domenica 15 ottobre 2023

RIVOLUZIONI NELLA CHIMICA DEL 900

https://pubs.acs.org/doi/full/10.1021/jacsau.3c00278

Ho visto per la prima volta l'equazione di Schroedinger al primo anno di università (Chimica Generale I) e ovviamente andava assieme ai concetti di orbitale e ibridazione degli orbitali. Cose che sarebbero state approfondite nel corso di Chimica Generale II del secondo anno, per esempio, e molto di più in quello di Chimica Fisica II del quarto anno. Le proprietà nucleofiliche di una molecola erano associate a un doppietto di elettroni libero (collocato in un orbitale ibridato non coinvolto nel legame chimico) fin dall'inizio di Chimica Organica I  Erano gli anni ottanta e quella che oggi è definita chimica quantistica permeava la maggior parte dei corsi e dei manuali.

30 anni prima le cose sarebbero state assai diverse: la chimica quantistica era completamente assente nei manuali di chimica generale o chimica organica, era una cosa da chimici fisici o teorici. Parlo di manuali quindi, nella prospettiva di Kuhn, di paradigma. Tra anni 60 e anni 80 il paradigma della chimica era cambiato (e da allora è rimasto lo stesso).

Questo articolo di Jeffrey Seeman tra le altre cose descrive questo fenomeno e conclude che nel XX secolo c'è stata una sola vera rivoluzione nella chimica, e che la rivoluzione è la chimica quantistica.

Ma le fondamenta della chimica quantistica (atomo di Bohr, orbitali ibridati di Pauling) erano state gettate tra anni 20 e 30. Per quale motivo il cambio di paradigma è stato avviato 30-40 anni dopo? Seeman prima fotografa il fenomeno, poi dà la sua spiegazione.

Il fenomeno è questo:


Come si vede le parole "orbitale molecolare" iniziano a apparire nelle pubblicazioni a metà degli anni 60, mentre prima le citazioni sono talmente rare da risultare di fatto invisibili. Seeman individua le cause di questo fenomeno nella metodo dell'orbitale molecolare di Huckel (HMO https://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_di_H%C3%BCckel), la regola (sempre) di Huckel (4n+2 https://it.wikipedia.org/wiki/Regola_di_H%C3%BCckel), le regole Woodward-Hoffmann (https://it.wikipedia.org/wiki/Regole_di_Woodward-Hoffmann). Senza entrare nei dettagli si tratta dell'ingresso della meccanica quantistica nella chimica organica, che fu contemporaneo all'Age d'Or della disciplina - storiche e monumentali sintesi totali di composti naturali (https://pubs.acs.org/doi/pdf/10.1021/ja01647a088), Corey e la retrosintesi etc. (https://it.wikipedia.org/wiki/Analisi_retrosintetica). Si tratta di quel periodo che vide la trasformazione della chimica organica in disciplina concettuale, cosa che sarebbe stata in larga parte cancellata dagli avanzamenti tecnologici nella strumentazione analitica (NMR, cromatografia, spettrometria di massa), fatto ben descritto da uno dei protagonisti dell'epoca:

Ebbene, a quei tempi, come saprete, la determinazione di una struttura era una faccenda assai diversa - talmente diversa che i giovani di oggi non hanno idea di come venisse fatta. Eppure tutta quella importante ricerca chimica fu fatta con metodi che oggi sono desueti. Oggi abbiamo strumenti molto migliori. Metodi spettroscopici: NMR, IR e spettrometria di massa hanno cambiato completamente la chimica. E' incredibile come allora ottenevamo informazioni per via deduttiva. Grazie all'applicazione di logica e deduzione eravamo in grado di stabilire le strutture. E la maggior parte delle volte avevamo ragione. Al riguardo non c'è dubbio, abbiamo costruito la chimica organica in questo modo.

(Max Tishier https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/03/la-chimica-di-processo-che-fece-la.html)

Non dimentichiamo che tra anni e anni 60 è avvenuta una "risistemazione" concettuale importante (il suo culmine è stato di fatto il 4n+2 di Huckel). Quando Kekulè tirò fuori la struttura chimica del benzene c'erano due fomule ugualmente valide:


E in linea di principio poteva benissimo essere un equilibrio chimico, come la tautomeria cheto-enolica, ai tempi:


Solo con gli orbitali molecolari riguardo al benzene si è giunti alla conclusione che entrambe le formule di Kekulé sono rapprentazioni parziali della situazione:


Due "nuvole" di elettroni π separate da un piano nodale (che è quello che ospita i legami σ): nell'immagine è ben visibile. Questo è quel che fa l'"aromaticità", cioè la peculiare reattività dei composti aromatici. Ora occorre dire che ci sono stati di recente fior di scenziatoni che ritenevano la tautomeria cheto-enolica (che è un vero e proprio equilibrio tra forme diverse) un "effetto quantistico". Ma la cosa non dovrebbe sorprendere.

Tutto successo negli anni 60, con massicce ricadute nella tecnologia, in primis nella chimica farmaceutica ma non solo. Parimenti nella chimica inorganica la parte quantistica divenne imprescindibile nel campo dei complessi dei metalli di transizione e quindi della catalisi omogenea (pensare ai coupling catalizzati da palladio, ormai onnipresenti nelle sintesi di principi attivi farmaceutici).

Highest occupied molecular orbital (HOMO) e lowest unoccupied molecular orbital (LUMO) nell'interazione tra complesso di palladio e un doppio legame

Detto questo, la chimica quantistica ha rovesciato il precedente paradigma della chimica? No. Lo ha espanso in alcuni casi fino a renderlo irriconoscibile, ma non sovvertito o cancellato le basi precedenti, eccetto alcune "regole" euristiche. E sopratutto no, no ha in alcun modo intaccato l'uso fatto in chimica di grandezze assunte come continue (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/08/teoria-grandezze-modelli-continui.html). Fatto che è sfuggito alla pochezza intellettuale di qualcuno degli attuali collaboratori de "Le Scienze" (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/05/small-molecule-counter.html). Al tempo quelli cancellati, nella chimica accamica intesa come corpo sociale, furono in Italia forse più abbondanti che altrove. Negli anni 80 sentii lodare da un direttore di dipartimento il cambiamento che quegli anni produssero, perché prima la baracca era mandata avanti da vecchi arnesi spesso di una arretratezza spaventosa, tra cui alcuni che si facevano gioco della chimica organica moderna chiamandola "la chimica delle casine" (in riferimento alle formule strutturali di tanti composti naturali) - e tutto questo negli anni in cui il lavoro di Woodward era appena entrato nella storia. Quindi se da un punto di vista concettuale la rivoluzione non cancellò il precedente paradigma della disciplina, finì per per marginalizzare e rendere superata una sezione del corpo sociale della chimica accademica. Un altro punto per Kuhn.

Concludo con un passo dall'articolo di Seeman:

E' interessante considerare che esiste una potenziale differenza tra scoperte e invenzioni che sono trasformative in una scienza e altre che sono rivoluzionarie. Una scoperta rivoluzionaria non è necessariamente sufficiente a iniziare una rivoluzione nella scienza. Ma la maggiore differenza tra risultati che costituiscono una svolta in chimica, per cui c'è pure un premio (il Citation for Chemical Breakthrough Award), e una rivoluzione è il fattore di costruzione sociale della conoscenza.

(grassetto mio).

E questa costruzione sociale della disciplina scientifica è alla fine l'oggetto principale del lavoro di Kuhn (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/09/leggiti-kuhn-2x-by-starbuck.html), da cui Seeman parte.

NB: Notare che la meccanica quantistica in chimica è abbastanza diversa da quella in fisica. Non dal punto di vista dei principi ma da quello delle applicazioni - la meccanica quantistica in chimica tratta proprietà emergenti della materia. In genere un fisico avrà com HOMO e LUMO le stesse difficoltà che avrei io con l'elettrodinamica quantistica.


giovedì 12 ottobre 2023

PERCHE' UNA RINASCITA DELLA SINISTRA ITALIANA DEVE TENERE A DISTANZA IL FRONTE DEL DELIRIO

La prima considerazione, parlando di prassi, è che il fronte del delirio nelle urne conta zerovirgola. Ed è cosa dimostrata a più riprese negli ultimi anni. L'ultima prova sono stati i risultati alle ultime politiche di Italexit e lista Viva (perfette incarnazioni del fronte del delirio)  Resta costante, il peso politico del fronte del delirio (in passato qua sopra "gli sciroccati" https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/12/il-peso-politico-degli-sciroccati.html). Mi ricordo di chi, sinceramente o cinicamente, anni fa mi disse che certe cose anche se indifendibili avevano un peso politico (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/12/esavalente-diserbanti-e-parmigiana-di.html). La storia recente ci dice che quel peso politico era 0, ma c'erano personaggi che in realtà cercavano i famosi cinque minuti di warholiana memoria. E no, quei cinque minuti non avevano sottesi come un senso e uno scopo politico. Erano un esercizio di ego ipertrofico. Non si trattava di casi isolati. E spesso il puro fine era trovare un posto al sole su un quotidiano nazionale. Di recente mi hanno fatto notare che, nei corsi universitari italiani, Gramsci non si studia. Forse, e dico forse, non si studia anche per la sua posizione nei confronti della stampa italiana

Centinaia di migliaia di operai, danno regolarmente ogni giorno il loro soldino al giornale borghese, concorrendo così a creare la sua potenza. Perché? Se lo domandate al primo operaio che vedete nel tram o per la via con un foglio borghese spiegato dinanzi, voi vi sentite rispondere: " Perché ho bisogno di sapere cosa c'è di nuovo". E non gli passa neanche per la mente che le notizie e gli ingredienti coi quali sono cucinate possono essere esposti con un'arte che diriga il suo pensiero e influisca sul suo spirito in un determinato senso. Eppure egli sa che il tal giornale è codino, che il tal altro è palancaio, che il terzo, il quarto, il quinto, sono legati a gruppi politici che hanno interessi diametralmente opposti ai suoi.

Tutti i giorni poi, capita a questo stesso operaio di poter constatare personalmente che i giornali borghesi raccontano i fatti anche più semplici in modo di favorire la classe borghese e la politica borghese a danno della politica e della classe proletaria. Scoppia uno sciopero? Per il giornale borghese gli operai hanno sempre torto. Avviene una dimostrazione? I dimostranti, sol perché siano operai, sono sempre dei turbolenti, dei faziosi, dei teppisti. Il governo emana una legge? E' sempre buona, utile e giusta, anche se è... viceversa. Si svolge una lotta elettorale, politica od amministrativa? I candidati e i programmi migliori sono sempre quelli dei partiti borghesi.

(https://www.resistenze.org/sito/ma/di/cg/mdcgdn18-013769.htm)

(e ora dite che, mutatis mutandis, questo brano gramsciano non è perfettamente attuale...)

In un quadro politico in cui anche tutta la sedicente sinistra parlamentare italiana non è che un altro insieme  di partiti borghesi, in Italia quotidiani nazionali non borghesi praticamente non esistono, incluso quel che resta di uno che si definiva "comunista". Sicuramente c'è chi ci è arrivato in buona fede, su quelle pagine, ma alla buona fede della stupidità politica non ho mai concesso la dignità di attenuante (riconosco rare eccezioni: in fondo Pasolini scrisse per il Corriere).

Detto questo è meglio definire fuori dai link "fronte del delirio", visto che riferimenti anche precisi come quelli sopra possono essere sfuggenti, per qualcuno. Fronte del delirio è quella vasta gamma di posizioni che recentemente sono andate da "pandemia inesistente causata da virus mai isolato" a "vaccini arma di sterminio di massa", passando per "sieri genici" e tutto il resto dell'ambaradan. NB: Nessuno dovrebbe negare a costoro la facoltà di esercitare i propri diritti e parlare. E nessuno dovrebbe bollare come antidemocratico il diritto di altri di non considerali e tenerli a debita distanza. 

Il grosso equivoco è giocare alla "scienza", perché la "scienza" è stata il fondamento metapolitico di anni e anni di disposizioni. Più che metapolitico metafisico: mi ricordo una notevole dichiarazione che apparve su un noto sito di sbufalatori: "La Scienza, una, sola, perfetta ed incorruttibile è l’oggetto dello studio della comunità scientifica". Quindi pura metafisica, mentre le discipline scientifiche sono fatti umani soggetti a tutti i fenomeni umani (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/09/leggiti-kuhn-33.html). Una parte dei contrari alle disposizioni politiche di cui sopra, per mettersi in pari, ha deciso la linea "la nostra scienza contro la vostra" (nei fatti "le nostre bestialità contro le vostre imposizioni e quel che le fonda"). Mentre la via maestra per opporsi a certe disposizioni sarebbe stata lasciare fuori la "scienza" dal discorso, anche perché le "basi scientifiche" di quelle disposizioni erano facilmente smontabili (dagli skilled in the art - e questo è stato il leit motiv dei primi anni di attività CS). Per quanto facilmente smontabili erano sottoscritte dalla maggioranza di accademia e medicina istituzionale. Non trattandosi di classi sacerdotali che parlano il verbo di qualcosa di incorruttibile e perfetto, ma di istituzioni umanissime, vale quanto già detto: non "scienza" ma politica (e sarebbe ora di finirla di riferirsi alla medicina in generale come "scienza", tra l'altro). La medicina istituzionale poi ha come ragione d'essere non il "fare scienza" ma fare politiche sanitarie (quello che ormai viene rivestito da una patina di scientificità con il termine public health). Ma una politica sanitaria è politica, appunto, non una qualche "scienza", anche se negli ultimi anni le politiche sanitarie hanno sostenuto il proprio fondamento nella  "scienza", come nell'ancien regime era Dio che legittimava il potere regale.

Questo quadro teorico ormai è noto a molti e per fare un esempio riguardante la pandemia non posso non ricordare Wargasm-Orgasmi di guerra di Francesca Capelli (https://gocciaagoccia.net/2022/04/21/wargasm-orgasmi-di-guerra-di-francesca-capelli-la-recensione-de-il-chimico-scettico/). Ma quanto al passare dalla teoria alla prassi? Come già scritto all'inizio di questo post la vicinanza di qualsiasi tipo con il fronte del delirio nella prassi politica non paga, e se qualcuno pensa di sommare gli zerovirgola quali che siano per andare da qualche parte le vicende di Italia Popolare e Sovrana dimostrano che non vai in nessun posto (ed era facile da stabilire a priori).

Il fronte del delirio è appiccicoso, nel senso che cerca di appiccicarsi da qualsiasi parte pur di farsi vedere. Ci ha provato con la commissione DuPre che all'inizio lasciò fare ed è stato il peccato originale dell'iniziativa, politicamente parlando (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/12/history-repeating.html). Un peccato originale che potrà essere rimesso nel momento in cui ognuno di loro che abbia parlato di sieri genici smetterà di farlo - perché le parole sono importanti, come diceva uno.

Una nuova sinistra italiana non deve prendere a esempio quello che fu il Movimento 5 Stelle, culla politica per eccellenza del fronte del delirio, in passato. Non sono più quei tempi e soprattutto una nuova sinistra non può essere una copia aggiornata dei 5 Stelle, che di sinistra nulla avevano - il superamento del dualismo destra-sinistra ha senso se e solo se si prende in esame il contesto parlamentare e il complesso mediatico italiani. Le radici della sinistra storica sono nella lotta di classe, nella dialettica tra lavoro e capitale, una dialettica che in un secolo e mezzo non ha perso mezzo grammo di senso - mentre ha perso completamente rappresentanza politica. Da questa mancanza di rappresenzanza una rinnovata sinistra dovrebbe ripartire. E c'è spazio di manovra, perché quando la Schlein prova a sterzare verso le classi lavoratrici parla di cose di cui non ha idea a destinari che in nessun modo possono prenderla sul serio.

Una nuova sinistra dovrebbe ricominciare da un mucchio di pietre. Questo mucchio di pietre.

I principi di quelli che furono gli artefici di questo mucchio di pietre dovrebbero essere un punto di ripartenza (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/01/sinistra-destra-politica-post-inattuale.html).

Ma per partire da queste pietre non si può fare strada assieme a chi mette le propria fede delirante davanti al risultato politico. Lo hanno dimostrato ripetutamente. La sacrosanta battaglia contro l'obbligo vaccinale 2017 fu persa in primo luogo perché quello che si sarebbe condensato nell'attuale fronte del delirio mise avanti ai propri diritti le proprie convinzioni (identificanti)  - e da allora ha continuato così. Una prospettiva di sinistra rinnovata non può nascere perdente fin dall'inizio. E per farlo deve guardarsi attorno e prendere tutte le distanze del caso.

EDIT: Questo secondo me è uno spunto di discussione importante. Non so se o quanto sarà raccolto.

EDIT 2: Per meglio inquadrare la questione "fronte del delirio" e altro (non parlo di cose che non conosco) vedasi https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/10/it-aint-me-reloaded.html

mercoledì 11 ottobre 2023

domenica 8 ottobre 2023

BIRRA E RICORDI

Ricordo pub inglesi che non esistono più, i manifesti della seconda guerra mondiale alle pareti, la spillatura a pompa, un bull terrier legato di lato al bancone, posti dove si poteva scegliere tra 5 bitter e niente altro, la birra senza schiuma servita a temperatura ambiente.

Ricordo bar messicani sul mare in cui affiancavi un paio di Dos Equis (o tre) a un ceviche,

Ricordo le latte da una pinta di McEwans, l'inconfondibile amaro delle bionde tedesche alla spina e una Greenmantle in un pub di Edimburgo

Ricordo birre croate dal perlage finissimo, che accompagnavano capretto allo spiedo con contorno di cipolla tritata.

Non mi ricordo quando ho visto la prima bottiglia di birra con un tappo di sughero fermato da fil di ferro come quelli degli spumanti, ma mi ricordo che birra era: Abbaye de Bonne Espérance, da 75 cl.

Ricordo molte eccellenti birre artigianali italiane ma tra tutte una garfagnina, di farro, traditrice come poche (una media e non sei più in grado di guidare). 

Mi ricordo la mia prima APA, che accompagnò una cena veloce in un bar fiorentino. E la mia prima IPA, artigianale, molto agrumata e fruttata.

Ricordo la più antica birreria belga nel capoluogo del Limburgo, ma non mi ricordo quante erano le birre alla spina (12? 18?).

Ricordo una birreria artigianale in una città costiera nel nord della Norvegia.

Ricordo una pinta di Brewdog Punk IPA in un pub di Zurigo, nell'attesa tra un treno e l'altro.

Ricordo pub irlandesi affollatissimi che quando riuscivi ad avvicinarti al bancone ti chiedevano "Quante?" (sottinteso: pinte di Guinnes).

Ricordo la prima pinta di Maltsmiths presa nel pub dell'aeroporto di Stansted.

Ricordo un trasferimento non stop in treno da Killarney ad Arles, e ricordo che avendo pochi franchi in tasca alla Gare du Nord a Parigi cenai con una Stella Artois - e ricordo che sul treno notturno diretto a  Marsiglia ci eravamo stesi sui sedili per lungo, occupando un'intero scompartimento in due; ricordo i due giovani balcanici che obiettarono aggressivamente al proposito e ricordo come furono ridotti a miglior consiglio.

Poi gli posero davanti del pane, gli offrirono della birra,
ma Enkidu non assaggiò il pane né bevve la birra,
perché non sapeva di che si trattava.
La prostituta prese la parola e disse a Enkidu:
«Mangia il pane, Enkidu! Esso è adatto alla divinità.
Bevi la birra! Essa si addice alla regalità».

Enkidu allora mangiò il pane fino a sazietà,
e della birra bevve sette boccali finché il suo animo
si rallegrò, il cuore gioì e il volto gli si illuminò.
Cominciò a spargere d’acqua il corpo peloso,
l’unse con olio e divenne simile a un uomo.
Indossò un vestito e fu simile a uno sposo.

(Epopea di Gilgamesh)

Il pasto sacro a base di pane e vino ha qui evidenti radici, e in questo passo la prostituta è una prostituta/ierodula, Šamḫat , probabilmente una sacerdotessa di Inanna; Enkidu, spesso identificato con il mitico "uomo selvaggio", potrebbe anche essere l'immagine dell'uomo preneolitico, che "vive con gli animali" e non conosce pane e birra. Il nome di Enkidu significa "Creazione di Enki". Enki è il dio di tutte le acque e protettore di chiunque cerchi il suo aiuto. Enkidu sarà l'inseparabile compagno di Gilgamesh in tante delle sue avventure.

Pare che nella storia dell'umanità la birra arrivi assieme al pane, cioè quasi sicuramente prima del vino. I Sumeri avevano una matematica basata sul calcolo numerico in base 60 e conoscevano il teorema di Pitagora ben prima che gli fosse dato tale nome (http://progettomatematica.dm.unibo.it/NumeriAdditivi/sumeri.html). I Sumeri chiamarono la birra sikaru, che significava "pane liquido", e la prima testimonianza archeologica al riguardo risale al 3.100-2.700 A.C (https://en.wikipedia.org/wiki/Blau_Monuments ), il momumento Blau, che attesta un'offerta di birra alla dea Nin-Harra. Forse la prima testimonianza di una fermentazione preindustriale . I Sumeri avevano un altro nome per la birra di farro e calcolavano in birra il salario degli operai. Anche gli antichi Egizi birrificavano, facevano la birra con orzo e frumento e la aromatizzavano variamente, tipo con datteri e miele (pratica diffusa anche tra i Sumeri). In breve il passaggio neolitico-Età Antica produce tutto assieme: agricoltura, cereali, pane e birra.

Per quanto il luppolo fosse pianta nota e variamente usata nell'antichità occorre attendere l'alto medioevo per la sua introduzione nella produzione della birra. San Corbiniano di Frisinga, un altro monaco e vescovo franco (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/07/i-beati-e-la-belladonna.html), fondò un monastero a Freising e lo dotò di una birreria; nei pressi del monastero è stato attestato un orto di luppolo (https://www.giornaledellabirra.it/luppolo/archeologia-del-luppolo-una-storia-umana-lunga-oltre-3000-anni/). Questo farebbe datare l'introduzione del luppolo nella birrificazione all' VIII secolo dopo Cristo (nello stesso periodo nascono le birrerie dei monaci trappisti).

Dopo di che passiamo alla chimica

La maggior parte dei composti che forniscono l'aroma alle birre moderne provengono dal luppolo, o meglio dai suoi olii essenziali. In particolare gli alfa acidi (umulone, coumulone, adumulone, postumulone e preumulone i principali) durante il processo di birrificazione vengono isomerizzati, diventando più solubili nella soluzione idroalcolica e dando il maggior contributo all'amaro della birra. I beta acidi invece essendo poco solubili forniscono uno scarso contributo all'aroma della bevanda Gli alfa acidi hanno anche un'azione batteriostatica e contribuiscono alla conservazione della bevanda.

Umolone

Poi ci sono i terpeni. Il mircene, largamente diffuso nel mondo vegetale, oltre che nell'olio essenziale di luppolo è presente per esempio nel timo e nel cardamomo (e nella Cannabis Sativa).

Il carofillene lo troviamo invece anche nel mirto, nel rosmarino (e ancora nella Cannabis). E' un agonista del recettore dei cannabinoidi di tipo 2 (e ricordo che questo tipo di attività ha tra i suoi risultati rilassatezza e buon umore). Viene usato nell'industria alimentare come aroma.

Last but not least, gli esteri, primi responsabili del grado e del tipo di fruttatura della birra. La loro formazione avviene da alcoli e acidi presenti nel malto fermentato ancora grazie a composto presente nel luppolo, l'acetil coenzima A, che rende possibile al lievito la produzione di esteri nelle condizioni del processo. La quantità di esteri è bassa nelle bionde chiare e alta nelle rosse, nelle bitter, nelle ale, in generale nelle birre trappiste.

Ah, poi ovviamente c'è l'etanolo. La sua concentrazione finale dipende dalla quantità di zuccheri nel malto. Come i più sapranno si va dai circa 4° fino a molto più su: il record riguarda una birra di 67.5° (praticamente alcolica quanto un whisky cask strenght). A partire dal 2008 ci fu una gara alla birra più alcolica tra Schorschbock e Brewdog (produttore che rispetto moltissimo per la sua Punk IPA). Cominciò Schorschbock con una birra a 30°, Brewdog ribatté arrivando fino a 55° e la storia finì con Brewmasters che si inserì in testa con due birre, Armageddon (65°) e Snake Venom (67.5° https://www.hopt.it/magazine/beer-style/3/le-birre-piu-alcoliche-e-forti-mai-prodotte-al-mondo/88) .  Personalmente trovo molto più interessante l'invecchiatura in botti, pratica piuttosto diffusa tra i grandi produttori belgi ma anche tra le produzioni artigianali italiane, per esempio, e le botti possono essere ex whisky, ex rum o ex cognac. Suggestivo ( la gradazione è di solito tra gli 11° e i 12°).

E concludo con versi di Umbero Saba che mettono assieme pane e birra

Questo pane ha il sapore d'un ricordo,
mangiato in questa povera osteria,
dov'è più abbandonato e ingombro il porto.

E della birra mi godo l'amaro,
seduto del ritorno a mezza via,
in faccia ai monti annuvolati e al faro.

PS: Considerazione a margine: per quanto le tecniche genetiche di questi tempi siano di grande importanza nella paleoantropologia e anche anche nell'archeologia non dobbiamo scordarci della paleografia che, a differenza delle indagini più moderne, ci restituisce qualcosa di insostuibile: il senso umano, non catturabile da nessun set di cromosomi.

mercoledì 4 ottobre 2023

NOBEL AL mRNA: UNA SERIE DI FORTUNATI EVENTI

 

https://www.reuters.com/business/healthcare-pharmaceuticals/kariko-weissman-win-medicine-nobel-covid-19-vaccine-work-2023-10-02/

Mi ricordo a una delle classiche fiere internazionali dell'industria di essermi ritrovato al bar con un paio di giovani biotecnologi italiani che lavoravano in una biotech. Mi dissero che le piccole molecole non avevano più senso, che farmaci basati su RNA le avrebbero rese obsolete. Ovviamente non successe niente del genere. Quella di RNA e DNA di sintesi, dai farmaci antisense (oligonucteotidi sintentici, DNA chimerici, PNA etc) passando dai siRNA fino a mRNA è la storia di una lunga, lunga serie di fallimenti con alcuni sporadici risultati. Con i vaccini mRNA quello che ha fatto la differenza sono state le nanoparticelle lipidiche (LNP) e i loro costituenti chiave, i lipidi cationici. Che la parte mRNA sia stata una rivoluzione per i vaccini è innegabile, e quindi si tratta di un Nobel scontato. Che il futuro veda grandi avanzamenti nelle soluzioni terapeutiche basate su farmaci mRNA invece è cosa piuttosto dubbia, perché il problema resta quello di sempre: come fare arrivare il mRNA dove si vuole in  numero di unità efficace (https://www.nature.com/articles/s41587-022-01491-z articolo molto ottimistico - pure troppo - nella conclusione). Negli anni innumerevoli tentativi, risultati scarsissimi. In breve l'applicazione di mRNA ai vaccini antiCOVID è stata anche il risultato di una serie di eventi fortunati, tra l'altro preceduti da una serie di dead ends di Moderna con i vaccini mRNA antiinfluenzali (e da anni di niente anche sul lato Biontech).

Due cose, riguardo a questo Nobel.  Il premio è stato conferito a Karikó e Weissman perché nel 2005 svilupparono RNA che includeva nucleosidi modificati in modo da evitare i processi infiammatorii che avevano precedentemente accompagnato i test di RNA sintetizzato in laboratorio (lo fecero sostituendo pseudouridina all'uridina). Ma il nome della Karikó l'ho sentito per la prima volta in un qualche articolo sul vaccino Biontech (Pfizer). Drew Weissman invece era nome piuttosto noto. Il che dice qualcosa riguardo il riconoscimento che il più delle volte tocca alle donne nell'ambiente accademico. Seconda cosa: la linea di ricerca della Karikó è sempre stata quella di RNA usato in terapie (quello che ad oggi è di fatto il vicolo cieco), e non in vaccini. Alla fine per Karikó i vaccini mRNA sono stati un risultato off target e completamente inatteso - non male, visto che si era cacciata in una wild goose chase (beninteso, con tali attività si può fare molta strada nell'accademia, ma arrivare al Nobel è un po' più difficile).

Ovviamente sulla stampa italiana (e estera) in questi giorni c'è un grande spreco di pagine agiografiche (come un paio di anni fa fu fatta molta agiografia sui coniugi fondatori di Biontech). Nuvole di incenso si alzano anche da parte di quelli che al tempo erano invece i gran promotori dei vaccini antiCOVID basati su adenovirus, ma il bandwagoning in occasioni di questo genere è un classico. Fatto del tutto normale per un Nobel di questo tipo. Un Nobel per la medicina che però senza lipidi cationici non ci sarebbe stato, "Lipidi, il non celebrato componente dei vaccini mRNA", titolava Chemical & Engeneering News. E tra l'altro la capacità produttiva globale per questi lipidi fu il collo di bottiglia che limitava la disponibilità dei vaccini (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/02/vaccini-mrna-e-lipidi-il-collo-di.html). Il diavolo sta nei dettagli, anche quando si parla di Nobel.

Addendum molto tecnico: RNA in quanto acido  ha lo stesso problema di uptake dei farmaci nucleotidici, moltiplicato per il numero di unità che lo costituiscono. Un approccio ProTide (https://it.wikipedia.org/wiki/ProTide) per un acido nucleico non è fattibile. I lipidi cationici sono formalmente caricati positivamente, ma alla fine si tratta di lipidi contenenti almeno un gruppo amminico che , in appropriate condizioni di processo, finisce per costituire uno strato della LNP che formalmente neutralizza l'acido nucleico, eliminando una delle più serie barriere all'uptake cellulare.


martedì 3 ottobre 2023

IL SENSO E LA SFIDUCIA

Vorrei poter dire che compiango chi trova o prova a trovare il senso di un fenomeno o della propria esistenza nella "scienza". Vorrei ma non posso. Di solito sono soggetti che ritengono la filosofia superata e superflua, per esempio, per tacere d'altro.

Mi rendo conto che chi lo fa lo fa come innumerevoli altri hanno trovato il senso della propria esistenza in un Dio versione vecchio dai capelli bianchi, nel Sol Dell'Avvenire, in Mussolini, in Baffone (addirittura in Matteo Renzi).

Lunga storia... Le discipline scientifiche cercano il modo di spiegare fenomeni e alle volte nascono nel contesto di una rivoluzione tecnologica che le anticipa: la macchina a vapore preesiste a James Watt e alla termodinamica classica (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/09/lontano-dallequilibrio-da-2500-anni.html).

Quanto a fornire un senso a fenomeni e all'esistenza dei singoli... no, questo non è previsto. Se qualcuno lo crede è un poveraccio, uno di quei soggetti che impestano isocial parlando di "scienza" con cognizione di causa nulla. Per costoro "la scienza" è il biblico vitello d'oro. E' lì, è d'oro, si crede in lui. E basta.

Questi individui sono "casi da social", ma  rappresentano anche una certa "cultura" diffusa, distribuita quotidianamente dai grandi media, In realtà pare che questa area si restringa sempre di più, e qualcuno in alto loco lamenta il fatto che "la scienza" stia perdendo credibilità : il Nobel Parisi si chiede come il mondo abbia perso la sua fiducia in scienziati come lui (https://amp-theguardian-com.cdn.ampproject.org/c/s/amp.theguardian.com/commentisfree/2023/sep/25/tiktok-global-crisis-world-trust-scientists-online-attack). 

L'anno scorso, mentre il numero di italiani che si facevano la quarta dose di vaccino antiCovid era basso, Il ministro della Salute mi chiese, come scienziato, di apparire un uno spot di 50 secondi, spiegando perché i soggetti vulnerabili avrebbero dovuto farsi un'altra dose di vaccino. Fu trasmesso in TV centinaia di volte. Come risultato ricevetti molte email in cui mi si attacava; su Twitter e Facebook fui accusato (a sproposito) di essere nel taschino di Big Pharma.

Le dinamiche de isocial quelle sono, e Parisi dovrebbe saperlo: online sembrano una folla immensa, nelle urne fanno regolarmente zerovirgola. E ovviamente Parisi al soldo di Big Pharma è cosa che fa ridere i polli. Però...

... però un Nobel per la fisica che fa uno spot di politica sanitaria è cosa che stride un bel po', almeno per me. Poi chiaramente il Ministero, nella sua infinita idiozia, ha evidentemente pensato che essendo la quarta dose "scienza" e Parisi un Nobel lo spot era un'ottima idea. Ovviamente quello spot non risollevò i numeri della quarta dose e Parisi s'è beccato una secchiata di odio social. Pare che sia stato quello a fargli riflettere sul problema, e la conclusione è:

E' anche importante che noi scienziati non parliamo solo dei nostri successi ma anche dei nostri sbagli e delle nostri dubbi e delle nostre esitazioni. Spesso non c'è traccia, nel discorso scientifico della fatica del processo scientificoe dei dubbi che lo accompagnano. Se gli scienziati vengono visti come parte dell'èlite forse il primo passo nel ripristino della fiducia è una dose di modestia - per dimostrare che siamo umani quanto quelli che di noi non si fidano.

Belle parole, vero? Purtroppo Parisi si scorda di tutte le volte che quanto a COVID si è accodato alle previsioni della maggioranza, cannandole quindi  con una perfetta regolarità. Magari avrebbe potuto cominciare da lì, da quante volte ha sbagliato invece che dall'unica volta in cui ci ha beccato. Guarda caso non lo ha fatto. So much for accountability, so much for restored trust. 

Un possibile contributo alla risoluzione del problema sarebbe una massiccia smobilitazione dalle posizioni occupate nei media da ufficiali e marmittoni de "la scienza", ma figurati se mollano l'osso. Una volta un lettore mi chiese cosa ne pensavo dell'attività online di "un mio collega": gli risposi che non era un mio collega, perché io non lavoro nello spettacolo né ci ho mai lavorato.



domenica 1 ottobre 2023

IT AIN'T ME (RELOADED)


Some folks are born made to wave the flagHoo, they're red, white and blueAnd when the band plays "Hail to the chief"Ooh, they point the cannon at you, Lord

(Ovviamente i colori della bandiera possono variare a piacere)

Nell'autunno '21- son passati esattamente due anni - mi vaccinai con il vaccino anticovid J&J. Postai un "Liberamente vaccinato dove nessuno mi obbligava in nessun modo" e la cosa spiacque a molti. Il che confermava un mio sospetto, cioè che i più di quelli che parlavano di libertà e di scelte interpretavano la cosa come la loro libertà di fare le loro scelte, ma la libertà degli altri di fare le proprie non gli piaceva gran che, anzi, li urtava, Per molti di loro, come per la parte opposta, quello che contava era la professione di fede. E si sa come funziona, con le professioni di fede... Dopodiché comprendo che quando si è conculcati, privati di diritti, additati etc etc etc possa prendere molto molto male. E si può finire per "radicalizzarsi" - fino a uscire di testa in rarissimi casi. Figuratevi se non lo so. Figuratevi se non ne ho vista di gente che si radicalizzava, a cominciare dal 2017. E tra loro c'erano anche soggetti piuttosto brillanti. C'è chi lo faceva spinto dagli eventi, diciamo così. C'è chi l'ha fatto anche perché grazie alla radicalizzazione ha avuto un posto al sole (sulla carta stampata, per esempio). Poi, se si guarda a un certo partito al governo durante l'epidemia, di ultraradicali quando serviva che poi diventavano agnellini quando serviva qualcuno ne abbiamo visto.  Eh sì,  c'e chi si radicalizzava sperando di lucrarci qualcosa, politicamente soprattutto. Perché una cosa è la sacrosanta critica e opposizione alla immane schifezza che è stata in Italia la gestione della pandemia, mentre ammiccare pubblicamente ai settari "pandemia inventata", "sieri genici" etc è tutt'altro ed è pure politicamente idiota, perché fa il gioco dell'avversario rendendoti immediatamente omologabile agli sciroccati e quindi rendendo i tuoi argomenti omologabili agli argomenti degli sciroccati. Un esempio terra terra? Se dici "Il green pass è stato una violazione senza precedenti delle libertà individuali" è una cosa e i pasdaran/talebani di santo QR code si ritroveranno come unica opzione dialettica il dimostrarsi "fascisti dentro". Se dici "Il green pass è stato una violazione senza precedenti delle libertà individuali e su COVID hanno avuto ragione Montagnier e Scoglio" sei automaticamente derubricabile a terrapiattista/dintorni e l'argomento "violazione senza precedenti delle libertà individuali" va a finire nell'immondizia assieme alle uscite di Montagnier e Scoglio, che all'immondizia appartengono. Questa è roba di cui qua sopra si parla da anni e il concetto non è mai passato, perché contano più i santini di una ben più che legittima istanza politica.A dispetto della storia recente, che quanto a sconfitte politiche di sciroccati e dintorni non è stata avara.

Quindi la radicalizzazione la comprendo, dicevo. Ma giustificare no. Non giustifico un cazzo di niente,

Comunque mi vaccinai e il giorno dopo andai tranquillamente al lavoro (amici che se l'erano fatto mi avevano consigliato di prendere almeno due giorni di sick leave), Non ho fatto alcun booster, mi sono preso il COVID un paio di volte attendendomi alle regole della nazione in cui sono residente. Zero problemi, zero strascichi. Alla faccia di quelli "non c'è COVID senza LongCOVID". Ah sì, scordavo, il LongCOVID ce l'ho di sicuro ma è asintomatico. Perché se la scienza è controintuitiva la divulgazione è controintuitava al massimo, fino alla completa incoerenza e incongruenza.

Il mio personalissimo caso non è statisticamente rilevante, ovvio. Ma ai singoli la statistica interessa fino a un certo punto (presente la storia del mezzo pollo?). Ai singoli interessa quello che accade a loro, in un senso o nell'altro.

Il vaccino J&J era stato approvato da FDA e poi da EMA. Un processo di sviluppo e approvazione perfettamente lineare. Ma il problema delle trombosi del seno venoso cerebrale sembrerebbe che fosse specifico della classe dei vaccini a vettore adenovirus (https://en.wikipedia.org/wiki/Janssen_COVID-19_vaccine ). A fine 2021 CDC si pronunciò per la preferenza verso i vaccini mRNA e J&J nel '23 ha chiesto il ritiro delle approvazioni condizionali.

A differenza del vaccino J&J quello AstraZeneca  ha avuto episodi assolutamente imbarazzanti e anche peggio durante il suo sviluppo (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/12/dilettanti-allo-sbaraglio.html,  cose che a me fanno svettare una red flag di quelle che non si possono ignorare ma che per tanti "titolati", medici in primis, sono quisquilie, pinzillacchere). Non è mai stato approvato negli USA e per una serie di solidissimi motivi: trial inadeguati secondo FDA, e Astra ha deciso di rinunciare all'approvazione oltreoceano (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/03/brevissime-dal-mondo-covid-pietre.html) . Tutta l'Europa nel '22 ne ha sospeso l'uso ma l'autorizzazione EMA è rimasta al suo posto.

In Inghilterra Eric Clapton faceva scalpore, passando per novax (https://www.open.online/2021/08/29/covid-19-eric-clapton-canzone-no-vax-video/) : che i factchecker fossero completamente impossibilitati a decifrare un episodio significativo causa clausole contrattuali (hail to the chief) era assolutamente scontato. Ma passando da chitarristi storici al BMJ (nota testata complottara novax) c'era chi richiedeva i danni (https://www.bmj.com/content/380/bmj.p725). E l'offerta di vaccino Astra in occidente è semplicemente evaporata. Anche in UK nel '22 si andava a vaccini mRNA, o meglio Pfizer, e chi avendo fatto Moderna voleva il booster Moderna non aveva vita facilissima. Tutto questo ormai è passato remoto. Ma...

... ma conservo un archivio.  Questa fu una reazione a https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/03/astrazeneca-ema-e-tutto-il-resto.html

(Quanti se ne sono visti negli ultimi anni di quelli che FDA può solo spicciargli casa?)

Aveva ragione lui, perché FDA era controllata da Trump. Anche dopo che è arrivato Biden. Quindi la figura di merda è mia (e spero che qualcuno colga il sarcasmo, ma sono sicuro che molti non l'avrebbero colto). E questo a memoria era uno di quelli che ironizzavano sui "laureati su google", mica micio micio bau bau.

Questa è una delle ragioni per cui il "dibbbattito" sui social e in genere sul web non ha senso. Perché ciccio, quello del commento, continuerà a pensare che aveva ragione lui fino alla fine dei tempi. I social media sono impermeabili alla dialettica della storia. Tradotto in parole povere: controbattere tali soggetti non ha senso e non lascia traccia. Ma mi preme ricordare che le posizioni di ciccio erano le posizioni della "divulgazione" tutta, che si era pure pregiata di discettare di postverità. Giusto per precisare perché, almeno nella mia vita professionale il track record conta e non poco.



CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...