https://www.facta.news/articoli/meta-fact-checking |
Chiaro che se il gigante multinazionale di cui fino a ieri sei stato outsourcing partner dice "scarichiamo i partner" non la prendi bene. Ma una cosa sacrosanta Zuckerberg l'ha detta (per convenienza politica, ovviamente):
I fact-checker sono stati semplicemente troppo schierati politicamente e hanno distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata
Difficile contestare questa affermazione.
In primo luogo perché il fact checking è rimasto silenzioso e in disparte quando c'era di mezzo la propaganda dei giusti.
In secondo luogo, visto che quello è sempre stato il bersaglio dichiarato, la quantità di informazione prodotta dal fronte del delirio è sempre rimasta più o meno costante, quindi l'azione è stata fondamentalmente inefficace.
Notare che in Italia il fact checker, mediamente soggetto senz'arte con parte, può diventare "il ricercatore": come dire "la scienza". Si recita a soggetto ma il canovaccio è sempre lo stesso.
Nel vecchio continente invece non cambia nulla, la volontà politica di controllo dell'informazione resta forte come hanno dimostrato gli arresti di Pavel Durov, fondatore di Telegram, e quello di Richard Medhurst in UK. In Italia è passato il DL 160 e il "terrorismo della parola" è reato che può includere qualsiasi cosa, alla bisogna. Quindi figuriamoci se c'è una volontà politica generalizzata di levare la museruola ai social media. Comunque ricordo simpatici episodi che coinvolgevano il fact checking all'italiana. Ricordo che quando su facebook il BMJ fu etichettato come fake news i fact checkers e il loro pubblico rimasero in silenzio, Quando l'etichetta "falso" fu attaccata a Sara Gandini in molti applaudirono. Nel frattempo il fronte del delirio operava come sempre, business as usual. Non si silenzia chi è funzionale, il vero bersaglio nei fatti sono sempre stati il dissenso e la critica razionali, più lo sbrigare faccende di politica spiccia per avere qualche titolo televisivo e simili. Perché è bene ricordare che se il fronte del delirio è periodicamente corteggiato da un parte politica che spera in un 0.9% in più nelle urne, il fronte scientista ha avuto padrini politici che hanno governato per anni rilanciando quello stesso catechismo. Di conseguenza ha per anni avuto una rappresentanza politica molto più rilevante nelle istituzioni dei folkloristici Cunial e Barillari. Da questo punto di vista fact checking, debunking e divulgazione sono sempre stati accomunati da una sostanziale omogeneità dei fini. Col cambiare del vento politico ovviamente tutta questa torma piange l'apocallisse della ragione a causa della nuova presidenza americana. Io magari mi sbaglio, ma continuo a ritenere che la faccenda avrà solo conseguenze mediatiche, ovvero propaandistiche, mentre nei fatti non ci sarà alcun cambiamento epocale, esattamente come è successo in passato. Staremo a vedere.
Oggi comunque i fact checkers provano a lavarsene le mani dicendo "fornivamo solo analisi". Certo, come no, e intanto qualcuno fatturava il servizio e sui dividendi della censura non ci sputava nessuno.
PS: Sì, la presenza CS sui social e questo blog di quella censura hanno avuto esperienza diretta. E notare bene, allo stesso tempo il fronte del delirio andava avanti come nulla fosse, con malcelata soddisfazione per quel che era successo, esattamente la stessa soddisfazione espressa dai caporioni del fronte scientista.
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