 euro a dose per il vaccino Moderna, 3 euro a dose per il vaccino Oxford-AZ.
Se i numeri sono questi inutile discorrere: quale vaccino toccherà a noi è già deciso.


mercoledì 26 agosto 2020

TEODICEA (?), EMERGENZA TUTTOFARE, MEMORIA IMMUNITARIA


Se c'è qualcosa per per cui provo un'avversione incondizionata è quello che Briatore rappresenta e quello che vende.
Ma questa roba... questa roba mi ricorda qualcosa, la cui declinazione moderna potrebbe suonare così:
l' epidemia di COVID non è solo una delle nuove e drammatiche malattie che colpiscono l' uomo dell' era industriale. E la sua avanzata, che procede nonostante i potenti strumenti di cui la scienza dispone, starebbe a confermare tutto ciò. COVID quindi è una malattia particolare, il primo segno inviato dal cielo per punire l' uomo delle sue deficienze morali e per ammonirlo duramente a ritrovare al più presto la retta via. Il mondo è progredito soprattutto nei sette peccati capitali: Dio, per risposta, ci ha mandato COVID.
Chiaramente all'epoca non si parlava di COVID, ma di AIDS, e fu un esempio del peggio del peggio del cattolicesimo reazionario (https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/03/24/anatema-di-siri-aids-punisce-voi.html )

Si è parlato molto di "stigma dell'infezione", tra gennaio e febbraio, quando si pensava ad una correlazione con il razzismo. Il tema è praticamente sparito, ma il fenomeno invece si manifestato con forza, e senza connotazioni razziste, supportato da un'ondata di moralismo bieco cialtrone e ipocrita di cui questa uscita dell'assessore bolognese è solo un'espressione più sopra le righe delle altre.


IN ORDINE SPARSO (MA CON FINI PRECISI)

Il fine è evidentemente la sopravvivenza (dell'esecutivo), accoppiata con il declinare la responsabilità dell'azione politica (abbiamo seguito le indicazioni di CTS, etc).
L'ordine sparso viene fuori ogni volta che si deve gestire una situazione, vedasi l'avanti-indietro sul distanziamento sui treni di questo agosto.
La vicenda della riapertura delle scuole, tema colossale, ha incarnato al meglio lo stile "in ordine sparso".
Per carità, da anni una guida ministeriale approssimata e inadeguata ha fatto mancare un governo della scuola italiana che potesse veramente esser detto tale, anche se le più disparate agende si sono intrecciate all'unica intoccabile tendenza, cioè il taglio della spesa.
Non è la prima volta che a pochi giorni dall'inizio delle scuole non si sa cosa succederà. Il fatto che la cosa si verifichi e in modo accentuato in questa fase pandemica (da noi post-epidemica) non è incoraggiante: la situazione costituisce un'aggravante, non una scusante.
Leggete il lungo articolo di Vitalba Azzolini, merita: https://mailchi.mp/editorialedomani/quasi-domani-5538405

VIVI, IMPARA, E BUTTA NEL CESSO L'INDAGINE SIEROLOGICA ISTAT

Sono circa due mesi che lo si vede con lo sviluppo dei vaccini: la risposta anticorpale è passata in secondo piano rispetto alla risposta cellulare (ovviamente per i vaccini in sviluppo che riescono a stimolarla).
Si tratterebbe della famosa "memoria immunitaria".
Il 41% di tutti i pazienti in questo studio NON avevano anticorpi contro SARS-CoV-2, ma avevano linfociti diretti contro le proteine del coronavirus (e non solo contro lo spike)
Quindi?
Quindi andare a vedere gli anticorpi, cioè i famosi test sierologici, verosimilmente dà un quadro estremamente falsato della situazione.
Aggiungiamo a questo le evidenze di quella che qualcuno ha chiamato "materia oscura immunitaria" : cioè una qualche immunità crociata che fa sì che individui che non sono stati a contatto con il virus possiedono immunità cellulare in grado di neutralizzarlo.
Con questo il quadro diventa ancora più complesso e radicalmente diverso rispetto a quello dell'indagine sierologica.


martedì 25 agosto 2020

COVID-19, FARMACI - IL RIUSO



Il riuso (repurposing), il riciclo di quanto già fatto in passato è una delle caratteristiche della grande chimica medicinale. Da natural born process guy prestato per qualche anno alla drug discovery, ho trovato assolutamente magnifico l'articolo sul Journal Of Medicinal Chemistry linkato in questo post, e di rilevanza generale (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/05/quali-sono-le-qualita-di-un-grande.html). Peccato che sia stato uno dei post meno letti di sempre. Per qualche motivo la medchem spaventa il lettore anche più della matematica.
E' in questa chiave che sono venute fuori due delle più rilevanti novità in materia di antivirali contro SARS-CoV-2, remdesivir (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/07/gli-antivirali-non-funzionano-e.html) e EIDD-2801 (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/07/covid-19-una-bella-storia-medchem.html).
Sul versante dell'uso off label di farmaci per COVID-19, che anche questo è repurposing, purtroppo abbiamo visto di tutto, tipo modelli animali con esito negativo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7301902/) che arrivano dopo mesi in cui sono stati somministrati chili di idrossiclorochina (HCQ) e uscivano report positivi e negativi a giorni alterni fino alla pietra tombale dei risultati di RECOVERY (https://www.recoverytrial.net/news/statement-from-the-chief-investigators-of-the-randomised-evaluation-of-covid-19-therapy-recovery-trial-on-hydroxychloroquine-5-june-2020-no-clinical-benefit-from-use-of-hydroxychloroquine-in-hospitalised-patients-with-covid-19), lopinavir e cortisone "somministrati a nastro" (con l'alta benedizione del direttore di AIFA https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/05/il-direttore-aifa-remdesivir-il-3-e-la.html).
La frazione di clinici e ricercatori clinici che ha puntato sulle soluzioni più intelligenti (remdesivir, anti IL-6, inibitori JAK https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/04/il-razionale-e-il-non.html) fino a metà aprile è stata minoritaria nel mondo (da noi ha continuato ad esserlo).
E' bene dirlo: il desametasone in chiave anticovid è venuto fuori PER CASO. Il razionale per un generico uso dei corticosteroidi era: abbiamo una grave infiammazione sistemica, usiamo cortisonici (https://www.sccm.org/COVID19RapidResources/Resources/What-Is-the-Rationale-for-Using-Corticosteroids-to). I fan del cortisone ad alto dosaggio si sprecavano (a dosaggio normale difficile vedere qualcosa anche per sbaglio, evidentemente https://www.ilgiornale.it/news/cronache/questa-terapia-cura-covid-ministro-non-ha-risposto-1868947.html). Ma RECOVERY ha stabilito che funziona il desametasone, e non, che so, l'idrocortsone. Perché?
Perché le evidenze su tocilizumab, baricitinib, ruxolitinib suggerivano un peso prevalente dell'asse IL-6/JAK/STAT nella tempesta citochinica delle ARDS (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/03/covid-19-off-label-razionale-e-meno.html). E quanto a cortisonici i "cicloesenoni" la scarsa letteratura al riguardo ci dice agiscono su IL-1 ma non su IL-6, mentre i "cicloesadienoni" (come il desametasone) hanno un effetto rilevante su IL-6 (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/06/desametasone-e-il-6.html).

La farmacologia non è precisamente una delle scienze esatte, ma non è neanche magia nera come molti clinici sembrano credere. E lo ripeto, pochissimi hanno trattato il problema COVID-19 "by the book" (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/05/il-foyes-e-i-case-studies.html).
Detto ciò, e me lo avete già sentito dire, rispetto alle emergenze pandemiche più recenti (tipo SARS 2003) a questo giro gli strumenti evoluti e avanzati contro il virus di turno sono stati individuati con una velocità inimmaginabile non 20 ma 10 anni fa. Purtroppo sono stati usati molto poco, o addirittura avversati (si vedano le solite lise polemiche contro Gilead).
 
Per quale motivo quel che c'è di più intelligente nelle istituzioni medico-scientifiche italiane ha avuto difficoltà a far sentire la sua voce, o si è incartato in discussioni su trial clinici e emergenza pandemica o peggio in dibattitti totalmente a-scientifici su prezzo di farmaci, loro costo di sviluppo e profitti delle aziende?
Le risposte sono molteplici, e nessuna è rassicurante.
 
 

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...